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FARE PESSIMO SESSO NON È LA FINE DEL MONDO. CI INSEGNA COSA CI PIACE E COSA NON CI PIACE - IL PIACERE NON È UN DIRITTO DATO, BISOGNA IMPEGNARSI. E’ COME AL SUPERMERCATO: SU OTTO TIPI DI SHAMPOO CHE PROMETTONO MIRACOLI, TRE SONO SBAGLIATI, TRE NON FUNZIONANO E UNO TI FA ALLERGIA - PER FORTUNA OGGI IL CLITORIDE NON È UN SEGRETO E GLI UOMINI CI AIUTANO NEGLI ORGASMI PIÙ DI QUANTO FACESSERO IN PASSATO
Charlotte Shane per “Fusion”
Fare pessimo sesso non è la fine del mondo. Ci insegna cosa ci piace e cosa non ci piace, cosa siamo disposti a fare e cosa non siamo disposti ad accettare. Il sesso può essere sgradevole, perché sgradevoli, egoisti, deludenti, possono rivelarsi gli esseri umani. Il pessimo sesso lo rimuoviamo, pensiamo che il consenso basti a renderlo bello. Ora che sono stati sdoganati i contraccettivi, il sesso è divertente e conveniente.
il pessimo sesso puo insegnarci i nostri gusti
Se non è passionale e gratificante, allora è sbagliato. Il pessimo sesso non è solo quello che si trasforma in uno stupro. Può indicare una serata fisicamente dolorosa, imbarazzante per entrambi, o che finisce in lacrime. Si può partecipare volontariamente a una scopata e comunque sentirsi frustrata, indifferente, addirittura disgustata.
Dire sì al sesso non garantisce necessariamente soddisfazione o piacere. E’ semplicistico dichiarare che il sesso è femminista e che le donne consapevoli se lo godono. Non è così. Ammettere che il sesso può essere pessimo è tanto femminista quanto esigere buon sesso. La soddisfazione sessuale non è scontata, non è un diritto dato. Bisogna impegnarsi, asserire se stesse per ottenere il sesso che si desidera, capire che esporre i propri genitali al partner non significa dargli una mappa dettagliata.
C’è bisogno di impegno perché viviamo in una cultura ossessionata dal sesso, che ci propone corpi che non incontreremo mai e pratiche inconcepibili. E’ come al supermercato: su otto tipi di shampoo che promettono miracoli, tre sono sbagliati, tre non funzionano e uno ti fa allergia. Naturalmente quando un incontro sessuale va male, la causa può essere il sessismo. Finire a letto con un misogino è un tedioso esercizio di masochismo e degradazione.
a letto bisogna prendere le redini
Consenso a parte, il problema spesso non deriva da tiranni eterosessuali e machisti ma dalla riluttanza delle donne a difendere il proprio piacere, a troncare i rapporti non soddisfacenti, a iniziare invece che acconsentire.
Certo può sembrare un peso ingiusto da sopportare, quello di dover spiegare dove vuoi essere toccata e baciata quando invece all’uomo risulta tutto più facile. Educare il partner richiede pazienza e attenzioni che potrebbe non andarci di dare. Accettare un tipo di sesso che non ci fa né caldo né freddo non è più dannoso che mangiare un pasto carente.
Le donne possono sopportare il sesso deludente o poco convincente perché il sesso imperfetto non è per sua natura traumatizzante. L’idea che le donne sia distrutte e corrose dal sesso non ideale è perpetrata sia dai conservatori sessisti sia dalle femministe, le più radicali pensano addirittura che la penetrazione sia un atto di assoggettamento.
a letto ci vuole impegno e pazienza
In quest’ottica la delusione post-sesso viene amplificata e diventa quasi vergogna, insinuando il dubbio di essere state usate. Oggi, per farsi vedere liberate e libere, le femministe fanno un sacco di sesso. In modo contrario a tempo fa, la reputazione è ancora legata alla sessualità, è una conquista politica che non c’entra col divertimento e col piacere.
Per fortuna oggi il clitoride non è un segreto e gli uomini ci aiutano negli orgasmi più di quanto facessero in passato. Alcuni sono egoisti o pigri, altri invece mostrano rispetto non costringendo la donna a venire. I veri eroi sono quelli che non presumono che una non abbia avuto un orgasmo solo perché non l’hanno sentita gemere esageratamente, quelli che non ti chiedono ogni istante: «Ci sei vicina?», quelli che chiedono cosa ti piacerebbe.
Il pessimo sesso non è sempre fallimento del femminismo o sintomo di patriarcato, è l’inevitabile destino di certi incontri e, se una donna vuole sentirsi davvero autonoma, non deve vergognarsi di pentirsene. Il pentimento è sintomo di libertà.