charlie nuovo numero

CHARLIE HEBDO RICOMINCIA (FRA LE MINACCE) - ESCE IL NUOVO NUMERO: IN COPERTINA IL PAPA, SARKOZY E UN JIHADISTA - A PARIGI PROFANATO IL LUOGO DELLA STRAGE

Mau. Ste. per “Libero Quotidiano”

 

Dopo una pausa di riflessione di ben 50 giorni Charlie Hebdo torna in edicola. Ma è un percorso che si annuncia per molti versi in salita. Ufficialmente non la paura ma l'esaurimento per aver dovuto fare il numero a ridosso della strage ha imposto il ritardo. «Siamo costretti a fare i conti con l'assenza degli altri», ha detto Patrick Pelloux, storico collaboratore della testata.

 

CHARLIE NUOVO NUMEROCHARLIE NUOVO NUMERO

Quell'edizione del 14 gennaio peraltro ha venduto 8 milioni di copie, e grazie a quella pur sanguinosa pubblicità e all'istintiva solidarietà di tanta gente gli abbonati sono schizzati da 10.000 a 220.000. E anche le donazioni hanno fruttato 30 milioni. «Non sono previsti nuovi omaggi alle vittime, non siamo mai stati un giornale lacrimevole», si preannuncia del numero 1179, con 16 pagine.

 

La nuova copertina mostra un cane che scappa con in bocca una copia di Charlie Hebdo, inseguito da una serie di figure ostili che ricordano Nicolas Sarkozy, Marine Le Pen, un jihadista, il papa, un manager con i soldi in bocca. In un angolo della copertina c’è scritto: «… si ricomincia!». Il disegno di copertina è stato disegnato da Luz, come quello della copertina seguita agli attacchi. Sembra comunque che ci sia difficoltà a trovare i nuovi vignettisti che il direttore editoriale Riss sta cercando. Molti hanno rifiutato, molti hanno chiesto di firmare con pseudonimo, e così alla fine si sono presentati solo in due: il francese René Pétillon e l'algerino Ali Dilam.

 

funarali dei fumettisti dello charlie hebdofunarali dei fumettisti dello charlie hebdo

Non sono paure irragionevoli. A Place de la Concorde c'è un memoriale in onore delle vittime delle giornate di terrore di Charlie Hebdo: dei vignettisti come dei poliziotti e dei clienti colpiti nel supermercato kosher. Non è un'iniziativa dall'alto, ma sono stati gli stessi cittadini che hanno costruito quel luogo della memoria con candele, fiori e messaggi.

 

Ma, particolare significativo, per ben quattro volte in due settimane è stato profanato. Come denuncia Sabrina Deliry, di quel gruppo 17 Never Again che si occupa della cura degli omaggi lasciati in piazza dai parigini, mazzi di fiori, disegni e messaggi sono stati ripetutamente strappati e distrutti.

FUNERALI TIGNOUS - CHARLIE HEBDOFUNERALI TIGNOUS - CHARLIE HEBDO

 

D'altra parte, l'intera redazione è stata trasferita in nuovi uffici messi a disposizione dal Comune di Parigi, che per prevenire nuovi attentati sono di fatto un bunker. Ed è evidente che né l'ospitalità pubblica né il lavoro sotto assedio sono condizioni ottimali per il fiorire di una buona satira, anche se Riss, ferito a un braccio nell'attentato, promette: «Sarà sempre Charlie».

copertina charlie hebdocopertina charlie hebdo

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)