Da ‘Radiocor'
Dopo i vertici bancari di settimana scorsa, la ristrutturazione del debito di Sorgenia e' ancora in stallo, anche se cresce l'attesa per una possibile proposta delle banche per rilevare il controllo della societa'. Questo scenario, secondo quanto risulta a Radiocor, sarebbe stato paventato in una delle comunicazioni intercorse nei giorni scorsi tra Cir (socio di controllo di Sorgenia con il 53%) e i principali istituti creditori.
sorgenia LOGORODOLFO DE BENEDETTI ALLA PRESENTAZIONE DEL MESSAGGERO FOTO OLYCOMQuest'ultimi, in particolare, si sarebbero riservati - tra tutte le opzioni ancora sul tavolo - anche quella di inviare al gruppo energetico una proposta di ristrutturazione, con conversione di parte del debito in eccesso, che prescinde dall'eventuale contributo della holding. Soltanto una minaccia, peraltro gia' nell'aria da diverse settimane? I prossimi giorni diranno se le banche passeranno dalle parole ai fatti o se, invece, daranno ragione a chi crede in un accordo piu' morbido, viste le forti incognite per gli istituti legate alla presa del controllo di un gruppo energetico.
NAPOLETANO E GHIZZONI A BAGNAIAAl momento, dopo circa tre mesi di trattative per ristrutturare il debito Sorgenia, le principali banche creditrici (Mps, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Ubi, Bpm e Banco Popolare) e Cir sono ancora distanti su diversi punti, a partire dal contributo in equity della famiglia De Benedetti. Quest'ultima e' pronta a immettere in Sorgenia massimo 100 milioni, nell'ambito di un aumento di capitale da 190 milioni che le lascerebbe il controllo dell'azienda. Le banche, invece, chiedono 150 milioni nell'ambito di un riassetto che farebbe peraltro scendere Cir dall'attuale 53% al 33% circa
carlo messina e moglie