1. DAGOREPORT: ARRIVA IL GIUSTI DI CARTA!
«I gusti e i Giusti non si discutono, anzi.»
Aldo Grasso, Corriere della Sera
«Reduce dalle lotte culturali dei tempi di Freccero, Giusti ha saputo ricavarsi una nicchia in cui la satira della società dello spettacolo si è trasformata in un camp casereccio, senza puzza sotto il naso - con un occhio a Quelli della notte e uno alla Gialappa's. Ma più rilassato, con ritmi più laschi e senza l'ossessione della performance a ogni costo»
Walter Siti, La Stampa
Fermi tutti: oggi a Venezia, ore 17.30 - Spazio Luce Cinecittà, Salone Tropicana, Hotel Excelsior - presentazione del nuovo libro di Marco Giusti: ‘'VEDO... L'AMMAZZO E TORNO - Diario critico semiserio del cinema e dell'Italia di oggi", Isbn Edizioni. Il libro, un compendio necessario del cinema migliore (e peggiore) degli ultimi anni contiene un'introduzione di Carlo Freccero e un cameo di Checco Zalone.
E una adorabile ringraziamento, nell'introduzione di Giusti: "Grazie a Roberto D'Agostino, al suo sito di controinformazione Dagospia e alla rubrica che mi ha offerto, anzi, inventato, «Il cinema dei Giusti», posso esprimermi in tempi minimi e tornare a fare il critico militante in totale libertà di idee e di linguaggio, come si faceva una volta". Grazie a te!
Anticipiamo il "cameo" di Checco Zalone e un capitolo: Stracult Awards 2013
1. QUANDO UN AMICO
di Checco Zalone
Quando un amico, critico di fama, ti chiede di scrivere qualche riga su di lui, vieni assalito da un certo pudore sapendo di correre il rischio di compiere un'opera agiografica che potrebbe facilmente essere scambiata per piaggeria, dovuta all'affetto che a lui ti lega. Del resto però è difficile non parlare bene di una persona come Marco Giusti, anche perché, trascurando una certa sua tendenza al servilismo nei confronti dell'editore di turno, sorvolando sulla sua ostentata romanità da borgataro e in realtà stucchevolmente snob, chiudendo gli occhi di fronte al suo fisico disarmonicamente pingue che a stento contiene un ego altrettanto debordante - ego con il quale investe l'esiguo pubblico che ha la pazienza di seguire le sue disquisizioni -, tralasciando la sua tendenza a occupare l'intero palinsesto Rai di terza serata con poche sillabe ripetute a causa del suo eloquio tutt'altro che fluido, ignorandone poi la sintassi contorta, di maniera e infarcita di inutili citazioni, trascurando infine la sua insana passione per un cinema che tendiamo a definire di serie B solo per una comune pigrizia che ci impedisce di percorrere il resto dell'alfabeto, Marco Giusti resta un amico e mai gli farò mancare la mia stima incondizionata.
Con affetto Checco Zalone - Padova, luglio 2013
2. STRACULT AWARDS 2013
- MIGLIORE EFFETTO SPECIALE STRACULT.
I candidati sono: i fenicotteri che volano sulla terrazza romana e la giraffa che scompare nella Grande bellezza di Paolo Sorrentino, la bottiglia di Diaz di Daniele Vicari che vola lanciando i flashback, il telefono che ti fa parlare con la te stessa del passato nella Scoperta dell'alba di Susanna Nicchiarelli, la mantide religiosa che ti bussa alla porta come fosse un venditore di Folletto di Dracula 3D di Dario Argento, il grillo con il capoccione che rovina una scena fondamentale di Reality di Matteo Garrone, il cesso che vola nel Volto di un'altra di Pappi Corsicato.
Vince la mantide religiosa di Dracula 3D. Non c'era storia per gli altri.
- MIGLIOR BATTUTA STRACULT.
