A cura di MINIMO RISERBO e FALBALA'
ALESSANDRO PENATI
1 - MA CHE DORMITE SU LIGRESTI! (CONSOB A PARTE)...
Alessandro Penati ragiona da buon cittadino e fa cinque domande su quel 20 per cento di Premafin intestato a due trust con sede in paradisi fiscali, che la Consob ha scoperto essere in realta' controllati dallo stesso Ligresti. Penati vorrebbe sapere se la Consob del pidiellino tremontino Vegas intenda ora sanzionare la mancata comunicazione di partecipazioni rilevanti. Se l'Isvap abbia qualcosa da dire.
Se abbia ancora un senso il codice di autodisciplina della Borsa a cui Premafin aderisce. Se i Ligresti siano a posto con il Fisco e se abbiano scudato. E se le banche creditrici e gli advisor di don Salvatore erano al corrente di chi fosse il reale beneficiario dei due trust. Ovviamente a cominciare da Mediobanca.
Conclude Penati: "Va bene, non sto parlando di articolo 18, scontrini fiscali, presidenza di Confindustria o licenze dei taxi. Ma c'e' qualcun altro interessato a conoscere la risposta a questi semplici quesiti?" (Repubblica, p. 34).
giuseppe vegasNella sua infinita miseria, Dagospia fa queste domande da mesi ed e' molto interessato alle risposte, istituzionali e non. Immaginiamo che lo siano anche molti piccoli azionisti, che sono poi i tanti e grandi e attenti lettori ai quali molti giornali mancano di rispetto ogni giorno.
Intanto sul Corriere delle parti correlate, l'ottimo Sergio Bocconi continua a seguire la scalata Fonsai nonostante la moglie lavori per Mediobanca. E' il giornalismo di relazione, figlio del famoso capitalismo di relazione?
MEDIOBANCA
2 - IL GOVERNO DEI SACRIFICI (ALTRUI)...
Il Cetriolo Quotidiano non lascia, ma raddoppia. Nascosta in un pezzo all'apparenza generico ("Colti sul Fatto. Terzi e Severino non smentiscono ma attaccano", p. 2), spunta anche la bella storia della villa caprese della ministra. Anche quella non c'e' nella dichiarazione pubblica, perche' intestata alla figlia, che l'avrebbe comprata a soli 19 anni. Forse Travaglio & Padella non volevano infierire, ma a noi questa sembra ancora peggio della storia della villa sull'Appia antica romana.
Anche Terzi di Sanqualcosa, oltre alla Calta-Guagliona caprese, ha minacciato querele per lesa maesta'. I governi cambiano ma l'arroganza, se possibile, aumenta. Per loro i giornalisti dovrebbero essere tutti come quelli che affollano il Transatlantico, stravaccati sui divanetti e in cerca di una vasca sottobraccio al politicante di turno. Si toccano e alla fine si piacciono. Fuori, una cinquantina scarsa di 'colleghi' e' sommersa di querele e richieste danni milionarie. Sul tema, bella l'intervista del non patentato Mentana a Malcom Pagani: "I giornalisti? Ecco perche' non criticano Fiat. Molti colleghi ottengono auto gratis dal Lingotto" (CQ, p. 6).
3 - MANDARINI D'ORO E STIPENDI SEGRETI...
"Il capo della polizia e' il più' pagato. Manganelli guadagna 620 mila euro. Sono 60 i grand commis che hanno un reddito superiore a quota 294 mila euro" (Stampa, p. 1). Dal Corriere scopriamo che in Spagna il capo delle carceri prende meno di 60 mila euro e che il numero uno di Scotland Yard guadagna 306 mila euro, ovvero la meta' di Manganelli (p. 17).
Pero' vuoi mettere l'allarme terrorismo che c'e' da noi? Su Repubblica (p. 12) si legge che sono state dimenticate le indennita' aggiuntive e che non si e' potuto tirar fuori gli stipendi dei capi dei servizi segreti. Ma tu guarda, che peccato. Il Giornale titola: "I 730 col trucco dei manager statali. E mister Tasse guadagna più' di Obama. L'operazione trasparenza di Patroni Griffi e' un boomerang: nelle dichiarazioni mancano cumuli con altri stipendi e benefit. L'Ocse: "I boiardi italiani sono i più' pagati del mondo" (Giornale, p. 2).
MANGANELLI
4 - MA FACCE RIDE!...
"Pronti a tagliare i nostri stipendi". Le repliche di Mastrapasqua e Pitruzzella. Gabrielli: non ho rincorso queste somme" (Corriere, p. 17).
5 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Drago Draghi va a New York dai Grandi Referenti e getta l'euro-maschera: "Draghi: 'Subito la riforma del lavoro. Il modello sociale europeo e' morto" (Repubblica, p. 9). Perche' invece il modello sociale nord-americano gode di ottima salute. Ma il presidente della Bce, anziche' consigliare "modelli sociali", non dovrebbe pensare piuttosto a tenere in vita l'euro? I modelli sociali, comunque, da noi li stanno gia' ridisegnando Re Giorgio Banalitano e il suo governo di Paperoni 'chiamati dalla Patria' al supremo sacrificio (dei loro redditi).
