1 – L’ULTIMA GIRAVOLTA DI BOLLORÉ – VIVENDI ERA ENTRATA NEL CAPITALE DI LAGARDERE PER SALVARLA DA "AMBER", MA POI IL FINANZIERE BRETONE HA CAMBIATO IDEA E HA FREGATO IL PATRON (DAGOSPIA DEL 12 AGOSTO)
2 – GUERRA TRA MILIARDARI FRANCESI ARNAULT IN CAMPO CONTRO BOLLORÈ
Sofia Fraschini per “il Giornale”
bernard arnault e arnaud lagardere
Asse tra Arnault e Lagardere nell'editoria francese. Il Gruppo Arnault, holding di Bernard Arnault, azionista di maggioranza di Lvmh acquisirà circa un quarto del capitale della holding personale di Lagardere (Lcm): il 27% del capitale, per circa 80 milioni, entro settembre.
L'annuncio arriva a breve distanza dal rinnovo anticipato di Arnaud Lagardere (figlio del patron) a guida del gruppo omonimo, deciso l'altro ieri con sei mesi di anticipo rispetto a una scadenza prevista per marzo.
La mossa del consiglio di sorveglianza della società, che controlla diversi media fra cui il gruppo Hachette, non è casuale e giunge in un momento di confronti tesi fra i soci del gruppo. Se, infatti, Vivendi e Amber Capital sono rispettivamente il primo e il secondo maggiore azionista di Lagardere con il 23,5% e il 20% del capitale, lo statuto atipico della società in accomandita per azioni permette ad Arnaud Lagardere di conservare il controllo del gruppo con appena il 7% delle azioni.
Vivendi e Amber (critici nei confronti della gestione del figlio del patron) hanno così firmato, pochi giorni fa, un patto per tentare un ribaltone in cda. Obiettivo: chiedere quattro posti su nove nel consiglio di sorveglianza. Un'alleanza inattesa, quella tra il gruppo controllato da Vincent Bollorè e il fondo attivista, visto che proprio il finanziere bretone, in maggio, era stato chiamato tra gli azionisti della Lcm in difesa della società stessa contro gli attacchi di Amber.
bollore e de puyfontaine assemblea vivendi
Lagardere si era circondato di alcuni pesi massimi della finanza francese, tra cui il finanziere Marc Ladreit di Lacharriere, con una quota inferiore al 5%, e appunto Bollorè con Vivendi, che ha acquisito il 10% del capitale. Il «tradimento» di Bollorè, non nuovo a questi exploit (vedi scalata a Mediaset dopo il dietro front sull'acquisto di Premium), ha spinto il cds a rinnovare in anticipo il figlio del patron alla guida del gruppo, e Arnault e Lagardere a fare fronte comune.
Due mosse che, per ora, disinnescano la mina Amber-Vivendi. Va ricordato, però, che prima ancora dell'affondo di Bollorè, i conti della holding personale di Lagardere sono stati oggetto di attacchi da parte di Amber: il fondo ne ha ottenuto la pubblicazione, ma solo rivolgendosi al tribunale commerciale di Parigi e dopo un lungo periodo in cui Lagardere non aveva ottemperato alla decisione dei giudici.
La società non gode di buona salute: nel primo semestre il gruppo, complice la pandemia da Coronavirus, è reduce da un calo netto dei ricavi, pari al 38%, che ha portato il fatturato a poco più di 2 miliardi, facendo finire in rosso il gruppo sia a livello di perdita netta, pari a 481 milioni, che di margini.
Per non parlare di un indebitamento complessivo che grava sul gruppo per 214 milioni. È quindi molto probabile che ora la coppia Amber-Vivendi possa studiare una nuova mossa (anche legale) per mettere sotto i riflettori il governo del gruppo.
yacht symphony di bernard arnault
A spingere Bolloré al cambio di rotta e all'alleanza con Amber non sarebbero stati, però, solo i numeri. Secondo indiscrezioni, a irritare il patron di Vivendi sarebbe stato un interesse personale: lo stop alla vendita di tre radio (Europe 1, RFM e Virgin) per il cui acquisto il finanziere era in pole position.
Frederic crepin vivendi bernard arnault Bernard Arnault
arnaud lagardere con jade foret Bernard Arnault arnaud lagardere 5 arnauld lagardere e la moglie jade arnauld lagardere jade e arnaud lagardere jean luc lagardere 1