Dura lotta. I candidati sono: «Chi è? Stocazzo!» e «Mi fai un massaggio al sottopalla?» detti da Francesco Mandelli in I 2 soliti idioti di Enrico Lando. «Siamo stati degli stronzi a puntare su di lui» detta da Gianrico Tedeschi in Viva la libertà di Roberto Andò. «Agli uomini si fa prima a dargliela che a spiegargliela» detta da Angela Finocchiaro in Ci vuole un gran fisico di Sophie Chiarello. «Volevo ricordare che la Puglia non ha solo le orecchiette, ha anche gli... orecchioni!» da Outing. Fidanzati per sbaglio di Matteo Vicino.
«Tra il cuore e la fede ho scelto la fede, è questo che divide noi musulmani da voi occidentali» detta da Yorgos Voyagis in 11 settembre 1863 di Renzo Martinelli. «La tua disperazione mi fa sentire unica» e «Una scopata è troppo, meglio un pompino» da E la chiamano estate di Paolo Franchi. «Sta bambina è na clessidra, magna e caga» detta da Christian De Sica in Colpi di fulmine di Neri Parenti.
SORRENTINO«Mannaggia, gli potevo chiede na pippa» detta da Edoardo Falzone in Viva l'Italia di Max Bruno. «Ha segnato la Lazio, che giornata de merda» detta da Pablo & Pedro in All'ultima spiaggia di Gianluca Ansanelli. «Sì, sono un figlio problematico» detta da Luca Marinelli nudo e pitturato di rosso nella Grande bellezza.
Vince «Mannaggia, gli potevo chiede na pippa» in Viva l'Italia di Max Bruno.
MIGLIOR BATTUTA STRACULT SENTITA IN SALA.
«E lo chiamano film» detta da uno spettatore anonimo durante la proiezione di E la chiamano estate di Paolo Franchi. «Certo, questo Victor Hugo è un po' invecchiato» detta da un decano della critica uscendo dai Miserabili. Vince «E lo chiamano film».
- TORMENTONE STRACULT 2013.
«Mangiare il cocomero a pitoffo» di Alessandro Siani nel Principe abusivo. «Arrendetevi, siete circondati» di Beppe Grillo.
Vince «mangiare il cocomero a pitoffo».
- PRESENZA INGOMBRANTE STRACULT 2013.
Miriam Giovanelli nuda nei 2 soliti idioti di Enrico Lando. Il regista di culto Mung interpretato da Eric Trung Nguyen in Viva la libertà di Roberto Andò. Elio, ex marito di Angela Finocchiaro in Ci vuole un gran fisico di Sophie Chiarello. Vauro, prete in Colpi di fulmine di Neri Parenti. Marco Travaglio che fa Marco Travaglio in Passione sinistra di Marco Ponti.
Il Quartetto dei poteri forti (Pupi Avati, Gianni Rondolino, Lina Wertmuller, Steve Della Casa) in Benvenuto presidente! di Riccardo Milani. Matteo Branciamore dei Cesaroni in mezzo a Jerzy Skolimowski e Daniel Olbrychski in 11 settembre 1863 di Renzo Martinelli. Ernesto Mahieux che fa il grafologo di giapponese in Nina di Elisa Fuksas.
Vince Vauro. Ovvio.
-MIGLIOR DIALOGO STRACULT 2013.
Filippo Scicchitano: «Ti amo». Gaia Weiss: «Sto morendo». Da Bianca come il latte, rossa come il sangue di Giacomo Campiotti. Penélope Cruz: «Sono sterile!». Emile Hirsch: «Siamo una generazione sfortunata». Da Venuto al mondo di Sergio Castellitto. Lui: «Sei brasiliana?». Lei: «No di Latina». Da E io non pago! di Alessandro Capone.
Ma su tutti vince il dialogo tra Carlo Verdone e Pierina, la cuoca di Alberto Sordi, in Alberto il grande di Carlo e Luca Verdone. Verdone: «Che magnava Alberto Sordi la domenica?». Pierina: «La pasta al sugo. E come secondo le polpette. Le metteva dentro, assieme alla pasta. Se non c'era il sugo non la considerava pasta». E Verdone annuisce: «Giusto».
- SCENA DI SESSO STRACULT 2013.