Filippo Patroni Griffi
"La tenaglia Colle-Monti agita la maggioranza. 'Non si va avanti a decreti blindati e fiducie'. E il premier avverte: 'Un governo tecnico non tratta su singole misure'" (Repubblica, p. 4). Problemini di rappresentanza per la famosa democrazia rappresentativa? Ma no, l'importante e' tirar dritto con i suppostoni 'che ci chiedono da fuori', promettendo in cambio soldi nel 2094.
"Fornero: ammortizzatori per tutti ma pagati da aziende e lavoratori. Il governo punta sul modello danese entro il 2017. Gelo di sindacati e imprese" (Corriere, p. 8).
"Fornero: 'Sul lavoro cerco l'intesa'. Sindacati all'attacco: mancano i soldi. Camusso: nuovi ammortizzatori sociali tra cinque anni" (Repubblica, p. 6) Tutto va bene, ma intanto "Spunta l'ipotesi di un anticipo dell'Irap" (Repubblica, p. 10).
E alla fine, la rozza ma efficace sintesi politica del Sire di Hardcore: "Berlusconi elogia Monti: un borghese come noi" (Repubblica, p. 15).
6 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'adoriam, Monti divino)...
"Monti, i primi 100 giorni sotto esame spread. Con il Professore l'Italia e' di nuovo credibile, ma lobby e partiti frenano la sua azione". In prima pagina su Illustrato Fiat, dopo quella di don Giussani parte la beatificazione di Papa Bilderberg.
7- ULTIME DA RAISET
In prima su Repubblica, Eziolo Mauro non lascia passare le minaccette di Silvio Bananoni su giustizia e Rai.
E avverte cosi' il Sapientone Capo di Palazzo Chigi: "Chiediamo semplicemente al governo di disarmare la Rai, ancora in pieno assetto da guerra berlusconiano anche dopo la caduta del sovrano, di farla agire in una vera concorrenza con Mediaset dopo gli anni del padrone unico, di farla rispondere alle logiche del mercato (riprendendo gli epurati che fanno audience) e dunque di liberarla dalla servitu' alla politica.
mario DRAGHI E MONTIQueste sono le vere garanzie - mercato, liberta', concorrenza, autonomia - che Monti deve dare alla luce del sole sulla Rai. Con urgenza. Se non vuole essere tecnico a meta'".
Sagge parole, ma il collegamento fra 'audience' ed 'epurati' - nel paese dell'Auditel - fa un po' sorridere. Ma soprattutto riesce difficile coniugare il termine 'mercato' e tutte quelle altre parolone magiche a una roba che si chiama "tv di Stato".
La domanda alla quale tutti questi liberisti alle vongole dovrebbero rispondere e' molto semplice: "Tra i compiti di uno Stato moderno e democratico c'e' quello di possedere radio e tv?". I libertari, che sono diversi dai liberisti, la risposta la conoscono da soli.
viale mazziniPer altro ieri il governo e' andato sotto su un emendamento leghista che chiede a Viale Mazzini un elenco preciso dei soggetti chiamati a pagare il canone Rai. Si e' opposto solo il Partito democratico, che e' il vero partito Rai.
Intanto il consigliere Rosicchione Rositani restituisce la carta di credito alla Rai e si lamenta: "Mi avete rovinato l'immagine. Mi sento scarnificato e dolente" (Repubblica, p. 17).
7 - AGENZIA MASTIKAZZI...
"D'Alema-Franceschini. Malumore dentro il Pd" (Stampa (p.3).
8 - LA PRESUNTA MACCHINA DEL FANGO SGOMMA IN VATICANO...
Repubblica parte in contropiede sul Cetriolo Quotidiano e pubblica un articolo da lustrarsi le orecchie: "Denuncia-shock in un documento. 'In Vaticano le trame della P4'. Una bozza anonima di 50 righe sulle voci interne. Un alto prelato: giri di affari poco chiari e corruzione". Orazio La Rocca riporta i nomi di Bertone, Simeon, Bisignani e Profiti. Non sapendo se cestinare il tutto o spararla in prima pagina, a Largo Fochetti la mettono in un taglio basso a pagina 23.
9 - NON SONO STATO, IO...
La Corte Costituzionale ha detto si' al segreto di Stato opposto dall'ex capo del Sismi, Nick Pollari, e dal suo fido aiutante Pio Pompa. I dossieraggi non saranno puniti, grazie alle scelte di Prodi e Berlusconi. Tirano un sospiro di sollievo decine di politici e giornalisti che si abbeveravano alla Pompa. Questo e' il posto dove viviamo.
10 - POTERI MORTI...
Sulla prima pagina del Corriere, Giovanni Bianconi s'incarica di amplificare il più possibile i timori espressi da Manganelli sul rischio di un ritorno della violenza politica. Volti pagina e Mucca pazza Mucchetti chiede al Padroncino in pulloverino: "In un Paese che ha avuto il terrorismo rosso e' saggio isolare il sindacalismo radicale?" E Marpionne risponde: "Onestamente, non vedo oggi rischi analoghi a quelli di oltre trent'anni fa". Insomma, come sempre gli allarmi dipendono dall'utilita' che se ne puo' ricavare.
11 - FREE MARCHETT...
Rubrica sospesa per solidarieta' ai compagni giornalisti Federico De Rosa (Corriere, p. 39 e Marina Cassi (Stampa, p. 31) , costretti a scrivere sui giornali della Fiat della sentenza di reintegro ottenuta dagli operai di Melfi.