LUPO (RATTAZZI) & AGNELLI – IL FIGLIO DI SUNI AL PROCESSO IFIL-EXOR: “NEL 2005 DELLE SOCIETÀ DI PRIVATE EQUITY (QUALI? ndr) ERANO PRONTE A MUOVERE L'ASSALTO AL LINGOTTO” – GABETTI INFORMÒ LA FAMIGLIA CHE IFIL POTEVA FARE NUOVI INVESTIMENTI IN FIAT ED EVITARE LA DILUIZIONE: “SE MI DATE IL VIA IO HO LO STRUMENTO”…

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(Adnkronos) - Nel maggio 2005 'venni a conoscenza delle manovre che si stavano armando intorno a Fiat, cioe' che alcune societa' di private equity erano pronte a muovere l'assalto alla Fiat'. E' quanto ha raccontato, nella sua testimonianza, Lupo Rattazzi, figlio di Susanna Agnelli e consigliere di Ifil nel 2005, uno dei testimoni citati da una delle parti civili, un piccolo azionista, ma anche dalla difesa, nel processo Ifil-Exor sull'equity swap che porto' l'Ifil a mantenere il controllo della Fiat alla vigilia della scadenza del prestito convertendo delle banche.

9fr34 susanna agnelli9fr34 susanna agnelli

Ripercorrendo la vicenda al centro dell'inchiesta della procura di Torino, il presidente di Neos e vicepresidente di Alpitour, ha ricordato che a meta' maggio c'era stata la lettera di Lehman Brothers alle banche del convertendo che evidenziava che c'erano gruppi pronti a muovere l'assalto alla Fiat.

LUPO RATTAZZI - Copyright PizziLUPO RATTAZZI - Copyright Pizzi

Qualche tempo dopo - ha proseguito Rattazzi - fui avvicinato da importanti gruppi di private equity che mi misero a parte del loro intento di studiare il dossier per vedere se c'erano delle possibilita' in vista della scadenza con le banche. Il 14 settembre - ha raccontato ancora Rattazzi riferendosi a una riunione di famiglia convocata da Gianluigi Gabetti - ho appreso che Ifil aveva deciso di reagire a questo'.

In quella riunione Gabetti, che insieme all'avvocato Franzo Grande Stevens e a Virgilio Marrone e' indagato nel processo per aggiotaggio informativo, disse infatti che c'era la possibilita' per Ifil di fare nuovi investimenti in Fiat cosi' da evitare la diluizione, e chiese il mandato a procedere.

GIANLUIGI GABETTIGIANLUIGI GABETTI

'Molti rimasero sopresi - ha raccontato Rattazzi - ci fu un'accesa discussione e alcuni non erano d'accordo ma alla fine a grande maggioranza si decise di approvare la cosa. Ma non ricordo che si parlo' di quale strumenti utilizzare per fare cio', ricordo bene che per due volte Gabetti ripete' 'se voi siete d'accordo e mi date il via io ho lo strumento', questo fu il livello di dettaglio di quella riunione'. Secondo Rattazzi non si parlo' mai di equity swap ne' fu specificato in quale modo acquistare, in breve tempo, le azioni.

 

 

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