perfidia di bonifacio angius

IL CINEMA DEI GIUSTI - QUESTO PICCOLISSIMO, SERISSIMO RITRATTO DELLA FOLLIA DI PROVINCIA E DELLA FAMIGLIA ITALIANA IN QUEL DI SASSARI, È NON SOLO UNO DEI MIGLIORI FILM ITALIANI DELL’ANNO, SICURAMENTE TRA I MEGLIO SCRITTI E GIRATI, MA È SOPRATTUTTO UN VERO FILM INTERNAZIONALE

Perfidia di Bonifacio Angius

 

Marco Giusti per Dagospia

 

perfidia di bonifacio angius 9perfidia di bonifacio angius 9

Aioh! Sassari, in quanto a cupezza e desolazione non ha nulla da invidiare a certe città dei film portoghesi o iraniani o cileni. Per questo questo piccolissimo, serissimo ritratto della follia di provincia e della famiglia italiana in quel di Sassari, “Perfidia”, opera prima di Bonifacio Angius, presentato in concorso a Locarno, dove ha vinto il Premio Giovani, è non solo uno dei migliori film italiani dell’anno, sicuramente tra i meglio scritti e girati, ma è soprattutto un vero film internazionale.

perfidia di bonifacio angius 8perfidia di bonifacio angius 8

 

Ovvio che senza una star, senza uno straccio di glamour, il film sia stato destinato a un’uscita nostrana minuscola, due sale in Italia, una a Roma e una Milano, ma andrebbe fatto lo sforzo di andarlo a vedere perché, a differenze dell’80 per cento della nostra produzione, dimostra che non ci sono solo commedia e remake di remake e sequel nel nostro cinema. Bonifacio Angius, trentenne sassarese, ha studiato a New York e in Catalogna, aveva già diretto vari corti e un medionetraggio, “SaGràscia”, nel 2011, prima di arrivare a questo film, studio terrificante sulla follia di un giovane disoccupato trentacinquenne che si esprime a monosillabi, Angelino, interpretato da Stefano Deffenu, che esplode quando la mamma muore e è costretto dal padre vecchio e malato, Mario Olivieri, a entrare nella vita.

perfidia di bonifacio angius 7perfidia di bonifacio angius 7

 

“Angelino ti piace la vita?”, gli chiede il padre. “Boh?”. Per cercare di aiutarlo, il padre lo manda prima a cantiere, dove riesce a scappare in tempi record, poi cerca di infilarlo dietro a una scrivania grazie a un’amicizia di paese. Infine si candida come assessore solo per poterlo inserire da qualche parte. Angelino accetta tutto con la stessa faccia impassibile. L’unica soddisfazione è prendere una birra, ovviamente Ichnusa, al baretto con gli amici balordi che parlano di sesso e denaro e sfottono quello che si è fatto una famiglia e ha una macchina nuova. Sogna anche di mettersi con una bella ragazza del posto.

perfidia di bonifacio angius 6perfidia di bonifacio angius 6

 

Se Angelino è incapace di reagire ai tentativi di inserimento paterni, neppure il padre ha della vita un concetto così alto. “La vita è una mascherata”, gli spiega. E poi: “C’è troppa luce in questo mondo di merda”. Quando al padre verrà un coccolone e Angelino si ritroverà da solo, tutta la volenza che ha dentro esploderà. Costruito con grande gusto e intelligenza grazie anche alla fotografia di Pau Castejon Ubeda, finalmente uno che non illumina tutto a giorno come in una sitcom, “Perfidia” non è un film facile né gradevole.

perfidia di bonifacio angius 5perfidia di bonifacio angius 5

 

Ma è pieno di sfumature anche ironiche, di trovate che ti spiazzano e mandano avanti un film che, almeno, non assomiglia a molti altri italiani e dimostra una maturità e complessità di messa in scena assolutamente strepitose per un’opera prima. In sala da giovedì 27 novembre.  

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)