FATE LARDO AI PROFESSIONISTI - 'REPUBBLICA' RISPONDE AL CASINO DI FOOD BLOGGER E DILETTANTI CON 'SAPORI': CIBO E VINO RACCONTATI DA ESPERTI DEL SETTORE, PER SFUGGIRE AL PUNTO DI VISTA MODAIOLO E SENZA APPROFONDIMENTO DELLE INFINITE REALTÀ DEL TERRITORIO

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Cristiana Lauro per Dagospia

 

REPUBBLICA SAPORI REPUBBLICA SAPORI

C'è poco da fare, il mondo dell'enogastronomia è diventato un coro polifonico e riesce ad avere anche un suo spessore, quando non contaminato da una parte televisiva un po' zotica. Ma, alla fine, tutto contribuisce alla crescita del settore, perché tutto parla, racconta e, talvolta, una parte di quel tutto riesce anche a fare una divulgazione efficace e profittevole.

 

La repubblica.it è da ieri in rete con Sapori, una nuova sezione enogastronomica che sostituisce Espresso Food and Wine, a cura di Antonio Scuteri. L'intenzione di Scuteri e dei suoi collaboratori - Eleonora Cozzella, firme storiche del gruppo Espresso come Gianni e Paola Mura, esperti autorevoli di settore come Federico de' Cesare Viola ed Enzo Vizzari, Licia Granello - è di descrivere, raccontare l'Italia del gusto con sguardo giornalistico.

 

FOOD SELFIE MANIA FOOD SELFIE MANIA

In effetti un po' di ordine, di gerarchia nel settore a questo punto è necessaria. Sì, perché offre una buona alternativa all'informazione di una pletora di dilettanti, hobbisti e amatori che hanno contribuito ad affermare esclusivamente il punto di vista modaiolo, episodicamente supportato da esperienze concrete e scarsamente formato su conoscenza e approfondimento delle infinite realtà che il nostro territorio offre, sia come produzione all'origine che come lavorazione di materie prime.

 

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Lavoro, fatica, investimenti, che siano frutto di una nicchia artigianale, miracolosamente ancora viva o di sforzi imprenditoriali, meritano rispetto e se non prendiamo sul serio la cura di questo patrimonio, non ci lamentiamo quando i turisti (e non soltanto) mangiano pizza surgelata e non se ne accorgono, irrigano i piatti con un liquido scuro che nulla a che fare con l'aceto balsamico tradizionale o condiscono l'insalata con olio ossidato e cattivo, prodotto da olive spappolate in un altro paese.

 

Il gusto si forma attraverso la conoscenza e noi produciamo e lavoriamo materie prime formidabili. Abbiamo ottimi vini, una tradizione di cucina unica e grandi cuochi capaci di portare avanti questa ricchezza. Non sono mica il gas e il petrolio i nostri beni. 

Licia Granello Licia Granello ENZO VIZZARI ENZO VIZZARI

 

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