José Mourinho raccoglie i cori e gli applausi di San Siro, da un popolo interista che con lui è sempre generoso, ma torna a Roma con una sconfitta che mette in pericolo il quinto posto (Lazio e Fiorentina, vincendo, possono scavalcare i giallorossi in classifica).
L'ANALISI
Mou sa perché la Roma ha perso: "Perché c'è stata troppa Inter. E' la squadra più forte del campionato, ha i giocatori piu forti in tutti gli aspetti. Se mi permettete il termine, fisicamente ci sono tanti... animali. Sono veramente forti. Per vincere contro di loro o li affronti quando sono in difficoltà da qualche settimana o altrimenti tutto deve essere perfetto. E noi non siamo stati perfetti. Bravi sì, ma non perfetti. A un certo punto abbiamo avuto un break di concentrazione e fiducia”.
La strategia provata in allenamento era quella di "prenderli alti, ma contro l’Inter ci sono problemi sempre. Loro da tre anni - due con Conte e uno con Inzaghi - hanno una cultura tattica che gli permette di fare un gioco diverso. Tu gli crei un problema e loro ne creano uno diverso a te. Anche se il risultato di oggi è simile a quelli dell'andata e della Coppa, il modo in cui abbiamo giocato è stato completamente diverso, si vede una squadra che cresce. E questo è importante per me. Se fossimo andati sull'1-0, la partita sarebbe stata diversa".
LA STOCCATA
Mou continua nell'analisi. "Abbiamo avuto una buona occasione con Mancini sullo 0-0. Il secondo gol è arrivato da una palla persa e siamo arrivati alla fine del secondo tempo con poco feeling. Abbiamo preso un gol su palla inattiva e i giocatori sapevano che eravamo senza un Cristante importantissimo in questo senso.
Ma se devo perdere una partita dopo tre mesi, preferisco farlo contro una squadra più forte di noi. Sono contento per Sozza, che ha dovuto arbitrare una partita difficile per un ragazzo giovane. Ha arbitrato bene e i giocatori lo hanno aiutato. Se ci fosse stato lui al posto di Di Bello la settimana scorsa, avremmo portato via tre punti al Napoli. Ora dobbiamo riposare per inseguire un sogno, che è quello di centrare la finale di Conference League. Sono orgoglioso dei miei giocatori".
TIFO PER L’INTER
Gli chiedono cosa manca alla Roma per arrivare al livello delle prime. Mou è sicuro: "Mancano tempo, lavoro, crescita dei giocatori... Zelewski ha molta qualità, ma è ancora un bambino, per esempio. Ci sono squadre come l’Inter che possono permettersi di tenere Gosens in panchina, noi no. La nostra proposta di gioco oggi è molto positiva, se non abbiamo segnato di più è per merito dell’Inter".
Resta un grande affetto per la squadra nerazzurra. Mou conferma. "Io amo l’Inter e l’Inter mi ama, ma io voglio vincere tutte le partite. Adesso che non dobbiamo giocare più contro Inter, Milan, Juve e Napoli, posso dire che mi piacerebbe che l’Inter vincesse il campionato. Amo l’Inter, ma amo Roma e amo il mio lavoro, siamo pagati per vincere".