1. DACIA MARAINI STRONCA“GONE GIRL”: “E’ UN FILM PROFONDAMENTE ARCAICO E MISOGINO’’ 2. DI PIU’: E’ UN COMPLOTTO CONTRO IL FEMMINISMO PER DIMOSTRARE CHE ‘’LA VIOLENZA STA DALLA PARTE DELLE DONNE CHE PRETENDONO DI ESSERE LIBERE E VOGLIONO COMANDARE’’ 3. L’AMORALE DELLA FAVOLA? ‘’IL SESSO FEMMINILE È PERICOLOSO E INCONTROLLABILE. L’ISTINTO BASE DELLA DONNA CHE AMA AVIDAMENTE È IL DELITTO: LA MANTIDE RELIGIOSA CHE DIVORA IL MASCHIO DOPO LA COPULA. E POI SI STROFINA LE MANI, SODDISFATTA” 3. DIVERSO IL PARERE DEL REGISTA DAVID FINCHER: “E’ UN FILM CONTRO IL VAMPIRISMO DEL DOLORE, UNA SATIRA DI UN CERTO MODO DI FARE INFORMAZIONE, IL MODO COME VIENE SVILUPPATA E TRASFORMATA IN TELEVISIONE UNA TRAGEDIA FAMILIARE, UNA STORIA DI COPPIA”

1. GONE GIRL UN FILM MISOGINO CHE NUOCE ALLE DONNE

Dacia Maraini per il “Corriere della Sera

 

Dacia Maraini Dacia Maraini

Andando al cinema in auto, per vedere ‘’Gone Girl’’ , ascolto alla radio le notizie del giorno: un’italiana, Gaia Molinari, massacrata su una spiaggia brasiliana; Chiara Insidioso, una giovane di Ostia, si risveglia dal coma dopo 11 mesi: il fidanzato l’aveva quasi uccisa a botte; Maria D’Antonio, ammazzata a coltellate dall’ex marito, sotto gli occhi della figlia di 8 anni.

 

   Il cinema è affollatissimo. Sullo schermo, una bravissima Rosamund Pike rivela al pubblico di cosa siano capaci le donne nei rapporti di coppia. Amy scopre che il marito la tradisce, decide di vendicarsi e sparisce lasciando tracce sospette che risalgono al marito. Ma una giovane bella donna che scompare fa notizia, e la tv comincia a occuparsene. Tutti, compresa la polizia, credono che sia stato il marito a farla fuori ed è quello che vuole Amy: un processo per l’uomo e una condanna a morte. Intanto se la spassa in un motel, dove però la derubano di tutti i soldi.

 

david fincherdavid fincher

A questo punto decide di rivolgersi al suo ex innamorato, che viene a prenderla, felice di poterla finalmente amare in pace. Amy si fa ospitare, lo seduce e poi, nel pieno di un orgasmo, lo sgozza con un taglierino. E quindi, zuppa di sangue, ferita e dolente, si presenta al marito, ripresa da cento tv. Racconta alla polizia di avere ucciso l’uomo che la teneva prigioniera e la violentava quotidianamente, e ripete che vuole tornare a vivere felicemente col suo amato Nick.

 

GONE GIRL LIBROGONE GIRL LIBRO

   Il film di David Fincher fa acqua da tutte le parti dal punto di vista psicologico. Non si capisce cosa voglia questa donna psicotica, criminale, pronta ad uccidere chi non sta al suo volere, e perché prima sia così decisa a vendicarsi e poi invece si mostri innamorata del marito. Si capisce comunque che è un film a tesi, come il famoso ‘’Basic Instinct’’ che ha lanciato Sharon Stone, dimostrando che la violenza sta tutta dalla parte della donna. Perché Lui magari è debole e ama il sesso extraconiugale, ma la vera crudeltà sta nella mente e nel cuore di Lei.

 

La quale, appunto, come in Basic Instinct , non è solo Amy, ma tutte le donne che pretendono di essere libere e vogliono comandare. Morale: il sesso femminile è pericoloso e incontrollabile. L’istinto base della donna che ama avidamente è il delitto: La mantide religiosa che divora il maschio dopo la copula. E poi si strofina le mani, soddisfatta.

 

   In un momento così difficile per le donne, non era proprio il caso di lanciare un film elegante e benissimo recitato, ma profondamente arcaico e misogino.

