Estratto da www.calcioemrcato.com
Didier Deschamps vive il suo momento più difficile da commissario tecnico della Francia. La conquista di un Mondiale e di una Nations League e le due finali ad Euro 2016 e a Qatar 2022 sono oggi un lontano ricordo, macchiato dalla deludente performance dei Bleus all'ultimo Europeo e dalle situazioni sempre più esplosive all'interno di uno spogliatoio in subbuglio. Uno spogliatoio del quale non fa parte ormai dallo scorso luglio […] Kylian Mbappé. La stella del Real Madrid, che […] ha saltato la seconda tornata consecutiva di convocazioni con la sua nazionale.
Una scelta motivata da Deschamps con queste parole: "Ho parlato con Kylian e ho preso la mia decisione. È meglio così… Mbappé voleva venire con noi, non c'è nessun altro problema". […] L'Equipe, che ha avuto modo nelle ultime ore di ascoltare parecchie persone vicine all'ex PSG, riporta per esempio questa versione dei fatti: “E' una versione incompleta o sbagliata della verità. E' molto più complessa di come la si voglia far apparire. Far credere che sia una decisione del commissario tecnico è falso. La cosa più importante è che Kylian ritrovi il piacere di giocare a calcio ed il resto verrà da sé”.
A differenza di quanto è emerso dunque, Mbappé – che era stato il primo a tirarsi fuori dalle dinamiche della nazionale francese durante la prima sosta di settembre, in quanto in ritardo di condizione ed intenzionato a concentrarsi sul Real Madrid – avrebbe accolto con un certo malessere la volontà di Deschamps di non puntare su di lui.
Una scelta forte, di rottura, e molto contestata da diversi addetti ai lavori in Francia, che puntano il dito contro la giustificazione molto generica fornita ai media dal ct e che starebbe dando adito ai rumors su un Mbappé inviso a diversi compagni di squadra. Dopo la lite col portiere del Milan Mike Maignan, che ne aveva denunciato la famosa scarsa propensione al sacrificio in fase difensiva, la stampa transalpina nelle ultime ore ha rilanciato i sospetti che l'esclusione dell'attaccante nasca da relazioni non idilliache nello spogliatoio.
Una situazione esplosiva che sarebbe dietro anche all'addio alla Francia di Antoine Griezmann e ad altri momenti di tensione, di fronte ai quali Deschamps viene individuato come persona non sufficientemente di polso per gestire tutto quanto. La mancanza di grandi “vecchi”, di leader carismatici avrebbe esasperato alcuni casi e quello di Mbappé – per la rilevanza del personaggio – è quello maggiormente sotto la lente.
Dietro al quale, sempre dando credito alle ricostruzioni delle persone più vicine, ci sarebbe una condizione mentale non ottimale: “Chiamatelo come volete, ma Mbappé ha dei problemi psicologici da qualche mese. Non è una cosa che si sistema così, c'è bisogno di tempo e di lavoro con degli specialisti”. […]
“Dal momento in cui hanno iniziato ad esserci troppe persone attorno a lui, quello fu l’inizio dei problemi. Quando erano i genitori ad occuparsi esclusivamente di lui, tutto procedeva al meglio. Adesso sono troppi quelli che vogliono essere coinvolti in tutto e che parlano direttamente con Kylian. Confonde tutti i messaggi e la strategia”.
Un problema dunque molto più ampio di una semplice esclusione per scelte tecniche – alla luce di un rendimento oggettivamente sottotono da un po' di tempo a questa parte – o comportamentali. Quel che appare chiaro è che Kylian Mbappé è oggi l'ombra del giocatore ammirato negli ultimi due Mondiali o nelle migliori stagioni in maglia Paris Saint-Germain. […]
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