Mario Sconcerti per il "Corriere della Sera"
Abbiamo un problema di centravanti, ma non possiamo risolverlo in una settimana e nemmeno in sei mesi. Immobile gioca in Nazionale da 7 anni, Belotti da 5, non sono ragazzi, conosciamo tutto di loro. Direi anche che discuterne adesso non è nemmeno elegante visto che mancano al massimo due partite e che anche per loro siamo arrivati lontano. Non possono essere loro discussione e soluzione. Immobile è per rendimento il miglior attaccante italiano da almeno 30 anni.
Ha giocato 413 partite tra campionato e coppe con una media gol molto alta, 0,55 a partita. Per dare un riferimento, Vieri ha una media gol nei club di 0,49, Inzaghi di 0,42. Dove tutto cade è in Nazionale, la media gol scende a 0,30, una media qualunque per un grande attaccante. Immobile ha 31 anni, non può più cambiare. Qualcosa in Nazionale lo limita. Succedeva anche a Pulici. Bearzot diceva che non aveva psicologia di mondo, in Nazionale si perdeva.
Tutto qui? Credo che per Immobile il problema con Mancini sia anche tattico. Una squadra con due ali non è la sua perché a Immobile interessano poco i cross. Non è un centravanti vero, è una prima punta, un cacciatore solitario, ama inventare. Dà la palla per riaverla, mentre nell' Italia il centravanti fa da sponda per gli inserimenti degli altri.
L' Italia poi attacca, costringe le difese degli altri a stare sempre schierate, l' area è piena di avversari e Immobile non ama il gioco sottomisura, il tocco facile dentro l' area piccola. Belotti è meno artista, si moltiplica sul campo, è abituato a trascinare la sua squadra, ha più gioco acrobatico. Nell' Italia di Mancini è limitato quindi gli viene inconsapevolmente chiesta più qualità.
Giocando meno palloni, si notano più gli errori. Ma correndo molto si segnano meno gol. Belotti ha una media di 0,40, inferiore di un terzo rispetto a Immobile.
E in Nazionale poco di più, 0,32. Il problema della settimana non si risolve con Belotti che copre meglio lo stretto spazio finale, ma ha meno facilità di gol, soprattutto adesso che i resti del Covid ne hanno appesantito lo scatto.
In sostanza nessuno dei due è il vero centravanti dell' Italia di Mancini. Questo non significa che stiamo perdendo tempo, sono due grandi attaccanti, possono fare gol con la Spagna e nella finale. Ma non sono esattamente adeguabili al progetto. Se Mancini cambierà sarà comunque una scelta di giornata. Immobile ha sbagliato troppo e male nell' ultima partita. I cambi con Belotti non sono mai tattici, sono atletici. Belotti copre più campo di Immobile e con più forza.
E quando entra di solito siamo già in vantaggio. Serve più la sua fase fisica che quella tecnica. Le scelte di un Europeo non hanno mai prospettive, sono dedicate al presente. Il punto è che ormai i centravanti stanno mancando in tutto il mondo. Sono tutti vecchi, Ibrahimovic, Cavani, Dzeko, Higuain, Suarez, Lewandowski, lo stesso Ronaldo. E non ci sono generazioni di mezzo, c' è solo Lukaku. Kane si affaccia adesso, ma non è un centravanti classico, la prima punta è Sterling. Credo dipenda dalla capacità di Guardiola di dettare le mode nel mondo.
Guardiola non ama il centravanti, quello è il posto dello spazio vuoto. Oggi si gioca per inserimenti, per dialoghi, palla a terra. Servono altri attaccanti. Oggi l' ideale è il centravanti alla Lautaro, tecnica ed esattezza nel tempo di conclusione. Chissà se Raspadori potrà assomigliargli. Mi sembra meno attaccante, ma davvero oggi non saprei giudicare. Oggi è solo il tempo degli auguri.