Francesco Persili per “Dagospia”
Si accendono le stelle del Foro. Dopo Djokovic oggi scendono in campo gli altri big Murray, Nadal e Federer. Sarà un mercoledì di coppe e di campioni. Da una parte Real-Juve, dall’altra lo show del tennis agli Internazionali di Roma con i numeri uno azzurri Errani e Fognini pronti ad infiammare il “Pietrangeli”.
Al Santiago Bernabeu - assicurava il leggendario Juanito - novanta minuti sono “mooolto lunghi”: figuriamoci una intera giornata al Foro tra tennis e suoi derivati (paddle), campioni della racchetta e fantasisti di ogni schiatta.
Dopo Totti, ieri è arrivato anche Del Piero. Foto e sorrisi con l’icona sportiva del madridismo Nadal che teme un altro scherzetto dei bianconeri: è ancora vivo il ricordo di quella notte del 2008 quando Pinturicchio trascinò con una doppietta la Juve e il Bernabeu gli tributò una memorabile ovazione.
Nonostante sia scivolato al settimo posto del ranking ATP Rafa non ci pensa a separarsi dallo zio coach: «Il tennis non è come il calcio. Se le cose non vanno, la colpa è mia, non dell’allenatore. Dovessi cambiare non sarebbe mai per i risultati…».
In attesa di scendere in campo Federer fa il turista in giro per Roma (è stato avvistato in serata in zona Pantheon), Murray scioglie i dubbi e assicura che sarà in campo: «La fede al dito? Non ho paura di perderla e non mi dà fastidio». Ma gli occhi di tutti sono rapiti dalla bellezza della canadese Eugenie Bouchard, che ha legioni di ammiratori. Quasi come Felipe Anderson che arriva nel pomeriggio con Keita, De Vrij e il tecnico Pioli, che dribbla le domande sul calcio e confessa solo di tifare Djokovic.
In campo il numero uno del mondo fatica a trovare il ritmo ed è costretto al terzo set contro lo spagnolo Almagro. Al termine del match Nole scrive con un pennarello sulla telecamera “Forza Roma”: «Un gesto di amore nei confronti della città», precisa il mattatore serbo.
Non solo miele, anche parole al veleno. Feliciano Lopez esplode al termine del match vinto su Kyrgios contro un manipolo di tifosi sugli spalti colpevoli di averlo insultato per tutta la partita: «A darmi fastidio è la maleducazione: la gente viene al campo e pensa che questo sia un circo...».
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Altra giornata amara per l’Italtennis: fuori tutti gli azzurri. La Pennetta cede contro la coriacea Svitolina. Harakiri di Camila Giorgi che in vantaggio 5-2 nel primo set contro la Jankovic, si inceppa e conferma tutte le difficoltà nell’adattare il proprio corri&tira al gioco dell’avversaria. Forzature, errori gratuiti e limiti tattici si ripetono anche nel secondo set.
Il doppio 7-5 condanna la Giorgi e il suo tennis zemaniano che continua a spaccare pubblico e critica. Al partito di Camila si iscrive anche il regista-scrittore Fausto Brizzi: «Picchia forte e gioca sempre all’attacco. Mi piace il suo stile, atipico per essere quello di un’italiana. Con lei non si sa mai come vanno a finire le partite. Può perdere e vincere contro chiunque».
Non solo tennis: al Foro è "Paddle-mania". Dall’attaccante della Lazio Keita al regista: tutti pazzi per questa variante del tennis, che si gioca su un campo ridotto, con racchette e palline più leggere, e le sponde. Due contro due, nella gabbia, colpi controllati e via andare. Ritmo, riflessi, fatica. Il “paddle” sta diventando una moda. «L’ho scoperto da un anno, è impegnativo ma si può praticare anche nella terza età» spiega Brizzi che con la commedia “Notte prima degli esami” ha portato sul grande schermo la nostalgia per gli anni Ottanta.
Negli anni dell’edonismo reaganiano andava forte lo squash raccontato anche da Bret Easton Ellis in “American Psycho”. Il “paddle” è lo squash del terzo millennio? «Lo squash era più da yuppie - ricorda il regista - Si giocava in palestra, al chiuso. Questo, invece, si può praticare all’aperto e si fatica di più». Ma, per il momento, il regista amico di Renzi non ha ancora sfidato il premier: «Non abbiamo mai giocato né a tennis, né a paddle. Di questi tempi è un po’ difficile. Ma appena avrà una pausa...»...
fausto brizzi x bouchard giorgi felipe anderson