1.BORSA: TENSIONE SU BANCO-BPM TORNA A PIEGARE MILANO CHE CHIUDE A -1,3%
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Le vendite consistenti su Banco Popolare e Bpm, insieme al rosso dell'intero plotone degli istituti di credito italiani (con l'eccezione di Mediobanca) tornano a piegare Piazza Affari che chiude in calo l'ottava seduta nelle ultime nove giornate.
La trimestrale negativa, come pre-annunciato dallo stesso ceo Saviotti, e l'attesa per le condizioni dell'aumento di capitale da 1 miliardo hanno affondato del 9% le azioni del gruppo veronese (-19% circa nelle ultime tre sedute) che ha trainato al ribasso anche la promessa sposa Bpm (-6,4% oggi e -12% circa in tre giorni) per allinearne i valori a quelli previsti dalla fusione. Il Ftse Mib ha ceduto l'1,32% accompagnata da un simile movimento da parte degli altri listini periferici dell'Europa del Sud: -1,2% Madrid e -1,1% Lisbona.
Molto piu' contenuta la flessione di Francoforte e Parigi. Vendite su utility, media e retailer in Europa. Corre il petr olio a 4 5,89 dollari al barile (+2,7%) il Wti giugno. In indebolimento il dollaro. Il cambio euro/dollaro torna sopra 1,14 a 1,1433 da 1,1391 dollari ieri. Euro/yen a 124,21 da 124,29 yen, dollaro/yen a 108,65 da 109,11.
2.RCS: OK DA 2 BANCHE A RIMODULAZIONE DEBITO, ENTRO 1 MESE SI' ANCHE DALLE ALTRE (RCOP)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il gruppo Rcs, dopo la riunione del Cda, ha fatto sapere che in merito all'avanzamento della trattativa in corso con le banche finanziatrici i legali delle parti hanno finalizzato il Term Sheet, che aggiorna i principali termini e condizioni del contratto di finanziamento in essere, complessivamente migliorative per la societa' e coerenti con le relative previsioni di Piano.
'Ad oggi - afferma una nota due banche hanno confermato alla societa' che i propri organi deliberanti hanno approvato la rimodulazione, le restanti banche presenteranno il Term Sheet con parere favorevole ai rispettivi organi deliberanti entro un mese'. Rcs ricorda che l'approvazione della rimodulazione delle condizioni del contratto di finanziamento da parte delle banche deve essere effettuata all'unanimita'.
3.RCS: ROTELLI, NON VENDIAMO NOSTRO 3,5%, MA NON COMPRIAMO NEANCHE UN'AZIONE (RCOP)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - 'La nostra partecipazione del 3,5% in Rcs la teniamo, non e' strategica, abbiamo bruciato 300 milioni di euro, ora vale pochi milioni e tanto vale tenerla cosi', se non aderiremo all'Ops, noi in Rcs ci stiamo'. Lo ha sottolineato Paolo Rotelli, presidente del gruppo ospedaliero San Donato, che tramite la holding Pandette possiede il 3,5% di Rcs.
A margine della 'Food Law Conference' promossa dallo studio Legance a Milano, Rotelli ha spiegato di non aver seguito le ultime vicende di Rcs ribadendo tuttavia che, per il gruppo editoriale, 'ci vuole un'azione forte e immediata e non bruciare cassa anche nel primo trimestre dell'anno'. Secondo Rotelli, l'editore e socio di Rcs, Urbano Cairo, 'arriva con una premessa: su La7 in un anno e mezzo ha dimezzato i costi, quello che dice quindi si dimostra credibile'.
Il giovane imprenditore che ha ereditato l'azienda ospedaliera dal padre Giuseppe, ha poi p recisato di non aver avuto alcun contatto negli ultimi tempi con gli altri soci di Rcs: 'nessuno si e' fatto avanti, nessun contatto nemmeno per eventuali controfferte'. La famiglia Rotelli, ha aggiunto, 'e' aperta a valutare qualsiasi cosa, ma il dato sicuro e' che non aumenteremo la nostra quota, nemmeno con un'azione'.
4.RCS: ROTELLI, CAIRO CORAGGIOSO, VALUTIAMO OPS MA PREZZO BASSO (RCOP)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - 'Stiamo riflettendo con calma, in generale la mia posizione e' che ci vuole un azionista unico per il Corriere della Sera, quella societa' andra' bene se avra' un unico azionista a decidere, come successo per il San Raffaele, Rcs ha bisogno della stessa ricetta'. E' quanto ha affermato Paolo Rotelli, presidente del gruppo ospedaliero San Donato, rispetto all'Ops lanciata da Urbano Cairo su Rcs. Rotelli, tramite la holding Pandette possiede il 3,5% del capitale di Rcs.
'Ci vuole una persona del settore - ha aggiunto a margine del convegno Food Law Conference di Legance - che prenda la maggioranza e faccia efficienze e non come ha fatto Pietro Scott Jovane (ex a.d., ndr), e anche adesso, entrare e dire 'in due anni faccio tutto' e poi bruciare cassa. Nella societa' e' stato immesso un miliardo di euro fra vendite e aumento di capitale, ma poi il debito e' a 400 milioni'.
