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Gli eredi di Marcellino Gavio sono un po’ stanchi di gestire il quarto gruppo autostradale al mondo. Un ruolo che dà loro visibilità politica (come quando si tratta di negoziare a Palazzo Chigi le concessioni e le tariffe), ma nonostante i lustrini romani sarebbero interessati ad uscire dal gruppo che gestisce le autostrade del Nord Ovest.
E, com’è tradizione, hanno fatto conoscere le loro intenzioni a Mediobanca. Gli uomini di Alberto Nagel non hanno impiegato troppo tempo a consigliare loro di cedere l’attività italiana (Gavio gestisce 1860 km anche in Brasile) agli spagnoli di Abertis, a cui hanno già ceduto l’8,37% della Brescia-Padova.
In tal modo, gli spagnoli dopo aver conquistato le autostrade del Nord Est si papperebbero pure quelle del Nord Ovest; e sostituirebbero Gavio al secondo posto quale gruppo più importante dopo le Autostrade di Benetton.
Banca Intesa, però, ha buone orecchie dentro Mediobanca. Ed avrebbe intenzione di bloccare la cessione. Tant’è che si vocifera l’idea che i manager di Carlo Messina stiano studiando la possibilità di mettere in piedi una cordata italiana per rilevare dai Gavio il controllo delle autostrade piemontesi, e non solo. Ormai, dopo l’operazione delle Generali, la difesa dell’italianità è un leit motive di Messina…