ECCO LE FOTO ESCLUSIVE DEL PARTY DELL’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA AL BLENHEIM PALACE PRIMA DEL FURTO DEL 'CESSO D'ORO' DI CATTELAN: C'ERA ANCHE LA COPPIA PIU' CALDA DEL MOMENTO CHARLEY VEZZA CON L'EX DI RAMAZZOTTI, MARICA PELLEGRINELLI - MAURIZIO CATTELAN: "IL FURTO DELL'OPERA? ALL'INIZIO HO PENSATO A UNO SCHERZO DIMENTICANDO PER UN MOMENTO…”
 

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L'inaugurazione, in collaborazione con Dom Pérignon, aveva per titolo: "Silence! The opening". Gli ospiti hanno dovuto rispettare la regola del silenzio assoluto, comunicando solo attraverso i gesti e la scrittura su un taccuino realizzato da Pineider

 

CATTELAN

Irene Soave per il Corriere della Sera

 

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Lo raggiungiamo al telefono mentre è a Londra, da dove «sto seguendo l' andamento della vicenda e sperando in un lieto fine», dice, «dopo questa notizia surreale». Maurizio Cattelan ha inaugurato giovedì 12 la mostra a lui dedicata a Blenheim Palace, a un centinaio di chilometri dalla capitale: poche ore dopo, «questa mattina presto (ieri per chi legge, ndr)», le autorità lo hanno informato che la sua opera America era stata rubata.

 

Che sviluppi ci sono stati?

«Al momento non mi tengono molto informato perché ci sono indagini in corso».

 

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È stato arrestato un uomo, ma l' opera non salta fuori. Pensa a uno scherzo?

«È interessante come questa sia un' opera d' arte che continua ad avere storie originali intorno a se. Quando mi hanno chiamato stamattina per avvisarmi dell' accaduto l' ho pensato, che fosse uno scherzo: ho pensato a chi è così stupido da rubare un gabinetto, dimenticando per un momento di che materiale è fatto. Il pezzo ha un grosso valore sentimentale, ma se volete fare due conti il peso del water era di 103 kg ed era tutto d' oro...

 

» Lei ha idea di chi sia l' uomo arrestato per il furto?

«Assolutamente no».

 

Se quest' opera non si trovasse più, lei la replicherebbe?

«È già una replica. Spero che gli altri esemplari abbiano una vita più lunga».

 

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L' opera era sarcasticamente collegata alla figura di Donald Trump. Se dovesse riprodurla oggi, chi ne sarebbe il dedicatario?

«Non ho mai dedicato un' opera. Ha solo il titolo che è appunto America , ed è evocativo di tante cose come lo è un gabinetto d' oro».

 

E cosa aveva risposto la Casa Bianca, quando nel 2018 la curatrice del Museo Guggenheim aveva offerto loro America invece di un Van Gogh che avevano chiesto in prestito?

«Non ne sono al corrente ma immagino il Van Gogh sarebbe stato più facile da installare».

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RUBATO IL WC D'ORO DI CATTELAN

Irene Soave per corriere.it

 

Sembra che prima dell' inaugurazione della mostra nella residenza di famiglia il pronipote di Winston Churchill Edward Spencer abbia detto: «Almeno rubarlo non è così facile». Almeno , sottinteso, perché un' opera così dissacrante è transitata di rado nei saloni barocchi di Blenheim Palace.

 

Blenheim Palace Blenheim Palace

Parlava infatti del «cesso d' oro», l' opera di Maurizio Cattelan - il cui vero titolo, pur correntemente ribattezzata in modo un po' più triviale, è America - che nella notte fra venerdì e ieri è stata invece puntualmente rubata dalla stanza dove era esposta, fra le altre opere di una mostra dedicata all' autore italiano e inaugurata il 12 settembre.La polizia ha arrestato già ieri mattina un uomo di 66 anni, ma dell' opera non c' è ancora alcuna traccia.

 

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I ladri hanno impiegato quasi tutta la notte per estrarre l' opera dal pavimento: era regolarmente installata e funzionante, come già al Guggenheim Museum di New York che la ospita regolarmente, e parte della fruizione prevista è proprio che i visitatori abbiano a disposizione tre minuti ciascuno per usare America come si usa una toilette vera. A New York lo hanno già fatto circa 600 mila persone.

 

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Estraendo America dal pavimento i ladri hanno danneggiato anche il pavimento e allagato la stanza adiacente, rompendo i tubi dell' acqua del settecentesco palazzo nell' Oxfordshire, da tre secoli proprietà dei Churchill, casa natale dello statista Winston e sua residenza di campagna, nonché da trent' anni patrimonio Unesco. Ieri il palazzo è rimasto chiuso ai visitatori, per le indagini ma anche per le riparazioni necessarie.

 

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I ladri ci hanno impiegato quasi tutta la notte. Poi prima dell' alba, attorno alle 4.50, si sono allontanati, secondo la polizia della Thames Valley, a bordo di due furgoni. Qualcuno, scrivono i quotidiani britannici, ipotizza uno scherzo o un gesto artistico; ma l' ipotesi che sia un furto vero e proprio è quella più accreditata. Come opera d' arte - quotata, secondo Reuters, attorno a un valore di 5 milioni di sterline - America è difficilmente rivendibile anche su un mercato nero, e difficile da installare; ma la sola materia prima di cui è fatta, 103 chili di oro massiccio, vale, con la quotazione attuale dell' oro (ieri ha chiuso a 43,2 euro al grammo), 4,4 milioni.

 

Eppure America , per il suo stesso carattere dissacrante, si è già trovata al centro di episodi di cronaca. Nel 2017 per esempio il museo Guggenheim si vide chiedere dalla Casa Bianca un Paesaggio innevato (1888) di Vincent Van Gogh, in prestito per gli appartamenti privati di Trump; la curatrice Nancy Spector offrì, viceversa, di prestargli proprio America , e non si sa cosa la Casa Bianca avesse risposto.

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In realtà l' autore non ha mai stabilito un parallelo espresso fra l' opera, creata nel 2016, e il presidente americano eletto nello stesso anno; il museo, nel suo catalogo, ha solo sottolineato che «l' estetica di questo trono ricorda gli eccessi dorati delle residenze di Trump e delle case che lui ha costruito», e l' artista ha più volte rifiutato di dare un' interpretazione esplicita di America .

 

Ora, esposta nell' ex residenza di campagna del premier britannico che ha vinto la Seconda guerra mondiale - e a disposizione dei visitatori che potevano usarla - l' opera ha fatto storcere più di un naso. Il critico d' arte del Guardian Jonathan Jones, che definisce Cattelan «the Italian art prankster», il burlone dell' arte italiana, ha scritto che «è come fare la pipì sulla porcellana, ma anche, se ci si guarda attorno, sulla storia patria».

 

 

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