Prima l' acquisto delle azioni sul mercato della Caltagirone Editore da parte di Chiara Finanziaria, la società veicolo creata lo scorso 15 maggio e controllata indirettamente da Francesco Gaetano Caltagirone, poi il delisting della casa editrice fra gli altri del Messaggero e del Mattino di Napoli. Mantenere la società in Borsa con l' attuale scarsità di liquidità dei mercati e l' attuale corso delle azioni non consente di «esprimere il valore intrinseco della società».
Tradotto, con scarso flottante e i titoli che non hanno spiccato il volo, restare quotati significa soltanto avere adempimenti in più rispetto alla normale amministrazione della casa editrice, meglio uscire. Il primo passo sarà quindi l' offerta pubblica di acquisito su tutte le azioni tranne quelle detenute da Caltagirone (il 60,7%) tramite le società Gamma, Fgc finanziaria e Parted 1982, quelle dei famigliari (4,6%) e le azioni proprie (1,8%).
L' offerta è di un euro per azione, con un premio del 19% sugli 84 centesimi con cui il titolo ha chiuso giovedì. L' esborso totale per il 32,7% del flottante sarà di quasi 40,9 milioni di euro. Già ieri in Borsa il titolo ha superato il prezzo dell' offerta, grazie a un rally che ha portato a una crescita del 21,1% a 1,016 euro. Secondo passo sarà quello del delisting, dopo 17 anni di presenza in Borsa.
Il perfezionamento dell' offerta è però subordinato al raggiungimento di una partecipazione di almeno il 90% delle azioni dell' editrice, in capo a Caltagirone o ai figli anche indirettamente: nel caso non si raggiunga questa soglia, l' editore si riserva la decisione di rinunciare oppure di acquistare un quantitativo di azioni inferiore rispetto a quanto indicato.
In vista di questo processo, alla comunicazione hanno fatto seguito le dimissioni di Francesco Gaetano Caltagirone dalla carica di presidente e consigliere, Azzurra Caltagirone dalla carica di vice presidente e consigliere, di Alessandro e Francesco Caltagirone dalla carica di consigliere.
Già un anno e mezzo fa Caltagirone aveva fatto un delisting, quello della Vianini Lavori, la società attiva nell' ingegneria civile e delle costruzioni quotata in Borsa dal 1986, anche in quel caso con una valutazione sull' opportunità di restare nel mercato azionario