VIDEO PAUSINI
Oltremanica (e oltreoceano) si chiama “wardrobe malfunction”, maldestramente traducibile come "avaria dell'abbigliamento": succede quando un capo, per una buffa serie di circostanze, mostra più di quanto dovrebbe mostrare. Uno dei casi più celebri, per la risonanza mediatica che lo seguì, fu lo storico nipplegate di Janet Jackson allo show tra i primo e il secondo tempo del “Superbowl” del 2004, quando alla sorella del Re del Pop, durante un duetto con Justin Timberlake, scappò - per così dire - un capezzolo fuori dal corpetto adottato come abito di scena: il caso finì davanti alla Corte Suprema statunitense, che annullò in ultimo grado di giudizio una multa da oltre mezzo milione di dollari comminata alla “CBS” per aver trasmesso lo spettacolo.
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Fatte le debite proporzioni, per quello che Laura Pausini ha fatto vedere lo scorso giovedì al “Gran Estelar de la Feria del Hogar”, centro polifunzionale di Lima, in Perù, dovrebbero piovere ergastoli, ma - è noto - la pruderie è prerogativa statunitense: la cantante, impegnata in una delle date del suo tour mondiale, forse a causa dei molti cambi d'abito - il guardaroba della star di Solarolo, ricordiamo, è interamente firmato da Giorgio Armani - resi frenetici dalla scaletta della serata, si è ritrovata a cantare l'ultimo brano in scaletta, "Jamàs abandoné", in accappatoio.
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Un colpo di vento sbarazzino ha fatto il resto: aperti i lembi del capo sotto la cintura, la folata ha lasciato la cantante nel più classico dei bottomless. L'imbarazzo è durato un attimo, poi la consumata show- woman ha preso il sopravvento: "Se si è vista, si è vista", ha commentato lei con nonchalance, "Ce l'ho come tutte le altre. Buona notte a tutti".