DAGONOTA
Il dottor Carlo Freccero, consigliere d’amministrazione della Rai, ha annunciato di voler denunciare Enrico Mentana per aver dichiarato alla stampa che anche lui è un dirigente lottizzato che siede ai piani alti di viale Mazzini grazie ai grillini dei Cinque Stelle.
E chissà quale molla è scattata davvero nella testa del genialoide autore televisivo per rompere una lunga amicizia con il Mitraglietta de La7, che non ha preso per seria la minaccia e, canzonatorio, ha osservato su questo disgraziato sito: “Caro Dago, ho visto che il nostro amico Carlo Freccero l’ha fatta un po’ fuori Dall’Orto…”.
carlo freccero michele santoro
Proprio a lui, che si è dichiarato un “ottimo lottizzato nella Rai in cui – confessò una volta Enrico - c'è di tutto: mantenute, raccomandati, epurati, miracolati. È come l'annuario del Censis: ci si possono leggere tutti i fenomeni sociali. Alcuni da baraccone”.
Forse il reale disagio del Carlo furioso nasce per la riforma renziana del servizio pubblico che assegna al nuovo amministratore unico, Camposanto Dall’Orto, tutti i poteri relegando al ruolo di passacarte Freccero e l’intero cda della Rai? O forse Freccero non la pensa come Mentana che accusa (a ragione) il ducetto di Rignano sull’Arno di aver delegittimato la stessa Commissione di vigilanza parlamentare e trasformato l’azienda di viale Mazzini in una dependance di palazzo Chigi? Oppure l’ingegnoso Carlo non si accorge che mentre i pastori si azzuffano i lupi divorano le pecore?
mattarella maggioni campo dall orto
Matteo Renzi ed Enrico Mentana
Diceva lo scrittore Emil Cioran, che a volte “la tensione gratuita della nevrosi, darebbe anche a un droghiere fremiti da generale sconfitto”. E quella minaccia di trascinare in un tribunale il direttore de La7 che gli ha dato del lottizzato induce allora Dagospia e i suoi numerosi estimatori a immaginare che si tratti soltanto dell’ultima scintilla futurista dell’autore di tanti programmi di successo sia in Francia sia in Italia. Una boutade, insomma, come quando Freccero, passato a dirigere RaiSat proclamò ai media: “E’ come se proponessero a Kakà di giocare nell’Avellino”.