CAVALLINO, SI CAMBIA! - IL 10 GENNAIO SARÀ SVELATO IL NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL MANAGEMENT FERRARI. MA PER ORA SI SA SOLO CHI SE NE VA: LASCERANNO LA ROSSA IL RESPONSABILE TECNICO MICHAEL LEITERS, IL NUMERO UNO DELLA PRODUZIONE VINCENZO REGAZZONI E IL CAPO DELLA DIVERSIFICAZIONE DEL BRAND, NICOLA BOARI. SONO TUTTI NELLA STRUTTURA DI EXECUTIVE DI CUI FA PARTE ANCHE MATTIA BINOTTO (È UN MESSAGGIO PER IL TEAM PRINCIPAL DELLA SCUDERIA?)

-

Condividi questo articolo


Luca Piana per “la Repubblica”

 

benedetto vigna 5 benedetto vigna 5

La Ferrari cambia la squadra di manager che la porteranno verso il futuro e verso i primi modelli a motore solo elettrico, che debutteranno nel 2025. L'amministratore delegato Benedetto Vigna, arrivato a Maranello il primo settembre scorso, ha infatti annunciato che il 10 gennaio verrà svelato il «nuovo assetto organizzativo» del management.

vincenzo regazzoni vincenzo regazzoni

 

Per ora sono stati annunciati soltanto i nomi di chi lascia la Rossa, il responsabile tecnico Michael Leiters, il numero uno della produzione Vincenzo Regazzoni e il capo della diversificazione del brand, Nicola Boari. Vigna li ha ringraziati per «il grande contributo che hanno dato alla leadership e alla crescita della Ferrari», sottolineando che è anche grazie al loro impegno se la casa è pronta «a cogliere le molte nuove opportunità che abbiamo di fronte».

 

I tre fanno parte di una struttura di 10 executive che riportano direttamente all'ad, il cui più noto all'esterno è Mattia Binotto, il team principal della scuderia. La nuova struttura sarà basata «sulla promozione di talenti interni e sull'inserimento selezionato di nuove competenze, che sono state tutte identificate» e avrà l'obiettivo di «favorire ulteriormente l'innovazione».

ferrari binotto ferrari binotto michael leiters michael leiters benedetto vigna 5 benedetto vigna 5 nicola boari. nicola boari.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?