DAGOREPORT
GUBITOSI E TARANTOLA jpegWeekend di grandi manovre intorno alla Rai. Nei giorni scorsi, il direttore generale avrebbe incontrato Matteo Renzi sul treno Roma-Firenze, e discusso il tema delle testate giornalistiche. I due direttori in ballo sono Mario Orfeo (Tg1) e Bianca Berlinguer (Tg3), entrambi rappresentativi di uno scenario politico sepolto dall'arrivo del sindaco alla guida del Pd.
Matteo Renzi in trenoGubitosi avrebbe tenuto il punto su entrambi, facendo capire a Matteo che l'unico davvero in partenza è Preziosi, direttore di Radio1 e dei giornali radio. Ma la partita non è affatto chiusa, tanto che lo stesso Orfeo è stato visto aggirarsi ieri pomeriggi nei corridoi di Viale Mazzini, dove ha incontrato i consiglieri di amministrazione in vista del pre-consiglio di lunedì e del cda ufficiale che si terrà mercoledì.
mario orfeo foto mezzelani gmtProprio il pre-consiglio con i 5 membri di maggioranza ha messo in agitazione la presidente Anna Maria Tarantola, che ha finora sempre mantenuto un profilo molto basso. Secondo fonti interne, l'ex vice-direttore generale di Bankitalia è intenzionata a partecipare alla riunione di lunedì, dove metterà in chiaro le "regole di ingaggio" sulle testate giornalistiche: o si trova un accordo per un ricambio generale, o resterà tutto com'è. Concentrarsi su singole pedine sarebbe visto come un blitz mirato inaccettabile, mentre un'operazione più ampia sarebbe in linea con la consuetudine aziendale che ha sempre visto i direttori cambiare a ogni cambio di governo.
Bianca Berlinguer e Mario OrfeoSe il cda lunedì deciderà di non toccare l'assetto attuale, non vuol dire che le cose resteranno ferme a lungo. Non solo dal fronte politico-elettorale, gli scossoni potrebbero arrivare dalla stanza di Gubitosi. Se il manager entrerà nel giro di poltrone che si liberano nell'arco di due-tre mesi (Poste, Eni, Enel, Terna, Finmeccanica), allora arriverebbe un nuovo dg che potrebbe cambiare tutto. Se invece "Giggino" dovesse promettere al cda di non voler lasciare l'azienda che guida dal 2011, avrà più autonomia sia dalla politica che dall'attivismo dei consiglieri.
Antonio PreziosiRenzi ha sempre detto di non voler entrare (direttamente) nel ginepraio di Viale Mazzini, che fa tanto "Prima Repubblica". Ma ci stanno pensando i dirigenti, giornalisti e consiglieri Rai a "renzizzarsi" da soli, con l'aiuto di qualche piddino che non teme di entrare a gamba tesa nelle nomine nella tv pubblica.
Andrea Vianello Luigi Gubitosi Angelo Teodoli Giancarlo Leone