1. IL PAPA' DELLA PENNETTA AL SETTIMANALE «OGGI
Da ''Oggi'' in edicola domani - www.oggi.it
In un articolo da copertina del settimanale OGGI, in edicola da domani (anche su www.oggi.it), dedicato alla svolta della tennista vincitrice all'Us Open, dichiara Oronzo Pennetta: «Il suo ritiro non me l'aspettavo ma non è vero che voglio farle cambiare idea: Flavia è una donna adulta, padrona della sua vita». E aggiunge mamma Concita: «Solo io so la fatica che ha fatto mia figlia per imparare a vivere con se stessa, le ore e ore di solitudine negli alberghi, sui campi, negli aeroporti… Capisco che ora voglia riprendersi un po' di quello che ha dovuto mettere da parte in tutti questi anni».
A partire dalla voglia di famiglia: «Sì, con Fognini è amore vero», dice Angelo Argentieri, presidente del circolo del tennis di Brindisi. «Flavia non fa che dirmi quanto è dolce e affettuoso, che la coccola in ogni modo, che le porta il caffè a letto: si vede che è innamorata cotta».
2. ROBERTA VINCI A PORTA A PORTA: “IL RITIRO DI FLAVIA? FA BENE, VUOLE FARSI UNA NUOVA VITA. ANCHE IL MIO MOMENTO NON È LONTANO”
Michele Alinovi per http://www.tenniscircus.com/
Roberta Vinci questa sera è stata ospite in collegamento a Porta a Porta, noto programma di Bruno Vespa su RaiUno, nello speciale dedicato alla storica finale tutta azzurra agli Us Open.
Nel programma sono intervenuti anche i genitori di Roberta e di Flavia Pennetta, in collegamento da Brindisi. In studio noti personaggi sportivi del presente e del passato, come Tania Cagnotto, Novella Calligaris e Lea Pericoli.
“Contro la Williams ero tranquilla, prima e durante il match non ho mai pensato di vincere, nemmeno prima dell’ultimo game. Forse è stato questo il segreto per farmi stare tranquilla anche alla fine, dove ho tenuto il game a 0”, ha dichiarato Roberta, interrogata dal Vespone nazionale.
“La tenuta psicologica conta tanto in una partita, la testa fa tutto, comanda, i pensieri comandano, devi essere positivo in qualsiasi momento della partita, che può cambiare da un momento all’altro: un esempio è stato il match con Serena Williams, dove tutto si è capovolto. Bisogna essere lucidi e capire le situazioni…”.
“Prima del match della Williams il mio allenatore mi ha detto di cercare di stare calma, qualche settimana prima a Toronto avevo disputato una buona partita pur avendo perso, mi ha dato qualche consiglio tecnico. Dopo la partita la Williams mi ha fatto probabilmente i complimenti, anche se non ho capito bene, c’era troppo rumore”.
“É vero, sono una giocatrice unica, diversa dalle altre“, ha continuato Roberta, “ho uno stile di gioco diverso, uso il back, servizio e volée, cosa che nel tennis di oggi è difficile da vedere. Flavia è una tennista completa e molto forte, ha vinto uno Slam, la sua carriera è stata splendida”.
“Giocare la finale di uno Slam contro Flavia, che conosco da quando avevo 9 anni, ritrovarsi a giocare una finale di uno Slam, in America, davanti a un sacco di persone… Chi l’avrebbe mai detto, non me lo ero nemmeno sognato”.
Vespa poi si è rivolta ai genitori delle due brindisine, dove in collegamento c’erano i genitori di Roberta e quelli di Flavia, Oronzo e Concetta. Senza tanti giri di parole, Vespa ha chiesto alla madre se tenterà di far cambiare idea alla Pennetta nella sua decisione di ritirarsi a fine anno.
“Lei ha detto che si ritira, io ho capito così”, ha risposto mamma Concetta. “Flavia non è una ragazzina di 14 anni, è abbastanza cresciuta e sa quello che vuole. Il matrimonio? Per ora niente è ancora ufficiale, vedremo“.
Anche Roberta ha detto la sua sul prossimo ritiro dell’amica: “Me l’ha detto quando ci siamo abbracciate a rete dopo la finale: sul momento è stato un po’ uno choc, ma le ho fatto i complimenti, le ho detto “goditi questo momento”. Cosa penso della sua scelta? Da persona in tutta sincerità la condivido: vuole un’altra vita, ha avuto una carriera splendida, con tante soddisfazioni… Se se si vuol fare una vita, altre cose, perchè non farlo“.
Roberta ha poi aggiunto: “Non voglio far preoccupare i miei genitori, ma anche io mi ritirerò presto. Non l’anno prossimo magari, ma non molto più tardi, anche io ho una certa età…”.
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Vespa ha quindi chiesto alla Vinci quanto è dura la carriera da tennista professionista e quanti sacrifici comporta. “Dedico tutta la mia vita al tennis“, ha risposto la Vinci, “tutta la giornata si basa sul tennis, allenamenti. Si ha poco tempo libero per quanto mi riguarda, si fanno tanti sacrifici, tante rinunce, che però vengono ripagate, prima o poi. Queste due settimane agli Us Open, per esempio, sono state splendide, mi ripagano dei sacrifici che ho fatto tutta la mia vita”.
“A New York le giornate erano un po’ le stesse, ci si svegliava, faceva colazione, ci si andava a riscaldare, poi le partite, che comportavano molta tensione, le interviste, i controlli antidoping… Insomma, erano giornate molto dure, non vedevo l’ora di staccare la spina e andare a letto“.
Vinci ha poi parlato delle sue abitudini alimentari: “Nel nostro sport l’alimentazione è importante, bisogna nutrirsi. Io prendo tanti caffè durante il giorno… a colazione pane e marmellata, a pranzo pasta in bianco e pomodoro, un po’ di frutta. La pasta prima della partita è importantissima, per me. La sera, riso, carne e contorno”.
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Dopo aver passato in rassegna alcune foto storiche di Flavia e Roberta ancora bambine, la tarantina ha poi parlato del suo tatuaggio sul braccio sinistro: “Risale a un periodo molto brutto della mia vita dal punto di vista della carriera. Nel tatuaggio c’è scritto: “Quanto manca alla vetta? Tu sali e non pensarci“. L’ho fatto perché volevo superare questo momento, ero decisa a non arrendermi, e alla fine non l’ho fatto. Può darsi che mi abbia portato fortuna”.
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Roberta ha poi ammesso di aver pensato più volte, nei momenti peggiori, di mollare il tennis. “In questi anni ci son stati momenti negativi, bui, tanto stress, tanto sacrificio… Spesso avrei voluto cambiar vita, a lasciare tutto, ma alla fine non ho mai mollato. Le persone vicine mi hanno aiutato tanto in questo, a farmi capire che non ero ancora arrivata, che potevo riuscire e fare di meglio. Alla fine la passione per il tennis è troppo forte“.
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