CHE BOMBA DI OROLOGIAIO! - IL CAPO DELLA SWATCH SFANCULA OBAMA E I SUOI SPIONI: “VOLEVANO CAPIRE COME METTERE MICRO-BOMBE O VELENO NEGLI OROLOGI”

L’eccentrico Nick Hayek, figlio del fondatore, racconta come ha snobbato l’antiterrorismo americano: “Mi fecero capire che se non collaboravo, avrei avuto problemi nell’esportazione in America. Era un bluff” - Si rifiutò anche di boicottare, con la sua Omega, i giochi omofobi di Sochi: “Pensate piuttosto allo scandalo della NSA”…

Condividi questo articolo


Franco Zantonelli per ‘la Repubblica'

Il boss di Swatch a muso duro contro gli Stati Uniti. Nick Hayek, direttore generale del gruppo orologiero svizzero ha dichiarato di aver rifiutato, ad esperti dell'antiterrorismo americano, di ficcare il naso nei suoi stabilimenti. «Volevano verificare se, all'interno delle casse dei nostri orologi, potessero venire occultati dei piccoli ordigni o delle pozioni di veleno», ha confidato, ieri, Hayek, al settimanale elvetico Schweiz am Sonntag.

nicolas hayek fondatore swatchnicolas hayek fondatore swatch

Sessant'anni, il sigaro cubano perennemente in bocca, Nick Hayek, di origine libanese, si è tuttavia rifiutato di cedere alle pressioni dei servizi di sicurezza di Washington. «Gli ho fatto presente che non intendevo, in alcun modo, prendere in considerazione la loro richiesta», ha spiegato, dimostrandosi, in tal modo, all'altezza del padre Nicolas l'uomo che, negli anni ‘80, inventando quegli orologi in plastica, diventati in fretta un vero e proprio status symbol, salvò l'industria svizzera del settore, messa in ginocchio dalla concorrenza giapponese.

Oggi Swatch ha una cifra d'affari che sfiora gli 8 miliardi di euro ed il figlio del fondatore una fortuna personale di circa 5 miliardi. «Visto che non intendevo cedere - ha proseguito il magnate svizzero - mi hanno fatto capire, senza tanti complimenti, che allora avremmo potuto incontrare dei problemi, nell'esportazione dei nostri prodotti negli Stati Uniti».

nick hayek jpegnick hayek jpeg

Ma, secondo Hayek, è solo un bluff: «Perché gli americani sanno quanti posti di lavoro abbiamo creato dalle loro parti». Tanto per fare un esempio, giusto un anno fa, il colosso elvetico ha acquistato, per oltre 800 milioni di dollari, il gruppo newyorkese Harry Winston, fabbricante di gioielli e di orologi di lusso.

nick hayeknick hayek

E che Hayek non abbia timore degli americani lo dimostra la secca risposta, data all'inizio dell'anno al potente gestore dei 160 miliardi di dollari di fondi pensione dello Stato di New York, l'attivista gay Tom Di Napoli, che gli chiedeva di astenersi dallo sponsorizzare i giochi olimpici invernali di Sochi, con il marchio Omega, fintanto che, in Russia, non fossero garantiti i diritti degli omosessuali. «Guardate in casa vostra e preoccupatevi della gigantesca e illegale raccolta di dati, da parte della National Security Agency», la replica, vergata di proprio pugno, dal direttore generale di Swatch.

nick hayek jpegnick hayek jpeg

Nick Hayek, insomma, finora l'ha avuta vinta con lo Zio Sam. Di recente, ad esempio, ha trascinato in tribunale un simbolo universale del lusso a stelle e strisce, come il gioielliere newyorkese Tiffany, costringendolo a sborsare 450 milioni di dollari di danni, per aver ostacolato l'attuazione di un accordo con il fabbricante svizzero, che doveva sfociare nella produzione di orologi di alta gamma. Insomma, per mister Swatch, la piccola Svizzera non deve dimostrare alcun timore, nei confronti del gigante americano ma, anzi, affrontarlo a viso aperto.

nick hayeknick hayek

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?