gino paoli ok-gatta-nera

ALTISSIMA SCUOLA DI GIORNALISMO SUL CORRIERE. GINO PAOLI INCHIODATO CON DOMANDE TIPO “COME STA REAGENDO CHI LE STA ACCANTO?”, ‘’COSA PROVA IN QUESTE ORE?”. SI DIMENTICA SOLO DI CHIEDERGLI SE È VERO CHE HA PORTATO DUE MILIONI IN SVIZZERA E PERCHÉ

Mario Luzzatto Fegiz per il “Corriere della Sera”

 

1 luzzatto fegiz lap1 luzzatto fegiz lap

«Mi hanno tirato addosso tutta la m... possibile. Eppure i miei avvocati mi assicurano che non ho commesso nessun reato». Così si sfoga Gino Paoli, cantautore nella tempesta, indagato per un’evasione fiscale da 800 mila euro e per aver trasferito due milioni in una banca svizzera.

 

«In questi giorni ho lungamente riflettuto — racconta —. Mi sono chiesto: faccio più danno alla Siae e ai suoi soci e iscritti restando alla guida, con la certezza di finire tutto quello che ho cominciato, o dimettendomi lasciando molte cose incompiute? Alla fine ho deciso». 

GINO PAOLIGINO PAOLI


-Negli ultimi giorni lei ha cancellato molti impegni pubblici... 
«Sì, due concerti e una manifestazione in memoria dello studioso e amico Gianni Borgna. E sa perché l’ho fatto? Perché mi conosco. Se qualcuno, in queste occasioni pubbliche, mi avesse fatto qualche battuta di quelle che circolano adesso, qualche sfottò, bene io l’avrei mandato all’ospedale nonostante i miei ottant’anni e a condizione che il “battutista” non fosse un campione di Sumo». 


È piuttosto minaccioso. 
«Quando mi sento ferito o umiliato ingiustamente io non porgo l’altra guancia. Sono capace di scatti d’ira incredibili. Una parola storta e va a finire male. Quindi ora me ne sto a casa e cerco di parlare il meno possibile. Mia moglie blocca ogni mio contatto con i giornalisti». (Ma al momento di questo colloquio la signora, Paola Penzo, era dal parrucchiere, nda). 

GINO PAOLI 3GINO PAOLI 3


Come sta reagendo chi le sta accanto? 
«Le persone che mi conoscono mi sono vicine e hanno fiducia in me, si fanno in quattro per confortarmi. E questo mi commuove e mi aiuta molto. Poi ci sono quelli che gettano fango. Non escludo che qualcuno voglia togliermi di mezzo perché, come tutta la mia vita dimostra, io non sono manovrabile. Sono uno che manda direttamente a quel paese chi se lo merita, sono il classico personaggio scomodo». 

GINO PAOLI ok-gatta-neraGINO PAOLI ok-gatta-nera


Vuole fare un primo bilancio di questo suo anno e mezzo alla guida della Siae? 
«Si è fatto molto. Le cose di cui vado più fiero sono il piano di aiuti agli artisti giovani e l’accordo raggiunto pochi giorni fa con Sky Arte, che potrà trasmettere anche commedie e opere di prosa per le quali erano ancora in atto le condizioni della tv generalista. Condizioni fuori dal tempo, che non tenevano conto dei nuovi meccanismi dei canali tematici satellitari, dove un lavoro viene riproposto anche decine di volte a rotazione in diversi orari. Oltre a perseguire l’obiettivo di una maggior circolazione della cultura, potrà costituire una boccata di ossigeno per il mondo teatrale che non se la passa troppo bene». 

RED RONNIE GINO PAOLIRED RONNIE GINO PAOLI


In queste ore molti si chiedono che fine abbiano fatto i «quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo»... 
«La voglia di cambiare il mondo si spegne man mano che vai avanti. Scopri che non è possibile. L’umanità continua a fare e rifare le stesse fesserie. E poi quella era solo una canzone, non un messaggio. Le canzoni sono evocative per quel che la gente vi legge. Io non credo nel “messaggio”. Il messaggio va bene per i politici, per i demagoghi, per i preti... L’artista non deve dare un messaggio, deve dare un calcio in c... al pensiero». 

BEPPE GRILLO GINO PAOLIBEPPE GRILLO GINO PAOLIGINO PAOLI CON LA MOGLIEGINO PAOLI CON LA MOGLIE


Cosa prova in queste ore? 
«Mi sento umiliato. Provo amarezza e rabbia. Non so dirle quanta. Tutta la mia vita vissuta sempre con grande onestà e coerenza travolta da una intercettazione casuale che non prova nulla. E poi, quando tutto sarà chiarito, il mostro-evasore da sbattere in prima pagina verrà riabilitato con una notizia breve nelle pagine interne». 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)