Qui l'anticipazione di Dagospia: http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/papocchio-sportello-spunta-matrimonio-banca-due-sindacati-93936.htm
1 - DAGOREPORT
Come Dagoanticipato, ecco il grande papocchio sindacale allo sportello. La Dicredito, sigla di quadri e dirigenti bancari, si consegna dunque nella mani della Fiba Cisl: nasce First. Ma l'operazione resta piena di ombre e di problemi. Da palazzo Altieri, quartier generale Abi, segnalano, anzitutto, una copiosa emorragia di iscritti alla Dircredito, scesa sotto quota 11.000 dai precedenti 15.000. Un calo che riduce sensibilmente la dote da portare nelle mani della Fiba Cisl, che sperava di scalare la classifica delle organizzazioni sindacali del mondo bancario e ora corre il rischio di fare un buco nell'acqua.
Non è tutto. Fonti vicine all'operazione si chiedono, poi, che fine farà il palazzo dell'ex sindacato dei dirigenti bancari. Qualcuno dice che sarà fatta una fondazione per gestire il business del mattone. Stiamo parlando di un immobile in via Principe Amedeo, a Roma, comprato recentemente da Dircredito per un importo di circa 2,3 milioni di euro (forse un po' troppo per 200 metri quadri). E ancora: dietro la fusione potrebbe esserci il business delle assicurazioni riservato agli iscritti, tanto caro ai vertici della stessa Dircredito.
Si parla poi di un impegno scritto che il segretario Fiba, Giulio Romani, avrebbe consegnato nelle mani di Maurizio Arena di Dircredito, con il quale solo un manipolo degli attuali dirigenti della sigla dei quadri direttivi avrebbe riconfermato il posto da sindacalista nella nuova First.
2 - LA SPENDING REVIEW DEL CREDITO
C. Cas. per "Il Sole24Ore"
La "spending review" è arrivata fino al tavolo negoziale più affollato, almeno nel settore privato, che forse esista in Italia Quello del credito dove siedono ben 8 sigle (Fabi, Fiba, Fisac, Uilca, Ugl, Dir-credito, Sinfub, Unisin). Due di queste,FibaCisl e Dircredito, dopo aver avviato un ampio dibattito interno, in attesa del via libera dei rispettivi congressi, annunciano la fusione e la nascita di First, Federazione italiana rete dei servizi del terziario.
Nel settore, spiega il segretario generale della Fiba, Giulio Romani, destinato a diventare il segretario generale della nuova organizzazione,«serve una semplificazione. Ci sono 8 sindacati per 300mila lavoratori per 240mila iscritti. Immaginiamo se tutte le categorie fossero così». Da un punto di vista politico l'operazione si inscrive «nella grande riforma della Fiba che a sua volta sta dentro la grande riforma della Cisl», dice Romani. Da un punto di vista pratico, invece, porterà alla «creazione del primo sindacato grande che rappresenti tutte le aree compresi i dirigenti», aggiunge.
Il First oggi avrebbe potenzialmente i numeri per diventare il primo sindacato al tavolo Abi. Se è vero che secondo gli ultimi dati Abi non c'è una sigla sopra i 60mila iscritti, visto che la Fiba ne ha 53mila e il Dircredito 15mila First diventerebbe la prima organizzazione. Se invece estendiamo il conteggio anche alla galassia Federcasse gli autonomi della Fabi, anche dopo la nascita di First, rimarrebbero la prima sigla. Certamente le altre organizzazioni non stanno a guardare.
Né questa operazione in particolare - fonti sindacali confermano che le sigle stanno "campagnando" attirando iscritti del Dircredito - né altre possibili operazioni che fanno già dire che First è in realtà apripista di una semplificazione più ampia della rappresentanza del credito. Quel che è certo è che «l'obiettivo di First sarà fare attività di frontiera, in mezzo ai lavoratori.
Dentro c'è una riforma vera a partire dal dimezzamento della struttura. Si passerà infatti da 70 organismi provinciali e 17 regionali a 40 in tutto», racconta Romani. Vogliamo «spingerci oltre - assicura Maurizio Arena, segretario generale del Dircredito - opponendoci all'appiattimento professionale e retributivo di cui è stata oggetto la categoria nell'ultimo decennio».