CAPITANI D'IMPRESA E CAPITANI DI (F)REGATA - VISTO CHE È MARPIONNE A DECIDERE IL FUTURO DI FIAT E FERRARI, "YACHT" ELKANN E' ANDATO A FARSI UN GIRO DI 11 ISOLE CARAIBICHE. CON LE CROCS AI PIEDI - INSIEME A LUI PIERRE CASIRAGHI, BACIATO DALLA CONTESSINA BORROMEO NEL PROLETARIO PORTO DI ANTIGUA
Giovanni Audiffredi per "Vanity Fair"
PIERRE CASIRAGHI E BEATRICE BORROMEO VANITY FAIR -1
«È stata una fatalità imprevedibile. È esploso il raccordo di un tubo che alimenta la pompa idraulica, la sentina si è riempita di olio, non possiamo più muovere la chiglia». Da Antigua, parla uno sconsolato skipper Giovanni Soldini. L'entusiasmo della partenza si è dissolto insieme con l'agonismo della regata. Il Vor 70 Maserati, con a bordo due velisti vip come Pierre Casiraghi e John Elkann, ha dovuto abbandonare il campo e rinunciare alla Rorc Caribbean 600 Race.
Così lo scafo che aveva lasciato la banchina dello Yacht Club dopo quella che sembrava una riunione di famiglia - ovvero tra i baci di Beatrice Borromeo al promesso sposo Pierre e l'incoraggiamento di Donna Lavinia Elkann al marito John, presidente del gruppo Fiat Chrysler - ha dovuto ammainare le vele.
PIERRE CASIRAGHI E BEATRICE BORROMEO VANITY FAIR -2
«Siamo molto dispiaciuti perché abbiamo fatto una gran bella regata, emozionante, divertente e su per combattuta. Ora dobbiamo cercare di aggiustare il danno con una riparazione di fortuna. La prossima tappa per noi è Panama», spiega Soldini. Quindi direzione San Francisco attraverso il Canale per poi puntare sulla mitica rotta per Shanghai. I lupi di mare, per quanto vip, non mollano mai.