(ANSA) Il tribunale di Madrid ha sottoposto una domanda pregiudiziale alla Corte di giustizia Ue nell'ambito del contenzioso che oppone la Super Lega Europea a Uefa e Fifa per violazione delle regole Ue sulla concorrenza. La Corte dovrà dare interpretazione delle norme rilevanti nella procedura, l'interpretazione sarà vincolante per il giudice nazionale e per tutti gli altri giudici Ue che si troveranno ad affrontare una questione analoga.
La Corte dovrà dire se, secondo il diritto Ue, Uefa e Fifa abusano di posizione dominante sul controllo dei diritti televisivi e sull' organizzazione delle competizioni. Il Tribunale di Madrid chiede se per le norme Ue siano legittime l'opposizione e la proibizione da Uefa e Fifa di sviluppare altri eventi come la 'Super League'.
Il giudice spagnolo mette in questione anche la regolarità delle sanzioni annunciate da Fifa e Uefa dopo l'annuncio della Super Lega. Lo stesso tribunale madrileno in aprile si era pronunciato sospendendo qualunque tipo di sanzioni contro i club 'ribelli' della Super Lega, consentendo al Real Madrid di partecipare senza rischi alla semifinale di Champions League.
CEFERIN
Poche ore prima della finale di Champions, le parole di Aleksander Ceferin lasciavano poco spazio alle interpretazioni. Il presidente dell’Uefa da un lato ribadiva la sua estraneità riguardo tempo e decisioni relative al procedimento contro Real Madrid, Barcellona e Juventus: «Il nostro comitato disciplinare è indipendente, quindi non so niente. Né quale sarà la portata della pena, né quando sarà resa nota».
Dall'altro ribadiva la totale tranquillità riguardo a una paralisi del sistema internazionale a causa delle battaglie legali in vista contro i tre club della Superlega che già si sono tutelati con le misure cautelari emesse dal tribunale di Madrid: «Non possono paralizzare nulla, al massimo solo sé stessi», il commento di Ceferin.
Che, non è un mistero, è al comando del partito di chi pretende pene esemplari nei confronti di Juve, Real e Barcellona. E le pene esemplari, in questo caso, non possono essere altro che le esclusioni dalla Champions: proprio quello che i tre club della Superlega ritengono andare contro i principi previsti dalla legge ordinaria, su cui si basa la loro tesi difensiva fin dalla prima ora. Anche su questo Ceferin però non teme sconfitte: «Un nuovo caso Bosman? No, è differente».
La svolta, pronti gli eventuali ripescaggi
Al di là di quale possa essere la pena in arrivo, un elemento fondamentale è rappresentato dai tempi. Perché poi ci saranno tutti i ricorsi del caso da parte dei tre club coinvolti, il fatto che le sentenze possano essere ribaltate aprirebbe ulteriori scenari capaci di coinvolgere i club in ballo dagli eventuali ripescaggi (in Italia ci sono Napoli, Roma e Sassuolo in attesa, in Spagna il problema si raddoppia con due posti in Champions che ballerebbero) e il rischio di paralisi è effettivo al netto delle rassicurazioni di Ceferin.
A tale proposito però filtrano informazioni che parlano di una netta accelerata in vista delle decisioni dell'organo disciplinare, indipendente dall’Uefa: la sensazione è che la sentenza possa arrivare prima dell'inizio dell’Europeo, quindi nell'arco di una decina giorni, confermando le tempistiche di circa trenta giorni dall'apertura delle indagini (12 maggio).
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