Estratto dell’articolo di Stefano Scacchi per la Stampa
C’è anche Barclays tra i soggetti interessati a stabilire un legame finanziario con la Lega Serie A. La banca britannica compare nel gruppo di società che hanno presentato proposte ai vertici di Via Rosellini negli ultimi mesi: l’assemblea dei club in programma lunedì servirà proprio a discutere quale strada seguire. La presenza di Barclays è un buon segnale: la banca britannica, infatti, è uno dei principali partner commerciali della Premier League e per anni è stata addirittura il title-sponsor che associava il suo nome a quello del campionato inglese.
I percorsi, che saranno esaminati dai club fra quattro giorni, sono tre. Ci sono le offerte di maxi-finanziamento delle grandi banche finalizzate soprattutto ad agevolare la realizzazione del canale tv della Lega sgravando i club dal rischio di impresa. Poi i progetti dei fondi di private equity che intendono entrare nell’azionariato della Lega con un cambio di governance e l’ingresso di manager esterni di loro fiducia.
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L’ultima modalità non scalda la maggioranza dei club italiani. Alcuni presidenti, a partire da Lotito e De Laurentiis, non vedono di buon occhio questa prospettiva perché temono che possa essere il preludio a un’eccessiva perdita di controllo economico delle società italiane a vantaggio di fondi internazionali, desiderosi di mettere le mani su ricavi sicuri come quelli dei diritti tv.
GERRY CARDINALE IN PIAZZA A FESTEGGIARE IL MILAN
Negli ultimi giorni questo fronte interno alla Serie A è stato notevolmente rafforzato dalla presa di posizione del proprietario del Milan, Gerry Cardinale, che ha espresso la sua contrarierà ai fondi di private equity pur essendo a capo di un soggetto simile, come Red Bird. Non a caso, il club rossonero ha appoggiato nelle ultime assemblee l’ipotesi Jp Morgan.