CON LA CRISI GRECA LA "CORSA AL BANCOMAT" È DIVENTATA DISCIPLINA OLIMPICA - SI PARLA TANTO DEI DIRITTI DEI GAY MA IN ITALIA NON VENGONO RISPETTATI NEMMENO I DIRITTI DEI PENSIONATI
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, Tsipras dovrebbe ringraziare tutti per il trattamento ricevuto: guardi a come viene preso a pesci in faccia Renzi!
E.Pucci
Lettera 2
Caro Dago, con la crisi greca la "corsa al bancomat" è diventata disciplina olimpica.
Piero Nuzzo
Lettera 3
Basta neri: a Calais i migranti scambiano Cameron per il Camerun?
Luca Fiori
Lettera 4
Caro Dago, ora, coi terroristi islamici che possono colpire dove vogliono, l'Occidente comincia a capire: Obama è il Premio Nobel per la Pace Eterna.
A.Gigante
Lettera 5
Caro Dago, un suggerimento superfluo: i creditori si organizzino e spediscano in Grecia le bustarelle con i "consigli" per il voto al referendum.
S.Liubich
Lettera 6
Caro Dago, Obama ha abdicato, ora il padrone del mondo è il Califfo.
Maxi
Lettera 7
Caro Dago, se ci saranno altre conseguenze sull'Italia per la crisi greca, proporrò una "class action" per chiedere i danni a Prodi.
Giacomo
Lettera 8
Caro Dago, Grecia a un passo dal default, Campania a un passo dal De Luca.
Pavel Righi
Lettera 9
Caro Dago, Tsipras difende la Grecia più di quanto Hitler abbia difeso la Germania, e col referendum si dimostra più democratico degli Usa, dove 5 giudici (su nove) della Corte Suprema hanno imposto i matrimoni gay a 320 milioni di persone!.
L.A.
Beppe Grillo sul palco di piazza del popolo
Lettera 10
Caro Dago, M5S, Grillo starà un po' da parte: se prima vendeva il "prodotto" ora si limiterà a incassare il dividendo. Gran furbo affarista: ha studiato ad Arcore?
N.C.
Lettera 11
Caro Dago, si parla tanto dei diritti dei gay, ma in Italia non vengono rispettati nemmeno i diritti dei pensionati sanciti da una sentenza della Corte Costituzionale. E il garante della Carta tace.
Achille Gambini
Lettera 12
Caro Dago, 500 feriti a Taiwan nel parco dei divertimenti in fiamme: più pericoloso che andare in spiaggia in Tunisia!
Leo
Lettera 13
Caro Dago, Tsipras non vuole essere umiliato, ma si sono mai visti i creditori lodare il debitore?
Paul
Lettera 14
Ciao Dago,
ma perche' la Grecia non abbandona la UE e la NATO, per inoltrare alla Svizzera una richiesta per divenire il 27' cantone elvetico? Sembra una richiesta stupida, a pensarci bene ci sono diversi punti a favore:
1- Debito e valuta - La Svizzera ha un disperato bisogno di indebolire la sua valuta. Potrebbe sia ristrutturare il debito greco, sia finanziare la ripartenza dell’economia greca.
2- Turismo e esercito - La Svizzera non ha uno sbocco sul mare.
3- Rivincita - Fatte le dovute proporzioni, sia la Svizzera che la Grecia sono state bastonate mica male dal complesso EU/USA.
Saluti, Gino
Lettera 15
VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS
Caro Dago, la Serracchiani bacchetta Tsipras che "ha vinto le elezioni facendo promesse che sapeva di non poter mantenere". Chissà cosa pensa di Renzi, che governa facendo promesse senza essere stato eletto.
Marino Pascolo
Lettera 16
Crozza, Vauro e Marcoré hanno deciso all'unanimità che la migliore battuta del terzo millennio è: “La manifestazione del più grande successo dell'euro? La Grecia!” di Mario Monti.
Tiziano Longhi
Lettera 17
Caro Dago, due terzi degli italiani nutrono fiducia nel Presidente della Repubblica: per forza, non sanno nemmeno che faccia abbia! No, scherzi a parte, chiunque capisce che viste le poche apparizioni del Presidente Mattarella la fiducia è riposta più all'Istituzione che all'uomo.
Sandro
Lettera 18
Caro Dago, nei processi americani serve il "sì" di 12 giurati per condannare un uomo a morte, ma alla Corte Suprema basta un solo voto in più (5-4) per decidere che all'America intera devono star bene i matrimoni gay? E la chiamano democrazia?
B.Tik
Lettera 19
Tunisia, il governo chiude 80 moschee: i "rifugiati" chiederanno di riaprirle da noi?
P.F.V.
