Gianluca Monti per gazzetta.it
Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato: sei gol e vittoria, tutto sommato, meritata del Manchester City a Napoli. Azzurri, però, capaci di dominare per i 25' iniziali ed in partita fino al momento in cui, sul due a due, Ederson ha deviato il pallone decisivo su tiro ravvicinato di Callejon. Grande prova, comunque, degli inglesi che hanno saputo leggere meglio dei padroni di casa i momenti della partita ed anche saputo sfruttare una panchina di grande qualità. Hanno sorpreso alcune scelte di Guardiola, più conservative del solito: dentro Danilo e Gundogan, fuori Walker e soprattutto David Silva. Con Aguero al posto di Gabriel Jesus sono stati tre i cambi rispetto all'andata. Sarri, invece, ha scelto di giocarsela con i titolarissimi come previsto dando fiducia, quindi, a Jorginho e Allan. Durante l'urlo Champions i due tecnici sono entrati in campo abbracciati.
DUE TEMPI IN UNO — De Bruyne trequartista è stata la vera novità della serata, anche se il City ha difeso pure con il 4-1-4-1 allineando Gundogan al belga e lasciando così qualche spazio ad Hamsik tra le linee (suo il primo tiro in porta della serata). Difficoltà iniziale degli ospiti nel palleggio con Stones spesso indeciso su Mertens (destro pericoloso ma debole al 13'). Anche il recupero palla del City non ha convinto a pieno tanto che la prima pressione è stata spesso saltata facilmente. Logico, a quel punto, che il Napoli passasse in vantaggio perché De Bruyne sul centro destra non ha mai fatto filtro e così con un semplice "dai e vai" tra Insigne e Mertens l'attaccante napoletano si è trovato davanti solo ad Ederson e lo ha battuto facilmente di piatto. In pratica, il Napoli è partito fortissimo come il City all'andata.
Con l'infortunio di Ghoulam, Hysaj ha traslocato a sinistra. La prima palla gol ospite è arrivata al 32' con deviazione fortunata di Albiol che ha mandato a lato una conclusione pericolosissima di Aguero. Un segnale di risveglio al quale ha fatto seguito il pari di Otamendi su azione d'angolo e cross di Gundogan: stacco imperioso più in alto di Hysaj e palla all'angolino. I centimetri del City hanno rischiato di causare la rimonta quando Stones, sempre dagli sviluppi di un corner ha preso la traversa dopo un'altra situazione thrilling davanti a Reina. Il livello di intensità del Manchester è cresciuto, al punto che Hysaj ha rischiato il penalty su uno Sterling indiavolato. Insomma, primo tempo da pari e patta.
MOMENTO CHIAVE — Ripresa con il City subito all'assalto: Sterling in slalom versione Tomba è stato fermato solo da un Albiol miracoloso nel contrastarlo. Di nuovo angolo e di nuovo gol per il City che ha trovato il vantaggio con Stones, per il quale stavolta la traversa è stata alleata preziosa: palla sul legno e poi dentro la linea di porta per il 2-1 inglese. Di traversa in traversa, un ispirato Insigne è stato frenato solo dalla sfortuna quando il suo destro dal limite, complice un tocco di Ederson, è sbattuto appunto sulla traversa: questione di centimetri. Il San Paolo ha spinto gli azzurri tanto che Sané ha compiuto una grossa ingenuità regalando ad Albiol il penalty che Jorginho ha trasformato con freddezza per il 2-2. Rigore reclamato anche dal City poco dopo, in un susseguirsi di emozioni, per presunto mani in area di Hysaj con Guardiola infuriato. A quel punto è stata una corrida, ma Callejon non è riuscito a matare Ederson nel momento chiave ed in contropiede il Kun Aguero, stavolta da angolo a favore degli azzurri, ha riportato avanti il City approfittando di una difesa del Napoli clamorosamente sbilanciata. A quel punto Guardiola ha provato a congelare la partita con David Silva in mezzo e Bernardo Silva davanti (bravo Reina a respingere una sua conclusione mancina) mentre Sarri con Ounas è passato al 4-2-3-1. Azzurri slegati e così a chiuderla ci ha pensato Sterling nel recupero su assist di De Bruyne. City agli ottavi, Napoli a rischio Europa League.