 

 

2. DAVID FINCHER, UN FILM CONTRO LA TV VAMPIRO - IL REGISTA SPIEGA PERCHÉ È ANCHE UNA SATIRA DI UN CERTO MODO DI FARE INFORMAZIONE

Lirio Abbate per “l’Espresso

 

ben affleck semi nudo in gone girl  4ben affleck semi nudo in gone girl 4

È il punto più basso dell’informazione. Quel circo mediatico creato dalle televisioni attorno ad alcune tragedie umane, dove una realtà drammatica fatta di omicidi e disastri viene spettacolarizzata a ogni costo. Un processo sommario, secondo le tv il massimo dell’intrattenimento.

 

La critica la muove il regista americano David Fincher, che nel 2011 è stato premiato con il Golden Globe per la direzione del film “The Social Network” ed è stato candidato due volte all’Oscar per “Il curioso caso di Benjamin Button” e “The Social Network”. In Italia David Fincher arriva proponendo sul grande schermo dal 18 dicembre “L’amore bugiardo - Gone girl”, adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto dalla giornalista quarantatreenne Gillian Flynn, in cui racconta la storia di una coppia infelice (quando la moglie scompare, il marito viene sospettato) che nel 2012 è diventato il fenomeno letterario con più di sei milioni di copie vendute: è rimasto nella lista dei bestseller del “New York Times” per 80 settimane consecutive.        

ben affleck semi nudo in gone girl  2ben affleck semi nudo in gone girl 2

 

In questo dialogo con “l’Espresso” David Fincher racconta il mondo di certa informazione americana e punta i riflettori sul modo di rappresentare in televisione i drammi. Lo fa con una satira tagliente, che mette in ridicolo questi operatori dell’informazione.«Ritengo che non si possa avere satira se non c’è anche l’assurdo», dice Fincher. «L’aspetto satirico è quello che mi interessa di più, non il lato oscuro di questa storia».

 

In un’atmosfera carica di intrigo e suspense Fincher lima con grande abilità una trama sospesa tra i canoni del romanzo criminale e del thriller psicologico. Protagonista una coppia di giovani professionisti in carriera che in piena crisi economica sono costretti a un brusco cambiamento: perdono il lavoro e tentano di reinventarsi.

 

ben affleck in gone girl con ragazza mortaben affleck in gone girl con ragazza morta

Lui (Ben Affleck), diventa proprietario del bar di quartiere, lei (Rosamund Pike) casalinga in una città di provincia anonima e sperduta. Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione disseminati per il salotto che la vera storia del matrimonio dei due giovani ha inizio. Che fine ha fatto Amy?

 

Quale segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall’angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, “L’amore bugiardo” è una vertiginosa incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un thriller costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che costringerà lo spettatore a chiedersi se davvero sia possibile conoscere la persona che gli dorme accanto.

 

DACIA MARAINI DACIA MARAINI

Questo film ci porta a considerare la velocità con cui il mondo dell’informazione tritura certe notizie, il modo come viene sviluppata e trasformata in televisione una tragedia familiare, una storia di coppia. Tutto ciò per il regista statunitense è solo «vampirismo della tragedia, anzi, vampirismo del dolore». Fincher precisa che gli operatori dell’informazione a cui fa riferimento «non sono certo quelli del “New York Times” e non sono nemmeno quelli della Cnn.

 

Questo modo di fare informazione occupa i principali notiziari caratteristici di due o tre canali americani, non parlo quindi dei mass media in generale». Fincher fa le opportune differenze per descrivere la situazione. Ma bastano anche questi canali per creare un circo televisivo che si accampa con furgoni, attrezzature, parabole e telecamere piazzate davanti alle abitazioni dei familiari delle vittime o del presunto colpevole di turno, per trasformare tutto nella tv del dolore.

DACIA MARAINI DACIA MARAINI

 

Scene che sono il cuore del film “L’amore bugiardo. «Mentre si cerca una nuova versione, di dare una nuova idea di quella che è la realtà, queste tv invece trasformano tutto in mainstream», dice David Fincher.