Lettera 20
Caro Dago, al Corriere hanno problemi col principio di "non arroganza". Vista la delicatezza della materia Tsipras non vuole giocare a fare dio, e da buon greco chiede al demos di pronunciarsi. Una soluzione considerata marziana da via Solferino, dove è d'uso decidere in proprio ciò che è meglio per il popolo bue: ogni riferimento a Monti è puramente voluto.
Luisito Coletti
Lettera 21
Dago darling, quando si dice come girano e si gonfiano (o falsificano) le news. Venerdì scorso, quasi tutti i media (anche France24) hanno continuato imperterriti a riferire (per ore) dello strano "attentato islamico" in Isère (F), mentre l'attentato islamico vero (e gravissimo) era già successo in Tunisia. In Isère, un dipendente ha ucciso il suo padrone e gli ha tagliato la testa.
SOUSSE TERRORISTA BREAKDANCE 5
Per il solo fatto che il dipendente era un "beur" (francese di origini magrebine) e aveva uno straccio nero (fatto passare dai media per bandiera dell'Isis), il regime "lepenista" di Hollande ci ha marciato per giorni con la storia del terrorisimo islamico.
I media (Dagospia incluso) di tutto il mondo occidentale hanno ossequiosamente seguito le veline del bellicoso e neocolonialista "dittatore" dell'Eliseo. Non ci ricamo, ma faccio solo presente che anche nella "civilissima" Milano dello spensierato Pisapia una decina di giorni fa c'é stato un delitto con successiva decapitazione della vittima.
Ma sì, volevo ricamarci sul silenzio dell'un tempo battagliero Harlem Désir, fondatore di S.O.S. Racisme, poi ho saputo da Wiki che ora è "segretario di Stato agli Affari europei nel governo [lepenista] Valls e ho capito tutto. Così va il mondo del "In Gold we trust", anche nell'ex "Douce France" in cui la libertà di pensiero sta diventando un vago ricordo dei tempi di Voltaire e della sua amica la sublime marchesa di Pompadour... frigida malgrado il nome promettente.
"Mio Dio come sono caduta in basso" era il titolo del miglior film della compianta Laura Antonelli. "Mio Dio com'è caduta in basso la Francia" si potrebbe dire ora della nostra neocolonialista cugina d'Oltralpe. Pace (anche in Burundi su cui pende l'invio di gendarmi francesi) e bene
Natalie Paav
Lettera 22
Caro Dago, come volevasi dimostrare : la vicenda greca porta acqua al mulino degli speculatori e le borse crollano. Poi succede che i vari Obama e Merkel si sentano al telefono, dopo, però. Fatto è che, ancora una volta, l'Ue e gli organismi collegati dimostrano di essere in stato confusionale e non adeguati alle funzioni che debbono svolgere, se si pensa che sono cinque anni e oltre che si discute sulla vicenda greca.
Non sono per niente simpatizzante di Tsipras e trovo singolare che i giornaloni abbiano messo in risalto la sua frase" sul non avere paura", detta dal presidente Usa Rooselvet, in occasione della crisi del 29. Intanto noi sentiamo "le prediche" del ministro Padoan che parla" di nessun pericolo di contagio per l'Italia", cosa di cui dubito, se dovesse arrivare il default. Quanto agli economisti, nonostante l'Italia sia la patria dei vari Pareto, Pantaleoni, Modigliani, etc, ancora una volta, non è che abbiano fatto una bella figura sulle previsioni. Cordiali saluti. Giovanni Attinà.
Lettera 23
Caro Dago, l'onda greca arriva!
Dopo le rassicurazioni di Padoan, date ieri, la preoccupazione è aumentata in maniera esponenziale, vuoi perché di ciance dal governo sulla salute delle nostre casse e della nostra economia, ne abbiam sentite anche troppe, e vuoi perché, se la Grecia dovesse andare gambe all'aria, i prossimi sotto schiaffo saremmo noi. Tsipras sta facendo quello che deve. Ha capito che se porta un'altra richiesta al suo popolo di stringere la cinghia, si solleva tutta la nazione Peloponneso compreso.
matteo renzi pier carlo padoan
Il referendum è un modo per il governo di togliersi dalle responsabilità, per alcuni, di dare voce ai greci secondo chi crede, invece, che la democrazia parta dal basso. Quindi bisognerà capire da che parte stare. Spero sempre per la Grecia una sorta di rivoluzione sul modello islandese. Nazionalizzazione delle banche e rifiuto di pagare i debiti contratti con le banche creditrici che nel frattempo si sono arricchite speculando a man bassa.
Da che parte staremo noi? Il governo italiano e Ma tteo da Firenze avranno mai il coraggio e la lungimiranza di appoggiare un sogno ed una idea di Europa diversa? Nutro parecchi dubbi, di cuor di leone se ne trovano raramente, in politica ancora meno e non è questo il caso. Speriamo che tutto si risolva al meglio, ma visti i presupposti, stiamo all'erta ed aspettiamo una notizia positiva, soprattutto per i greci. Saluti
Pegaso Nero