Fabio Volo che toglie le mutande a Zoé Félix in Studio illegale di Umberto Carteni, accompagnato da Dio come ti amo di Domenico Modugno. La scena di sesso omo fra Nicolas Vaporidis e Primo Reggiani sulla spiaggia di Ostia in Ci vediamo a casa di Maurizio Ponzi: prima trombano e poi si chiedono il numero di telefono. La scena di sesso fra Kasja Smutniak e Claudio Bisio in Benvenuto Presidente! Il bacio in primo piano fra Luisa Ranieri e Christian De Sica in Colpi di fulmine di Neri Parenti.
Vince su tutti l'iPhone nelle mutande con la voce della persona amata con cui Anna Foglietta si masturba in L'amore è imperfetto di Francesca Muci.
- MANIFESTO STRACULT 2013.
Vince Tulpa di Federico Zampaglione con il sedere di Claudia Gerini che è ancora appeso per le strade di Roma. E chi lo toglie?
- PARRUCCHINO STRACULT 2013.
Guerra tra quello di Luca Zingaretti in Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini e quello doppio di Toni Servillo in Viva la libertà di Roberto Andò, con tanto di sogno in piscina modello Cesare Ragazzi. Vince senza dubbio il parrucchino doppio di Servillo.
- LITTLE PEOPLE STRACULT 2013.
Scontro tra la minuscola direttrice del giornale di Jep Gambardella nella Grande bellezza di Paolo Sorrentino e la piccola padrona di casa della migliore offerta di Giuseppe Tornatore. Anche in questo caso vince Tornatore.
- OPERA PRIMA STRACULT 2013.
Se la giocano Nina di Elisa Fuksas, L'isola dell'angelo caduto di Carlo Lucarelli, Amiche da morire di Giorgia Farina, Vorrei vederti ballare di Nicola Deorsola, L'amore è imperfetto di Francesca Muci.
Vince il giallo storico L'isola dell'angelo caduto di Carlo Lucarelli. Irraggiungibile.
- SPONSORIZZAZIONE IMBARAZZANTE STRACULT 2013.
I candidati: La città ideale di Luigi Lo Cascio, sponsorizzato dal Monte dei Paschi di Siena, che ha la fortuna di uscire dopo gli scandali che hanno colpito il Monte dei Paschi. La compagnia di assicurazioni Carige-Parma che viene omaggiata di un assurdo sketch completamente avulso dal film nel Principe abusivo di Alessandro Siani. Il Trentino Alto Adige che sponsorizza interamente Colpi di fulmine di Neri Parenti al punto che nell'episodio di Lillo e Greg si finge di essere a Roma quando si vedono le Alpi. Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini con le statue di Torino che parlano non sempre con effetti proprio positivi. Ma batte tutti il baracchino delle caciotte trentine nel serissimo Un giorno devi andare di Giorgio Diritti.
- RUMORI INDECENTI STRACULT 2013.
Guerra tra Petarda, la cavalla scorreggiona dei Gladiatori di Roma 3D di Iginio Straffi, Iaia Forte sul cesso nel Volto di un'altra di Pappi Corsicato e la sit-com interna ai 2 soliti idioti: I poliziotti scorreggioni con Biggio e Mandelli nei panni dei due poliziotti. Vince Petarda.
- FLOP STRACULT 2013.
Scontro tra Pazze di me di Fausto Brizzi, Quello che so sull'amore di Gabriele Muccino, Ci vuole un gran fisico di Sophie Chiarello, La scoperta dell'alba di Susanna Nicchiarelli, Il volto di un'altra di Pappi Corsicato, E la chiamano estate di Paolo Franchi. Vince Il volto di un'altra di Pappi Corsicato, che mi piace anche parecchio.
- MAMMA STRACULT 2013.
Battaglia tra Loretta Goggi in Pazze di me di Fausto Brizzi, Giuliana De Sio come mamma strafattona in Ci vediamo a casa di Maurizio Ponzi e come mamma isterica in Vorrei vederti ballare di Nicola Deorsola. Antonio Fiorillo come mamma mostruosa in La mia mamma suona il rock di Massimo Ceccherini. Gianna Orrù, la vera mamma di Valeria Marini in E io non pago di Alessandro Capone. Vince Antonio Fiorillo.
