Luigi Merano per “Libero quotidiano”
le nuove regole di twitter per i politici
Qualcosa è andato storto. «Venti contrari», così li definisce la società, hanno condizionato il terzo trimestre di Twitter, chiuso con un fatturato inferiore alle attese e con un utile in calo del 95% rispetto allo stesso periodo del 2018. Tra luglio e settembre, Twitter ha incassato 823,7 milioni di dollari, decisamente al di sotto delle stime degli analisti, che toccavano gli 874 milioni. Si tratta comunque di un incremento del 9% anno su anno, grazie «alla forza del mercato Usa di settembre».
Un mese che ha attutito la caduta. Di mezzo c' è stata una stagionalità di luglio e agosto «maggiore del previsto», ma anche intoppi sulle performance di alcuni prodotti. «Abbiamo scoperto alcuni bug», fa sapere Twitter, cui dice di aver «rimediato».
Nel trimestre i bug hanno però condizionato la capacità di raggiungere gli utenti con annunci mirati e quella di condividere i dati con i partner. «Abbiamo anche scoperto», ha aggiunto la società, «che alcune personalizzazioni e impostazioni dei dati non hanno performato come atteso».
Lo confermano gli incassi pubblicitari, cresciuti a un ritmo inferiore rispetto al fatturato di gruppo (+8%, a 702 milioni di dollari). L' insieme dei guai, secondo le stime della compagnia, avrebbe ridotto la crescita del fatturato «almeno del 3%».
RICAVI DELUDENTI
I ricavi deludenti sono arrivati, a cascata, fino all' ultima riga di bilancio. Passando per i margini: il risultato operativo è stato di 44 milioni (più che dimezzato anno su anno), anche perché le spese del trimestre (780 milioni) sono aumentate del 17% rispetto al 2018. Il margine operativo lordo è così passato dal 12 al 5%. Twitter resta in utile, ma dopo gli ultimi periodi di vacche grasse, il risultato netto è striminzito: 36,5 milioni.
Tra luglio e settembre 2018 era stato di 789 milioni.
Ad appesantire il quadro ci sono anche le previsioni per il trimestre in corso. I "venti contrari" continueranno. Anzi, saranno più forti. Nonostante Twitter sia intervenuta e abbia osservato un miglioramento a settembre, si attende comunque che le folate proseguano tra ottobre e novembre. Tanto da ridurre la crescita del 4%, un punto percentuale in più rispetto a luglio-settembre. Il peggio deve, quindi, ancora venire. Motivo: i problemi sono sorti nel corso del terzo trimestre e non lo hanno coperto completamente. Mentre si faranno sentire sull' intero quarto periodo. Il fatturato atteso è tra i 940 e il miliardo di dollari, con un risultato operativo tra i 130 e 170 milioni.
Dati finanziari così negativi hanno offuscato un elemento positivo: la crescita degli utenti. Quelli «quotidiani paganti» (cioè chi usa Twitter ogni giorno e viene raggiunto da pubblicita) sono stati 145 milioni. Corrispondono a un progresso del 4% rispetto al trimestre precedente e del 17% anno su anno. La crescita degli utenti sta quindi accelerando: era stato del 9 e del 14% nei primi due trimestri del 2019.
Le reazioni del mercato non si sono fatte attendere. Il titolo di Twitter è andato in picchiata, con un calo attorno al 20%. Pesano i dati finanziari, ma il tonfo è cosi' fragoroso anche perché la società era reduce da trimestri positivi che avevano permesso al titolo di apprezzarsi del 35% da inizio 2019, portando la capitalizzazione oltre i 30 miliardi. La trimestrale è quindi costata quasi 6 miliardi di dollari.