caroline cossey

CHE CONIGLIETTA TRANS! - NEL LONTANO 1991, CAROLINE COSSEY E’ STATA LA PRIMA MODELLA TRANSGENDER A POSARE PER ''PLAYBOY'': “VOLEVO DIMOSTRARE AI MASCHI ETERO CHE I TRANSESSUALI SONO SEXY” - FOTO

 

caroline cosseycaroline cossey

Carly Stern per http://www.dailymail.co.uk/

 

Molto tempo prima che Laverne Cox e Caitlyn Jenner iniziassero la loro battaglia per difendere i diritti della comunità LGBT, la modella transgender inglese Caroline Cossey appariva sulle pagine di un numero di Playboy del 1981 senza neanche rivelare la sua vera identità sessuale. E quella non fu l’unica volta: 10 anni dopo, Caroline tornò a posare per la rivista con un servizio dedicato, diventando la prima coniglietta transgender della storia.

 

Caroline racconta di essersi identificata come maschio fino a quando, durante una lezione di educazione sessuale a scuola, si accorse di sentirsi attratta dai ragazzi: “A quel punto pensai di essere gay ma – dice - non mi sentivo a mio agio nemmeno in quella categoria”. La rivelazione arrivò quando, per la prima volta, incontrò un altro transgender e si convinse ad intraprendere il percorso di transizione.

caroline cossey 2caroline cossey 2

 

Sebbene il sistema sanitario inglese praticasse l’operazione di cambio del sesso gratuitamente, Caroline non era disposta ad aspettare anni per scalare la lista d’attesa. Così iniziò a lavorare come show-girl – tutto il mondo pensava fosse una donna – e, con l’aiuto di qualche partner, riuscì a pagarsi l’impianto al seno e a risparmiare abbastanza per l’intervento.

 

Nel 1974, durante uno striptease a Roma, Caroline fu notata da alcune persone che le consigliarono di entrare nel mondo della moda e nel 1981, dopo un ruolo nel film “James Bond”, Caroline fu invitata per la prima volta a posare per Playboy. Ma la sua fortuna durò poco.

 

 

caroline cossey playboy 1981caroline cossey playboy 1981

Nel 1982 il tabloid inglese “News of the World” pagò una fortuna per avere la sua cartella clinica e provare al mondo che era nata uomo. “Quando pubblicarono quelle carte, mi nascosi e provai a suicidarmi – racconta Caroline, oggi sessantenne – mi risvegliai nel mio vomito provando vergogna e imbarazzo…Poi mi resi conto che ero stanca di sentirmi a disagio per il genere che mi era stato assegnato alla nascita, sul quale non avevo nessun controllo”.

 

Dopo un periodo cupo, nel quale Caroline frequentò i talk-show come fenomeno da baraccone, la sua vita ripartì grazie all’invito di Playboy a ricomparire sulla rivista in un servizio dedicato solamente a lei: “Volevo dimostrare a tutti i lettori maschi eterosessuali che una donna transessuale può essere sexy, e aiutarli a superare i pregiudizi che hanno su di noi”. 

caroline cossey playboycaroline cossey playboy2aca639900000578 3172524 image a 11 1437686971773CAROLINE COSSEY

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)