(ANSA) - "Per la Lega Serie A rinviare una partita è la scelta estrema, proprio per la consapevolezza della difficoltà a ricalendarizzare. Nel caso di Atalanta-Fiorentina, quello che emerse in quel momento è che le condizioni del compianto Joe Barone erano tali che c'era il rischio che potesse morire durante il corso della partita, con i giocatori che avevano visto Joe Barone essere vittima di un infarto in albergo.
Lo slot unico è il 22 maggio, se invece vanno avanti sia Atalanta sia Fiorentina bisognerà ragionare sul 31 maggio o sul 2 giugno. La Lega sta ragionando su ipotesi che possano salvaguardare la contemporaneità delle partite rilevanti per la qualificazione alle competizioni europee.
Se la Fiorentina va in finale di Conference, il 2 giugno sarebbe la prosecuzione del campionato". Così ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 Lorenzo Casini, il presidente Lega Serie A, sulla riforma del campionato. Quanto al recupero Udinese-Roma e alle polemiche del club giallorosso, "non c'era altra opzione rispetto al 25 aprile. Il nostro regolamento dice che quando c'è una partita interrotta, i minuti restanti vanno giocati o il giorno dopo e entro i 15 giorni successivi. Aggiungo che è stato fatto scegliere alla Roma l'orario di Udinese-Roma e le è stato fatto scegliere anche se giocare sabato o domenica Napoli-Roma", conclude.
PASTICCIO CALENDARIO
Chiara Zucchelli per corrieredellosport.it
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Salvaguardare non solo le squadre che giocano in Europa quest'anno, ma anche quelle che dovrebbero - e vorrebbero - giocarci il prossimo anno. E' con questo spirito che, ancora una volta, la Roma ha scritto alla Lega Calcio: oggi dovrebbero essere comunicati anticipi e posticipi della diciassettesima giornata di ritorno, in programma l'11 e il 12 maggio.
Una partita, quella tra Atalanta e Roma (si gioca a Bergamo) che vedrà impegnate due squadre che, solo pochi giorni prima, avranno avuto la semifinale di ritorno di Europa League.
La Roma ha chiesto alla Lega che la partita si giochi di lunedì (come è già stato accordato per Atalanta-Salernitana) e non di domenica (quando invece si giocherà Roma-Juventus). Difficilmente questo verrà concesso perché mercoledì 15 maggio è in programma la finale di Coppa Italia tra la stessa Atalanta e la Juventus.
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La Roma, allora, ha proposto alla Lega di posticipare la finale, anche perché di fronte i bergamaschi avranno una squadra non impegnata nelle coppe: spostare di 24 ore la sfida non comporterebbe grandi rischi. Anche se, come sempre in questi casi, la Lega è contraria perché la partita si gioca a Roma e i tifosi in arrivo da Bergamo e Torino si sono già organizzati per tempo.
Tutto vero e comprensibile, ma sta di fatto che, di nuovo, la Roma si ritrova ad essere penalizzata da un calendario folle e di difficile comprensione considerando, e la società dei Friedkin lo sottolinea nella missiva inviata alla Lega in cui chiede tutela, che ancora non c'è una data per il recupero di Atalanta-Fiorentina.
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Visto che la squadra di Gasperini si sta giocando punto a punto la Champions con quella di De Rossi un dettaglio non da poco. Queste le parole con cui la Roma, alla quarta semifinale europea di fila, chiede alla Lega di tutelarla in quanto club e in quanto rappresentante del calcio italiano in Europa:
"Tale richiesta - si legge nella lettera - deriva non solo dalla centralità di questa partita (Atalanta-Roma, ndr) ai fini della qualificazione alla prossima edizione della Champions League, ma anche dalla esigenza di tutelare e garantire l'integrità del Campionato di Serie A, che siamo sicuri rappresenti un nostro comune obiettivo, al fine di costruire un prodotto di valore che sia credibile per tutti i soggetti interessati, dalle istituzioni ai tifosi".
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IL FATTORE GASPERSON
Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport
L a fortuna è cieca e non slovacca, purtroppo per Ciccio Calzona che avrebbe meritato di battere la Roma e rientrare sorprendentemente in corsa per un posto Champions. La sfiga invece ci vede benissimo e nell’occasione è stata favorita dagli errori sotto porta di Osimhen, Anguissa, Kvara e Politano, oltre che dagli interventi - realmente prodigiosi - di Mile Svilar, da gennaio senza alcun dubbio il miglior portiere - per rendimento e incidenza sui risultati - della serie A.
Il Napoli non ha così ottenuto quello che voleva e di cui aveva tanto bisogno. Al contrario la Roma può e deve farsi bastare il punto, preziosissimo. Quando manca giusto un mese alla fine del campionato i giudizi sulle prestazioni delle squadre hanno un valore certamente relativo, perché quel che di buono, o di cattivo, è stato fatto, è appunto fatto: contano solo i punti incamerati, il profitto, i progressi in classifica. Che oggi, in chiave Champions, premiano ancora la Juve, il Bologna e la Roma (tutte e tre non sono andate oltre un pari nel weekend).
GASPERINI SPORTING LISBONA ATALANTA
Da dietro sta però salendo con prepotenza gasperiniana l’Atalanta che deve recuperare la gara con la Fiorentina: con questo intasatissimo calendario e le squadre in questione super impegnate nelle coppe, la prima data disponibile individuata dalla Lega è la vigilia di Natale 2024. Non escludo tuttavia che possa essere anticipata il 2 novembre. In ossequio alla regolarità del torneo.
Da settimane rido pensando a quello che potrà succedere da agosto in poi se si renderà necessario posticipare uno o più incontri. Di Napoli-Roma posso aggiungere poco altro, se non che De Rossi continua a compiere miracoli con un gruppo i cui giocatori-chiave (Dybala, Pellegrini, El Shaarawy, Lukaku e Paredes, gli ultimi due assenti al Maradona) faticano a reggere non solo mentalmente il doppio impegno. Il meno lucido sembra comunque essere Renato “Ossessione” Sanches, il cui fallo su Kvara che ha determinato il rigore del 2-1 sarà riproposto e analizzato con attenzione durante la trasmissione “Quarto grado”.
Appuntamento a venerdì prossimo su Rete 4.
PS. Le trasferte di Salerno e Lecce, lo scontro diretto con la Roma a Bergamo e l’ultima in casa col Toro. Più la Fiorentina quando il dio della Lega vorrà. Ecco perché Gasperson sta facendo paura anche ai bambini.
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