- RECUPERO STRACULT 2013.
La brutta copia di Massimo Ceccherini. Film prodotto da Vittorio Cecchi Gori e pronto da più di dieci anni. Bloccato sia dalla crisi Cecchi Gori sia dal fatto che un episodio è del tutto costruito sull'idea di Berlusconi come presenza aliena sulla Terra. Tre pazzi evadono dal manicomio e cercano di raggiungerlo. Cultissimo e maledetto. Lo ha mandato in onda Sky.
- ACCONCIATURA STRACULT 2013.
Vince la topa pitturata di rosso con i peli modellati con falce e martello di Anita Kravos in La grande bellezza di Paolo Sorrentino.
- ATTRICE PROTAGONISTA STRACULT 2013.
Se la battono Laura Chiatti nel Volto di un'altra di Pappi Corsicato, Claudia Gerini in Tulpa di Federico Zampaglione, Ambra in Viva la libertà di Max Bruno, Valeria Bruni Tedeschi sulla sedia a rotelle in Padroni di casa di Edoardo Gabbriellini, Isabella Ferrari in E la chiamano estate di Paolo Franchi. Vince Isabella Ferrari.
- ATTRICE NON PROTAGONISTA STRACULT 2013.
Se la battono Miriam Giovanelli vampiretta sexy in Dracula 3D, Fanny Ardant che fa se stessa, Serena Grandi pure, Giusi Merli come santa con la ciavatta pendula, Galatea Ranzi come radical-chic di Prati e Pamela Villoresi come mamma cattiva, tutte sublimi, nella Grande bellezza di Paolo Sorrentino, Paola Barale mascherina cinefila in Vorrei vederti ballare di Nicola Deorsola, Valeria Marini che parla sardo in E io non pago di Alessandro Capone, Lina Sastri ex brigatista in La sco- perta dell'alba di Susanna Nicchiarelli, Pierina, la cuoca di Alberto Sordi in Alberto il grande di Carlo Verdone. Vince Miriam Giovanelli.
- ATTORE PROTAGONISTA STRACULT 2013.
Michele Placido onorevole di de- stra in Viva l'Italia di Max Bruno, Alessandro Preziosi in Il volto di un'altra di Pappi Corsicato, Nicolas Vaporidis e Andrea Bosca finta coppia gay in Outing. Fidanzati per sbaglio di Matteo Vicino, Pablo & Pedro in All'ultima spiaggia di Gianluca Ansanelli, Lallo Circosta e Antonio Fiorillo coppia di stilisti gay in La mia mamma suona il rock di Massimo Ceccherini. Vincono Pablo & Pedro.
- ATTORE NON PROTAGONISTA STRACULT 2013.
Benito Urgu pastore sardo che ha nascosto 300 000 euro nel pecorino in E io non pago di Alessandro Capone, Simone Barbato chierichetto e mimo in Colpi di fulmine di Neri Parenti, Teo Teocoli suocero simil-Monti nei 2 soliti idioti di Enrico Lando, Michele Placido in Tulpa di Federico Zampaglione, Stefano Altieri nonno volgarissimo e romano in Tutti contro tutti di Rolando Ravello, Massimo Ghini gay finto etero in Outing. Fidanzati per sbaglio di Matteo Vicino, Luca Marinelli figlio problematico nella Grande bellezza.
Vince Stefano Altieri, nuovo Bombolo del cinema italiano.
- FILM STRACULT 2013.
Guerra finale fra Tulpa di Federico Zampaglione, La mia mamma suona il rock di Massimo Ceccherini, Dracula 3D di Dario Argento, E io non pago di Alessandro Capone, Outing. Fidanzati per sbaglio di Matteo Vicino. Vince Tulpa di Federico Zampaglione ex aequo con La mia mamma suona il rock di Massimo Ceccherini.