Quanto all'offerta lancia ta dall' editore Cairo, Rotelli ha ribadito che sta valutando, sottolineando che 'l'Ops come idea, in linea di massima, e' un buon progetto. Mi piace il coraggio di Cairo' ma ha poi aggiunto che l'editore 'offre poco, c'e' un problema con il prezzo, stiamo valutando con calma perche' il prezzo e' basso. L'idea - ha ribadito - ci piace, e' coraggiosa, l'impressione e' positiva, poi va vista nel dettaglio'. Secondo Paolo Rotelli, Cairo 'con La7 e' stato bravo e ha dimostrato che e' una persona capace'
5.MC-LINK: VENEZIANI (AD), GUARDIAMO CON INTERESSE A RUOLO IN BANDA LARGA - INTERVISTA
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Una societa' 'diversamente grande' che guarda alla crescita per linee esterne 'di realta' locali interessanti' e ad un ruolo nel piano del Governo e di Enel Open Fiber per la banda larga. Cosi' all'amministratore delegato, Cesare Veneziani, piace definire Mc-Link, societa' quotata su Aim e attiva nel mercato delle comunicazioni elettroniche e, piu' specificamente, nella fornitura di servizi dati, telefonia e accesso ad Internet alle aziende.
RENZI STARACE BRUGNARO BIANCO DECARO BANDA LARGA
In una intervista a Radiocor Veneziani racconta l'attrazione per il progetto della rete in fibra ottica. 'E' sicuramente una cosa cui guardiamo con interesse e a cui siamo interessati; ci sono ancora fuori le grandi citta' e bisogna vedere cosa succede perche' li' c'e' il mercato. E' un'opportunita' che ci interessa soprattutto per la parte aziendale e per il 'point to point'. Intanto andiamo avanti da soli per la nostra strad a e dove serve mettiamo la nostra fibra'.
6.BANCA ETRURIA: VEGAS, IN CORSO VERIFICHE SU COLLOCAMENTO, FORSE SANZIONI
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Non c'e' alcuna preoccupazione da parte di Giuseppe Vegas, presidente della Consob, in relazione alle indagini della procura di Arezzo su Banca Etruria. 'Assolutamente no', ha risposto Vegas ai cronisti che gli chiedevano se fosse preoccupato. 'Abbiamo fatto il nostro dovere, stiamo verificando cio' che e' successo in fase di collocamento' delle obbligazioni subordinate 'e non sono escluse sanzioni nei confronti della Banca', ha aggiunto Vegas a margine di una visita al liceo Parini di Milano, di cui e' ex alunno.
'La Consob ha sempre avuto la massima collaborazione con procure', ha precisato Vegas, aggiungendo che 'la Guardia di Finanza e' giusto che raccolga tutto cio' che deve'. In relazione alle obbligazioni subordinate della quattro banche che sono state oggetto di risoluzione, per il presidente della Consob, 'il problema vero sta nel collocamento, i prospetti hanno numerose criticita' e no i abbiam o messo in campo molte iniziative', tuttavia, ha ribadito: 'il problema non e' il prospetto in se' ma come vengono collocati i titoli'.
7.VENETO BANCA: NAGEL, VALUTEREMO INTERVENTO SE INDISPENSABILE A QUOTAZIONE
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Su Veneto Banca 'valuteremo' un intervento nell'ambito dell'Ipo 'se fosse utile o indispensabile alla quotazione' della banca. Lo ha detto il ceo di Mediobanca, Alberto Nagel, durante una conference call, ricordando che la disponibilita' ad intervenire con la Pop Vicenza, con un investimento di 75 milioni di euro e l'assunzione di una quota del 5%, era anche legato al fatto che Mediobanca era tra gli arranger dell'Ipo della Bpvi, mentre non lo e' nel caso di Veneto Banca.
8.RCS: NAGEL, NON SO DI PROPOSTE ALTERNATIVE A OPS CAIRO, VALUTIAMO ATTENTAMENTE (RCOP)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Mediobanca non e' a conoscenza di proposte alternative rispetto all'Ops di Cairo su Rcs, in ogni caso non ne e' promotrice e valutera' l'unica offerta ora sul tavolo 'in modo attento, ma obiettivo'. Lo ha sottolineato il ceo di Mediobanca, Alberto Nagel nel corso di una conference call con le agenzie stampa, in cui ha tenuto anche a precisare che 'non c'e' alcun tipo di 'confrontation'' ne' con Urbano Cairo ('lo conosciamo da 15 anni e lo stimiamo, le relazioni sono cordiali'), ne' con Intesa SanPaolo 'con i cui vertici c'e' un rapporto particolarmente collaborativo'.
'Riteniamo che la proposta di Cairo sia da valutare molto attentamente senza retro pensieri, ma con obiettivita' nei suoi contenuti industriali e finanziari, ha detto Nagel, rilevando d'altro canto che la proposta non e' ancora del tutto definita. Il ceo di Mediobanca ha anche ricordato che la banca in passato ha ceduto i due terz i della sua quota al valore di 1,20 euro per azione, quindi nettamente superiore alla proposta di Cairo, che a sua volta ha fatto acquisti a quel livello.
'Non so di proposte alternative, ora c'e' solo quella di Cairo sul tavolo, se arriveranno le valuteremo con le stesso tipo di approccio', ha aggiunto Nagel. 'Chiaramente noi siamo un soggetto che vuole valorizzare la propria quota nei modi e nei tempi giusti, appoggiando progetti che siano nel nostro interesse, ma anche in quello dell'azienda. Noi non siamo promotori, non siamo un gruppo editoriale. Valutiamo quello che c'e' sul tavolo di concreto', ha sottolineato il ceo di Mediobanca.