Monica Colombo per il “Corriere della Sera”
L'Inter cerca a Verona l'allungo in campionato dopo la roboante vittoria dell'esordio con il Genoa. Stasera si comprenderà se l'impressione di forza destata sabato a San Siro sia stata più figlia della pochezza tecnica dimostrata dai Ballardini boys o dal reale potenziale della squadra di Simone Inzaghi.
«Come rosa siamo più imprevedibili rispetto allo scorso anno, anche se la perdita di Lukaku e Hakimi è stata importante» ha dichiarato l'ad Marotta.
A quattro giorni dal fischio finale del calciomercato, le grandi manovre in casa interista sembrano essere terminate con l'innesto di Correa, le cui cifre per il trasferimento sono state confermate dalla Lazio (5 milioni per il prestito, 25 per il riscatto, 1 di bonus).
«Non vedo l'ora di far vedere ai tifosi interisti chi sono» ha dichiarato il Tucu. «Con Lautaro ci siamo sentiti spesso, mi chiedeva quanto mancasse alla fine delle trattative».
Marotta nega ulteriori acquisti («Non credo ci saranno altre operazioni») ma fino all'ultimo il prestito di Scamacca, con la conseguente cessione di Satriano (piace al Crotone) non si può escludere. Stasera intanto Lautaro, dopo la squalifica scontata alla prima giornata, debutterà affiancando Dzeko: è l'argentino la stella su cui la società intende costruire la squadra del futuro.
Dopo i colloqui positivi già registrati fra l'agente e i manager interisti per il rinnovo del contratto, la prossima settimana andrà in scena un nuovo vertice, che si spera essere risolutivo.
La dirigenza confida di concludere l'accordo per il prolungamento sulla base di un ingaggio da 6,5 (l'entourage del Toro parte da una richiesta di 8). Di Francesco, che può contare su Simeone, non nasconde le difficoltà: «L'Inter è la più forte del campionato e Dzeko è da bollino rosso».
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