UN CAPOGIRO NEL MONDO DELL'ARTE - 27,3 MILIARDI DI DOLLARI SPESI DAI COLLEZIONISTI AMERICANI IN UN ANNO. I PEZZI FORTI SONO DEGLI ULTIMI DUE SECOLI: UN REMBRANDT RITROVATO È ARRIVATO ALLE STELLE - TRA GLI ITALIANI C'È BELLOTTO, LE CUI VEDUTE VENEZIANE SI VENDONO A 5 MILIONI L'UNA

Ottime notizie arrivano anche per l’arte contemporanea italiana, sempre ricercata dai collezionisti internazionali: la galleria Tornabuoni ha proposto una rara opera esagonale di Lucio Fontana per 8 milioni di euro e un Rosso nero (1955) di Alberto Burri per la stessa cifra...

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Ludovico Pratesi per ''Affari & Finanza - la Repubblica''

 

BELLOTTO AL TEFAF BELLOTTO AL TEFAF

Il mercato dell’arte gode di ottima salute, anche se ormai i collezionisti cercano sempre di più le opere degli ultimi due secoli, soprattutto negli Stati Uniti, dove nel 2015 sono state comprati pezzi per 27,3 miliardi di dollari, con un incremento del 4% rispetto all’anno scorso. Dati da capogiro che vengono dal Tefaf di Maastricht, la più importante fiera d’arte del mondo, che si è tenuta nella città olandese dal 10 al 20 marzo, capace di attirare i più sofisticati intenditori , a caccia di opere di capolavori. E’ il caso di un Rembrandt inedito, Il paziente incosciente (1624-25) offerto da Talabardon & Gautier e acquistato dalla collezione Leiden di New York durante l’inaugurazione.

REMBRANDT AL TEFAF REMBRANDT AL TEFAF

 

L’opera era stata acquistata per un milione di dollari da un privato, che non sapeva di possedere un tesoro : dopo una serie di analisi è stata attribuita al maestro olandese ed ha raggiunto una quotazione da capogiro. Ma la caccia ai capolavori ha toccato anche altri picchi, come il dipinto di Antony Van Dick, Giove in veste di satiro (1620) , venduto dalla Weiss Gallery ad un privato, che lo presterà al museo Rubenhuis di Anversa.

 

GIOVE IN VESTE DI SATIRO VAN DYCK GIOVE IN VESTE DI SATIRO VAN DYCK

L’arte fiamminga va forte, anche se la qualità del dipinto non si abbina alla fama del pittore: è il caso della Natura morta con fiori in un vaso di Roelandt Savery (1615), acquistata dal museo Mauritshuis dell’Aja per 6,5 milioni di euro presso la galleria Colnaghi di Londra. Anche gli italiani non sono da meno, visto l’interesse per la Veduta del Canal Grande di Bernardo Bellotto, proposta per 5 milioni di euro dalla galleria Moretti Fine Art di Firenze, che ha venduto Soldati che giocano ai dadi di Salvator Rosa per 900.000 euro mentre Colnaghi ha venduto per 2 milioni di euro La chiamata di Pietro e Andrea (1690) di Luca Giordano .

 

TEFAF 2016 TEFAF 2016

Se il mercato è sempre più orientato verso acquisti di opere di eccezionale qualità nell’ambito della pittura, anche le sculture attirano un collezionismo sofisticato come testimonia la vendita di una Madonna col Bambino (1280/90) del Maestro della Madonna della Salle per 200mila euro dalla galleria Longari Arte di Milano, mentre Robilant +Voena propone un busto femminile di Antonio Canova offerto a 550mila euro.

 

BOUDIN TEFAF BOUDIN TEFAF

Per non parlare degli oggetti d’arredo, tra i quali spiccano due rilievi in rame in stile art nouveau firmati da Georg Klimt , fratello del pittore , venduti per 400mila euro dalla galleria Bel Etage di Vienna. Ottime notizie arrivano anche per l’arte contemporanea italiana, sempre ricercata dai collezionisti internazionali: la galleria Tornabuoni ha proposto una rara opera esagonale di Lucio Fontana per 8 milioni di euro e un Rosso nero (1955) di Alberto Burri per la stessa cifra. Da Cardi una scultura in ferro di Jannis Kounellis del 1996 è stata acquistata per 200mila euro. Una scena effervescente, che conferma il buono stato dell’art market , che considera ancora l’opera d’arte un ottimo investimento. 

 

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