1. CARESSA: SI PARLA DI GIOVANI POI GIOCANO TOLOI E ACERBI
Estratto da www.sport.virgilio.it
Dopo la sconfitta dell’Italia […] contro l’Inghilterra, Fabio Caressa […]commenta così le scelte del commissario tecnico Roberto Mancini. […] “Non so se è finita l’era di Jorginho e Verratti, ma non si può pensare che siano intoccabili.Il calcio è in continua evoluzione e quello di adesso non può essere quello di due anni fa. Oggi ci hanno aggredito alti, sfidandoci uno contro uno e senza un giocatore fisico in mezzo fai fatica. Il 4-3-3? Dietro abbiamo tutti giocatori che giocano a tre nelle squadre di club”.
Conclude con un’analisi: “Si parla tanto dei giovani e poi Scalvini non gioca e ci si affida all’esperienza di Acerbi e Toloi. È però un momento in cui bisogna cambiare e affrontare la realtà”.
2. L'AZZURRO DIVERSO DI SPALLETTI E MANCINI
Estratto dell'articolo di Gigi Garanzini per “La Stampa”
No, non è lo stesso azzurro del grande Napoli quello nuovo di zecca e griffato Adidas della Nazionale di Mancini. è identica la cornice del Maradona ma le suggestioni cromatiche e ambientali scolorano in fretta perché la superiorità degli inglesi è netta sin da subito e gli imbarazzi dell'Italia crescono di minuto in minuto nel corso del primo tempo sino a sfiorare la balbuzie. […]
Quando Di Lorenzo, […] ha sbagliato lo stacco su Kane regalandogli un rigore per via dell'alettone aperto. E stiamo parlando di un giocatore in stato di grazia permanente. Pensa gli altri. Solo un clamoroso errore di presunzione di Grealish a porta vuota ha evitato una goleada che a quel punto sembrava scritta. Goleada? Ma quando mai.
Perché nel frattempo il Carneade, sì insomma Retegui, dopo una mezzora almeno di pura apnea senza mai riuscire a rompere il fiato, qualche discreto movimento lo aveva incominciato a mostrare già prima dell'intervallo. E una volta rientrato in campo, ha deciso di confermare una volta di più le qualità di rabdomante di Mancini […]
E […] la bontà di una scelta che ci aveva fatti cascare dalla sedia tutti quanti. Come quella, a suo tempo, di Gnonto che anche ieri sera ha dato una gran mano al momento migliore della squadra quando l'impresa, il pareggio a quel punto, sembrava lì a portata di mano: a maggior ragione nel finale in superiorità numerica. Amen, il cammino è lungo e agli Europei si qualificano le prime due: senza dimenticare che nel girone c'è la Macedonia del nord.
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