VASCO ROSSI VALENTINO ROSSI MATERAZZI
Dagoreport
I signor Rossi più famosi d’Italia scendono in pista per Valentino. Il capocannoniere del mondiale spagnolo, Paolo Rossi, invita il Dottore a prendere esempio dall’Italia del 1982: «Vada in Spagna e dimostri di essere il migliore».
Il rocker Vasco Rossi si produce su Fb in una appassionata arringa del pesarese: «Ha dovuto difendersi da un individuo che ha cercato di farlo cadere per tutta la gara solo per non permettergli di vincere il mondiale».
Non c’è solo il numero uno del Coni Malagò a parlare di «mondiale falsato», anche il Blasco stigmatizza la decisione di penalizzare il Dottore e la condotta di gara di Marquez: «Una azione a dir poco scorretta e vergognosa che ci lascia tanto amaro dentro il cuore. La sanzione contro Valentino è esagerata».
La musica italiana si schiera come un sol uomo con Valentino. Cesare Cremonini su Twitter pubblica un video della Gazzetta che mostra chiaramente la testata di Marquez. Jovanotti fa gli auguri al bassista Saturnino per i suoi 46 anni e ricorda che il 46, il numero di Valentino, è «un numero da campioni».
«Immagini chiare. Si parla di complotto degli spagnoli». Fiorello rilancia un servizio del Tg1 e lancia su Twitter l’hashtag #helpvale. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il campione del mondo 2006 Marco Materazzi che pubblica un video del contatto fra Rossi e Marquez: «Immagini inequivocabili !!! Ci sono Uomini & piccoli bambini».
Le immagini parlano da sole: lo spagnolo urta con il casco Valentino che poi reagisce allargando la gamba. Le azioni di disturbo di Marquez a Phillip Island e a Sepang certificate da una copiosa documentazione cronometrica spingono ai cattivi pensieri. L’ex ct azzurro Marcello Lippi su Radio 2 parla di «Rossi caduto in un trappolone: un grande campione come lui suscita invidia».
Si sprecano i paragoni con la testata di Zidane nel mondiale 2006. «Il gesto di Vale potrebbe macchiare la sua carriera? Sono due grandi campioni che non hanno macchiato nulla». Tra petizioni, proteste, e tormentoni sui social c’è spazio anche per l’ironia di Gene Gnocchi: «Dopo aver visto e rivisto i filmati, giudici più comprensivi con Rossi. In Spagna parte alla pari con gli altri ma in bici».