Alessandro Vinci per corriere.it
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Come dimostrano i video che stanno circolando in queste ore sui social, domenica il popolo argentino è rimasto incollato alla tv per assistere con il fiato sospeso all’imperdibile finale dei Mondiali in Qatar contro la Francia. Il suo esponente più illustre, Papa Francesco, ha fatto tuttavia eccezione. Improrogabili impegni istituzionali?
No: un voto di non guardare più la televisione fatto alla Madonna ben 32 anni fa, esattamente una settimana dopo la sconfitta dell’Albiceleste contro la Germania a Italia ‘90. «Lo promisi alla Vergine del Carmelo la notte del 15 luglio 1990», raccontò infatti al quotidiano La Voz del Pueblo nel maggio 2015. La tv «non fa per me», aggiunse.
Non è noto fino a che punto l’ancor fresca delusione calcistica contribuì a fargli prendere una decisione tanto radicale. Quel che è certo è che da allora non è mai tornato sui suoi passi, tantomeno per motivi legati al pallone. Nella stessa intervista rivelò infatti che da allora non aveva più guardato nemmeno una partita del San Lorenzo de Almagro, la sua squadra del cuore, ma aveva comunque incaricato una guardia svizzera di trasmettergli settimanalmente i risultati e la classifica del campionato. Ciò non significa tuttavia che non abbia avuto modo di ricevere notizie in tempo reale sull’andamento del match.
All’indomani della (ben più sfortunata) finale di Brasile 2014, per esempio, il cerimoniere pontificio Guillermo Karcher riferì a Radio del Plata: «Il Papa è stato aggiornato sulla partita ma aveva detto che non l’avrebbe guardata per una questione di neutralità. Lo abbiamo comunque tenuto informato azione per azione».
MEME SULLA VITTORIA DELL ARGENTINA AI MONDIALI IN QATAR 2022
Allo stesso tempo, non è neppure da escludere che Francesco abbia seguito l’incontro via radio: per quanto se ne sa, le trasmissioni via etere non rientrerebbero nel suo voto a Maria. Viceversa, da grande appassionato di calcio qual è, impossibile non abbia provato almeno un minimo di compiacimento nell’apprendere del pirotecnico successo di Messi e compagni al Lusail Stadium. Solo a Pio XI, in precedenza, era capitato di diventare «campione del mondo» nelle vesti di Pontefice. Nato a Desio (Monza-Brianza) nel 1857, assistette infatti al doppio successo dell’Italia di Vittorio Pozzo nel 1934 e nel 1938. Nel 2026, quindi, Bergoglio avrà la possibilità di eguagliarlo. Naturalmente a Dio piacendo.