 

È considerato, Fincher, il regista del “nichilismo” metropolitano per la sua capacità di prediligere la parte “oscura” del genere umano, e spiega come «il potere dell’immagine supera quello della letteratura. Un potere che ha ripercussioni forti sulla società». «Non sono io che do enfasi a una determinata cosa, o metto le luci su queste storie, ma è la forza del mostrare in video una cosa rispetto a quella di esprimerla a parole.

ben affleck gone girlben affleck gone girl

 

Quando su un prato davanti ad una casa si posizionano 65 persone con telecamere e microfoni, l’effetto, anzi l’impatto che ne deriva è molto diverso da quello che si può avere leggendo una pagina di giornale o di libro. Il protagonista del film, sospettato di aver ucciso la moglie, quando arriva a casa non riesce a raggiungere la porta, deve fendere una folla di uomini e donne, operatori e reporter posizionati sul suo prato, solo per mostrare il suo volto, le sue smorfie e registrare qualche frase». Tutto ciò per Fincher «non si può definire giornalismo».

 

Causa di questo «è il modo in cui oggi siamo abituati a pensare e lavorare. È come se avessimo tutti una connessione velocissima, da cento mega bit al secondo e quindi possiamo e vogliamo vedere tutto su tutti. Questa ansia, questa spinta di vedere e sapere subito, ripaga la nostra soddisfazione, perché abbiamo immediatamente le risposte alle nostre domande, le nostre curiosità vengono soddisfatte nella frazione di un secondo. Questa è la mentalità della massa, persone che in modo presuntuoso e supponente si precipitano ad emettere un giudizio. Sono spinte a chiedere giustizia e quindi vogliono subito saltare alle conclusioni».

MILLENNIUM DAVID FINCHER E ROONEY MARA MILLENNIUM DAVID FINCHER E ROONEY MARA

 

Tutto il film ruota proprio attorno a questa immagine di una giustizia popolare approssimata.

 

ANGELINA JOLIE E DAVID FINCHERANGELINA JOLIE E DAVID FINCHER

«Il modo con cui le storie di cronaca sono trattate in tv non lascia il tempo per svolgere indagini, approfondire le ricerche. Si colpevolizza mediaticamente qualcuno ancor prima di sapere se risulta colpevole. E gli autori di questo tipo di informazione vengono protetti dal primo emendamento della Costituzione americana, che garantisce la libertà di parola e di stampa», spiega Fincher, il quale aggiunge: «Dietro la maschera del primo emendamento in realtà viene data protezione a persone che emettono subito un facile giudizio».

 

amy elliott dunne nel film gone girlamy elliott dunne nel film gone girl

L’autrice del romanzo, Gillian Flynn, secondo Fincher «mette in risalto il fatto che la gente è curiosa di sapere cosa succede in una coppia, nella loro vita privata, nella loro camera da letto. Da tutto ciò parte la spinta e la pressione, le luci e le telecamere puntate da parte del mondo televisivo contro queste persone, la voglia di gridare, sbrigativamente, che è stato il marito ad uccidere la moglie. E di dire agli investigatori, come pure ai giudici, “cosa aspettate a giudicarlo? È palese, lampante che è stato lui”. Invece è fondamentale che ci sia qualcuno che voglia indagare, andare a investigare e cercare di capire chi sono veramente i protagonisti della storia senza precipitarsi a emettere un giudizio affrettato».

 

Il libro da cui nasce tutto è ispirato a una vicenda di cronaca nera: il caso Peterson. La storia di Laci, una donna californiana scomparsa la notte di Natale del 2002 e ritrovata morta tre mesi dopo a più di cento chilometri da dove abitava, e del marito, Scott, che durante le ricerche della moglie è diventato protagonista di una tempesta mediatica che l’ha prima inquadrato come innocente e poi come colpevole d’averla uccisa.

ben affleck semi nudo in gone girl  3ben affleck semi nudo in gone girl 3

 

Nel 2004, Scott Peterson è stato condannato a morte per l’omicidio di Laci, nonostante l’assenza di prove definitive, come sostengono i suoi difensori. Al momento è detenuto nel braccio della morte della prigione di San Quentin, in attesa di una risposta alla richiesta di appello rivolta alla Corte suprema della California.

 

«Non sono i fatti che mi interessano», dice Fincher, «ma il dramma che li circonda, quello che puoi dedurre, quello che ne consegue. Dalla vicenda di Scott Peterson noi abbiamo attinto in termini di immagini, ricostruzioni degli avvenimenti, di come si è mossa l’informazione, di come si sono svolte le conferenze stampa. Su questi elementi abbiamo puntato per realizzare il film facendolo aderire a una storia vera».

