Nicolò Delvecchio per gazzetta.it
Via Maurizio, dentro Mauricio? Al momento no, ma l’indiscrezione che arriva dall’Inghilterra trova conferme anche in Italia. Per il Daily Telegraph, in caso di divorzio tra Sarri e la Juventus, per la panchina i bianconeri starebbero pensando a Pochettino. Ripetiamo, si tratta ancora di un’ipotesi: la dirigenza del club torinese non ha intenzione di lasciare andare l’ex Napoli – che ha un contratto fino al 2022 da 6 milioni a stagione – e quindi tutti i discorsi sulla panchina sono al momento chiusi.
Non è un mistero, però, che la prima stagione di Sarri alla Juve non sia andata esattamente come gli Agnelli si aspettavano: la sconfitta senza brillare in Coppa Italia – con tutte le attenuanti del caso -, un percorso meno agevole del previsto in Champions League,
con i bianconeri chiamati a rimontare il Lione nel ritorno degli ottavi e un campionato che, nonostante i 6 punti di vantaggio sulla seconda, ha mostrato una Juve più vulnerabile del solito, hanno lasciato spazio a qualche mugugno. C’è ancora un po’ di tempo per valutare se la stagione 2019/20 sarà positiva o meno: in caso di vittoria dello scudetto e di un buon percorso in Europa ad agosto, difficilmente i bianconeri proveranno la seconda rivoluzione in due anni. Altrimenti…
POCHETTINO— Altrimenti, in pole position c’è l’ex tecnico del Tottenham. Esonerato lo scorso novembre dal club londinese per far posto a José Mourinho, l’argentino è rimasto da allora senza panchina. Un affare di certo non economico: Pochettino ha uno stipendio da 8 milioni e mezzo di sterline l’anno, ben maggiore del contratto che la Juve ha con Sarri.
Non c’è però nessun altro vincolo: a marzo, il Tottenham ha deciso di liberare il tecnico dalla clausola che imponeva qualsiasi club a trattare con il club in caso di un interessamento per l’argentino. Pochettino è quindi libero, e nessuno si è dimenticato di lui. Di sicuro non lo hanno fatto a Torino.