Estratto dell'articolo di Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Edizione Roma”
Truffa da mezzo milione di euro a Vincent Candela. Il talentuoso ex terzino giallorosso, uno dei compagni con cui più si trovava tanto in campo che fuori l’ex capitano Francesco Totti ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2007. Ora il suo nome torna a circolare per i corridoi della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio: il francese è stato raggirato da un falso mediatore che gli aveva promesso di abbassare il valore del mutuo della villa in cui vive. A Candela era stato offerto di estinguere il suo debito ad una cifra nettamente più bassa se avesse saldato la rimanenza con un’unica tranche.
Questa la tesi della procura, che ha chiuso le indagini contro Marco Landolfi, l’uomo che avrebbe imbrogliato il calciatore.
La partita si gioca attorno a un debito con la Deutsche Bank che sfiora i 700mila euro. Landolfi è ben introdotto a casa Candela. Due amici dell’ex stella della Roma scudettata, in buona fede, lo presentano al padrone di casa.Le referenze ci sono tutte, nessun salto nel buio.
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Candela ci pensa. Si confronta con la famiglia e alla fine decide: a giugno del 2021 stacca un assegno da 500 mila euro a favore di Landolfi, a cui affida la procura per poter trattare direttamente con la Deutsche Bank (totalmente estranea a questa vicenda).
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Candela è convinto di aver fatto un ottimo affare, chi gli sta vicino conferma la bontà dell’operazione e continua a dargli ottime garanzie sul mediatore. Il tempo passa però e Landolfi si fa vedere sempre meno. Intanto nulla cambia con l’istituto di credito.
Alla fine l’ex calciatore si spazientisce, capisce che qualche cosa non va per il verso giusto. Convoca Landofli e gli chiede spiegazioni. La versione fornita dall’uomo appare poco convincente, anche perché il debito sulla casa continua a essere lì dov’è sempre stato e la fantomatica trattativa con la banca sembra non essere neanche mai stata intavolata. L’ex stella giallorossa si convince definitivamente di essere caduto in trappola. Imbrogliato. Decide allora di denunciare il mediatore e si affida a Valerio Galassetti, esperto penalista, per poter ottenere giustizia. L’ex campione della Roma presenta una dettagliata denuncia in procura in cui ricostruisce nei minimi dettagli l’intera vicenda. Nel frattempo l’ex calciatore attiva anche una causa civile con l’avvocato Maurizio Canfora.
(...) Adesso il mediatore è accusato dal pubblico ministero Vincenzo Barba del reato di truffa. E non è questa l’unica inchiesta in cui Landolfi è coinvolto, accusato sempre dello stesso reato.
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