 

Le linee guida che conducono Fincher nella sua rappresentazione sono chiare: «Quello che mi coinvolge non sono gli eventi, ma il resto, le persone, rappresentare il conflitto in cui entrambe le parti hanno ragione. Rappresentare il puro di cuore, il puro d’anima, il giusto, il piccolo Davide che sconfigge il cattivo Golia non mi interessa. Quello che voglio capire è cercare di vedere chi siamo, da dove ci muoviamo, da dove partiamo e cos’è che ci ferisce quando il nostro io viene scoperto da un altro io finto, costruito. E tutto ci porta a questa ridicola e assurda voglia di vendetta».

ben affleck semi nudo in gone girl  1ben affleck semi nudo in gone girl 1

 

Occorre guardare bene dentro la coppia di sposi e non andare subito a facili conclusioni. «Un giornalista mi ha detto che questa storia del film è irrealistica, assurda, e non ci crede. Gli ho risposto: “cosa trovi irrealistico, un matrimonio senza amore? Allora chiedi ai tuoi genitori”».

 

Il criminale al cinema attrae sempre il pubblico, «i cattivi sono i personaggi più interessanti. Anche se noi impariamo la lezione e non vogliamo essere come loro, non c’è dubbio che tra tutti i caratteri disponibili da rappresentare al cinema sono loro i più intriganti», spiega il regista.

 

David FincherDavid Fincher

«Quando un cattivo è ben raccontato nella sceneggiatura il pubblico lo ricorda, mentre l’eroe tende a dimenticarlo».

 

Sul suo certificato di nascita c’è scritto che è nato a Denver, «ma di questa città non ho il minimo ricordo. Le immagini nella mia memoria andando indietro nel tempo partono da quando ero piccolissimo e vivevo nella baia di San Francisco. Però resto scioccato dalle storie violente che sento arrivare da Denver, storie criminali, come la sparatoria nel cinema della città, nate sempre attorno al traffico di marijuana. Mi auguro che possa presto essere legalizzata così finiranno le sparatorie. Dove purtroppo sempre più spesso sono coinvolti anche i minorenni».

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio berlusconi marina giorgia meloni sergio mattarella antonio tajani matteo salvini

AZZ! LA DUCETTA CI STA PENSANDO DAVVERO DI PORTARE L’ITALIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026 - PERCHÉ TANTA URGENZA? NON C’ENTRANO SOLO GLI SCAZZI CON IL TRUMPUTINIANO SALVINI, LA CERTEZZA DI AVER RAGGIUNTO, NELLO STESSO TEMPO, L’APICE DEL CONSENSO E IL MASSIMO DISGREGAMENTO DELL'OPPOSIZIONE: MA ANCHE LA CONSAPEVOLEZZA, TRA DAZI E INFLAZIONE, DI UN PROSSIMO FUTURO ECONOMICO ITALIANO MOLTO INCERTO - E PRIMA CHE SOPRAGGIUNGA UN CROLLO DI CONSENSI, MEJO COGLIERE IL MOMENTO PROPIZIO, DA QUI ALLA PRIMAVERA 2026, PER CONSOLIDARE IL GOVERNO (SEMPRE CHE MATTARELLA DECIDA DI SCIOGLIERE LE CAMERE) – ALTRA ROGNA PER GIORGIA E' IL FUTURO DI FORZA ITALIA: I PARLAMENTARI CHE FANNO CAPO A MARINA BERLUSCONI SCALPITANO DA UN PEZZO PER UN GOVERNO PIU' LIBERAL ED EUROPEISTA. MA UN SOSTITUTO DELL'INETTO TAJANI NON SI TROVA (ANNI FA IL CAV. L'AVEVA INDIVIDUATO IN GUIDO CROSETTO) - L'ULTIMO FORTE STIMOLO CHE SPINGE LA PREMIER AD ANDARE AL VOTO NELLA PRIMAVERA 2026 POTREBBE ESSERE ANCHE QUESTO: SAREBBE UN GOVERNO MELONI NEL 2029 A GESTIRE IN PARLAMENTO L'ELEZIONE DEL NUOVO CAPO DELLO STATO (E L'UNDERDOG GIORGIA FRA DUE ANNI FESTEGGERA' QUEL MEZZO SECOLO NECESSARIO PER SALIRE SUL COLLE PIU' ALTO...) 

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO