Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? In chiaro vedo che passa “Cornetti alla crema” di Sergio Martino con Edwige Fenech, Lino Banfi, Gianni Cavina, Marisa Merlini, Milena Vukotic, Cine 34 alle 21, 05. Un po’ troppo visto, vero? Magari dovreste vedere il vecchio film di Luigi Comencini tratto dal celebre romanzo di Carlo Cassola, “La ragazza di Bube” con Claudia Cardinale, George Chakiris, Marc Michel, Emilio Esposito, Rai Storia alle 21, 10.
Questo non lo vede da quando venne trasmesso in tv alla fine degli anni ’70. Dove sono nato, a Grosseto, c’era il culto di Carlo Cassola nei primi anni ’60. Bube, interpretato dallo strepitoso ballerino George Chakiris, che aveva appena girato “West Side Story”, è un partigiano maremmano che ha compiuto un delitto politico mentre la guerra finiva. E la Cardinale è la sua ragazza. Come potevi credere a Chakiris partigiano maremmano, poi… Ma era stato anche un re Maya nel folle “I re del sole”. Leggo che Ugo Chiti, da anni bravissimo sceneggiatore appare nel ruolo di Arnaldo. E’ il solo film che abbia girato come attore.
Su Rai Movie alle 21, 10 passa “C’era una volta il crimine” di Massimiliano Bruno con Marco Giallini, Edoardo Leo, Giampaolo Morelli, Gian Marco Tognazzi, Ilenia Pastorelli. Nella gag più assurda del film, simpatico, ma caciarone, il terzo di una saga che era pure iniziata bene con “Non ci resta che il crimine”, gli eroi protagonisti della storia, cioè Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi e Giampaolo Morelli, prigionieri dei partigiani pensano di liberarsi con un’azione di forza ma si fermano di fronte al capo della pattuglia, Sandro Pertini, interpretato da Rolando Ravello con pipa e parrucchino. “A Pertini nun je potemo menà”, fa Giallini, “fosse stato Cossiga, ancora ancora…”.
E’ una delle battute migliori di un film che sembra più scritto dai suoi attori lì per lì che da ben quattro sceneggiatori, e dove Alessandro Aronadio e Andrea Bassi prendono il posto dei primissimi soggettisti, Menotti e Guaglianone. Un film sui viaggi nel tempo, segnalo, che inizia con un “Ando’ sta ’sto portale?” detta da Edoardo Leo come Renatino della Banda della Magliana e chiude con una Ilenia Pastorelli dai capelli rossi, armata, che fa il suo ingresso in scena in una finta spiaggia napoletana del 1943 piena di nazisti con un mitico “A coatti!!” mentre spara e esplode l’inno della Roma. Il succo di tutta la storia si dovrebbe reggere sul megafurto della Gioconda (“Pijamose sta Gioconda!”) da un castello nella Francia occupata dai tedeschi, scena che non vediamo per mancanza di soldi e che viene risolta con quattro simpatiche vignette alla Diabolik.
Alla ricerca di un portale che li riporti al 2022, i tre protagonisti, Giallini sempre più smagrito, Tognazzi e Morelli che ha preso il posto di Alessandro Gassman, passano per Camogli, dove vive Carolina Crescentini, nonna di Giallini (mah!) e attraversano l’Italia fino a Napoli l’8 settembre incontrando di tutto, da Pertini al Duce, interpretato da Duccio Camerini in canotta simil Kurtz Il tutto è annacquato da canzoncine, da una fin troppo esibita “Faccetta nera” a “Lili Marleen” eseguita da Tosca alla divertente “Voglio vivere così” del Maestro D’Anzi che portò al successo Ferruccio Tagliavini nel 1942, cioè l’anno prima nell’omonimo film canterino di Mario Mattoli.
Il film oscilla tra situazioni alla “Tre uomini in fuga” con Louis De Funès e Bourvil, banalità da viaggi nel tempo di Boldi e De Sica e una sorta di riciclo immediato delle scene coi nazisti e le svastiche di “Freaks Out” di Gabriele Mainetti, che, rispetto a questo, sembra un campione di sobrietà storica. Per non esagerare coi partigiani vediamo anche i fascisti, a Pertini fa da contrappunto il Duce. Ma perché, siamo in un talk in tv? Al punto che la battuta, non mi ricordo detta da chi, “E le foibe?” è precisa, in questo contesto di parodia del revisionismo di questi anni. Per fortuna che i tre protagonisti si divertono e qualche battuta legata alla Roma e al Napoli la portano a casa. E Max Bruno in mimetica che spara assieme alla darkettona Giulia Bevilacqua sembra provenire da qualche film di serie Z turco.
Su Canale 20 alle 21, 10 passa il coattissimo “Duro da uccidere” di Bruce Malmuth con Steven Seagal, Kelly LeBrock, William Sadler, Frederick Coffin, Bonnie Burroughs. Seagal trattò malissimo il regista, che venne escluso dal montaggio. Ma il film non funzionava, nemmeno dopo tagli e rimontaggi. Kelly LeBrock, allora sposata con Seagal, lo definì “Duro da vedere”, giocando sul titolo. Mediaset Italia 2 alle 21, 15 passa “Lo squalo 4 – La vendetta” di Joseph Sargent con Lorraine Gary, Lance Guest, Karen Young, Mario Van Peebles, Michael Caine. No. Non l’ho visto. Francamente è improponibile. Lorraine Gray è qui al suo ultimo film. Michael Caine lo fece per l’assegno da un milione e mezzo che gli dettero i produttori per sette giorni di vacanze alle Bahamas. Gli permisero anche di andare a ritirare l’Oscar per “Hannah e le sorelle” a Los Angeles. Chiamalo scemo.
CLAUDIA CARDINALE IN LA RAGAZZA DI BUBE DI COMENCINI 1963
Iris alle 21, 15 passa il giallo davvero confuso “La giusta causa” diretto da Arne Glimcher con Sean Connery che fa il professore di legge che torna a far l’avvocato, Laurence Fishburne, Kate Capshaw, Blair Underwood. Terribile. Su Tv2000 alle 21, 15 avete la nuova versione di “La guerra dei bottoni” diretta da Christophe Barratier con Laetitia Casta, Guillaume Canet, Kad Merad, Gérard Jugnot, Jean Texier. Io ho fatto come Tarantino. Avevo già visto quella un bianco e nero di Yves Robert negli anni ’60. Perché dovevo rivederlo. Ce ne è anche un’altra che è il remake inglese di quella di Robert.
In realtà il romanzo originale, era ambientato non durante la Seconda Guerra Mondiale, ma alla fine dell’800. Su Canale 27 alle 21, 20 passa “Lo sbirro, il boss e la bionda”, commedia poliziesca diretta da John McNaughton, prodotta da Martin Scorsese con Robert De Niro, Uma Thurman, Bill Murray, David Caruso, che vede un detective salvare la vita a un boss della mafia e avere come ricompensa una settimana con una bionda. Fu De Niro a voler fare il ruolo di Mad Dog, il detective, e. non il boss, come sarebbe stato più logico, che finisce a Bill Murray. Probabilmente è per questo che il film funziona meno del previsto.
Vennero fatti dei reshoots sia per il finale, che era diverso, sia per il ruolo di Uma Thurman, che doveva essere più simpatica di quello che appariva. Ricordo che a Cannes il film, malgrado De Niro, Scorsese, la Thurman, non funzionava proprio. La perla della serata, per gli spettatori maniaci del non visto o della super-rarità, è su Cielo alle 21, 20 il misterioso porno di confine tra il soft e l’hard “Dolce… calda Lisa”, opera seconda diretta dal montatore Adriano Tagliavia, fratello di Roberto Mauri, già autore dell’altrettanto mitico “Baila guapa”, che firma qui col nome di Adriano Cesari.
Protagonisti sono Claudia Rocchi, Francesco Parisi, Enzo Fisichella, Mario Cutini, Guia Lauri Filzi. “Gli immorali segreti di un’adolescente”, titolava i flani d’epoca nel 1980. E’ la storia di una diciannovenne, appunta la stupenda Claudia Rocchi, che si sposa male, ma scopre il sesso solo vedendo il cartellone di un film erotico tedesco del tempo, “Sole, sesso e pastorizia”. Da lì parte per una serie di incontri tutti legati al sesso, col superiore del marito, un conte perverso, una donna disinibita, tra festine e orge a gogo. Trova anche il tempo di innamorarsi. Musiche di Paolo Ormi. Leggo che Claudia Rocchi dovrebbe essere in realtà Luigina Rocchi, che aveva incominciato il cinema col ruolo di Budur in “Il fiore delle mille e una notte”. Quanto alla versione hard del film è più che possibile, visto il cast di specialisti. Ma certo non la vedrete stasera.
lo sbirro, il boss e la bionda
Bello, su Rai4 alle 21, 20, “Creed – Nato per combattere”, diretto da Ryan Coogler ennesimo ritorno di Sylvester Stallone, stavolta in versione allenatore di Michael B. Jordan, figlio del suo amico/nemico Apollo Creed. Per i fan di Bud e Terence vi ricordo su Rete 4 alle 21, 25 “Chi trova un amico trova un tesoro” diretto da Sergio Corbucci con Terence Hill, Bud Spencer, John Fujioka, Sal Borgese, Herb Goldstein, Louise Bennett. Malgrado la presenza di Richard gere come Lancillotto, non era affatto male la rilettura hollywoodiana della saga di Re Artù, “Il primo cavaliere”, diretto da Jerry Zucker con Sean Connery, Richard Gere, Julia Ormond, Ben Cross, Warner tv alle 21, 30.
robert de niro uma thurman lo sbirro, il boss e la bionda
Passiamo alla seconda serata con il bel documentario di Domenico procacci sul grande tennis italiano, “Una squadra”, Rai Storia alle 22, 45, con Adriano Panatta, Nicola Pietrangeli, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli. Rai Movie alle 22, 55 spara pure “Ammore e malavita”, musical su guappi e belle femmine diretto dai Manetti Bros. con Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Carlo Buccirosso, Claudia Gerini, Raiz. “Come fossero pallottole tu schivi i sentimenti…”.
A Venezia, dove era in concorso, venne accolto benissimo dal pubblico dei critici italiani. Venne visto come un film liberatorio, festoso e coloratissimo. Di fatto è un trionfo di battute e di attori napoletani, capeggiati da un Carlo Buccirosso e dal trio canterino Serena Rossi-Giampaolo Morelli-Raiz. Pur con qualche difettuccio, qualche lunghezza a metà della seconda parte, meno compatta della prima, non solo si ride parecchio vedendo il film, ma è un piacere assistere a questa celebrazione sia del cinema dei Manetti che dei tanti generi che ricostruiscono, sceneggiata, poliziottesco, action, che sviluppano seguendo l’esempio del precedente Song'e Napule.
scusa, me lo presti tuo marito
Nel film il boss Don Vincenzo, un Carlo Buccirosso strepitoso, è convinto dalla moglie, Donna Maria, Claudia Gerini, a fingere di morire per potersi godere in pace la sua ricchezza. Al suo posto troveremo nella bara il suo sfortunato sosia, uno scarparo, morto stecchitto che già nella prima scena del film, apre però gli occhi e cantando ci spiega che non è il morto che la vedova e i parenti stanno piangendo. La storia si sposta poi sullo scontro tra i due killer del boss, Giampaolo Morelli e Raiz, cresciuti assieme come macchine di morte, che cercheranno di uccidersi quando Morelli si mette contro l’intera famiglia. La ragazza che doveva eliminare, Serena Rossi, l’infermiera testimone del fatto che Don Vincenzo è vivo, si rivela essere il grande amore del killer.
antonio banderas rebecca romjin femme fatale
Cercando di salvarla diventerà immediatamente un traditore. La storia è poco più di un racconto da Merola movie alla Alfonso Brescia, ma il fatto che tutti gli attori, anche i più piccoli cantino e ballino, con coreografie di Luca Tommasini, rende il film estremament e insolito e divertente. Inoltre quasi tutti gli attori coinvolti sanno cantare benissimo, da Buccirosso a Serena Rossi, per non parlare del ritorno di Pino Mauro e la sceneggiata, così, trionfa su tutto.
Tv2000 alle 23 propone “Scusa, me lo presti tuo marito?” commedia dretta da David Swift con Jack Lemmon, Romy Schneider, Edward G. Robinson, Dorothy Provine, Michael Connors. Ma i ragazzacci preferiranno rivedersi il mitico “La signora gioca bene a scopa” diretto da Giuliano Carnimeo con Carlo Giuffrè, Edwige Fenech, Didi Perego, Franca Valeri, Oreste Lionello, Cine 34 alle 23, 05. Italia 1 alle 23, 20 passa il divertente “The Flintstones” di Brian Levant con John Goodman, Elizabeth Taylor, Rick Moranis, Rosie O'Donnell, Elizabeth Perkins. Oggi, in anni di #metoo è un po’ imbarazzante rivedere “La signora è stata violentata” di Vittorio Sindoni con Pamela Tiffin, Carlo Giuffrè, Enrico Montesano, Cine 34 all’1.
la signora gioca bene a scopa 5
Sentite solo la storia. Durante un party psichedelico a base di roba nepalese, Pamela, cioè Pamela Tiffin, moglie cattolica irlandese del nevrotico ingegnere Sandro Traversi, Carlo Giuffré, viene violentata da un uomo mascherato da satiro dopo che lei si è inavvertitamente drogata. La ragazza non sa chi sia il suo assalitore e rifiuta così di far l’amore col marito. Sandro va da uno psicanalista, Leopoldo Trieste, che gli spiega che la moglie per sbloccarsi deve rivivere l’esperienza che l’ha turbata. Il marito la spinge così fra le braccia degli altri uomini che erano presenti al party selvaggio, un industriale, un prete, Enrico Montesano, un omosessuale indiano, e il giovane cameriere della serata per vedere se uno di loro è il violentatore. Ma la cosa seguita a non funziona. Così i due si separano.
Salvo poi scoprire da un fotografo di riviste porno, Franco Fabrizi, che ne ha le prove, che il violentatore altri non era che lo stesso Sandro, drogato anche lui. Così la coppia si può riunire. La violenza è vista quindi come una commedia e il problema principale è che il marito,. Che poi è lo stesso violentatore, non riesce a scoparla. Vabbé. Pamela Tiffin era allora al suo massimo di popolarità italiana e Enrico Montesano si liberava dal contratto con De Laurentiis che lo legava a poter girare solo con Alighiero Noschese. Rai Tre all’1, 20 passa l’unico film da regista del critico Adriano Aprà, “Olimpia agli amici”, dedicato alla bellezza di Olimpia Carlisi.
Iris all’1, 50 passa “Femme fatale”, l’ultimo grande film di Brian De Palma con Rebecca Romijn, Antonio Banderas, Peter Coyote. Rai Tre alle 2, 30 passa da Aprà a Roberto Rossellini con “Agostino d’Ippona”, film tv con Dary Berkani, Virgilio Gazzolo, Cesare Barbetti, Bruno Cattaneo. Chiudo, Rai Tre alle 4, 30, col mitico “Dillinger è morto” di Marco Ferreri con Michel Piccoli che si costruisce la pistola di John Dillinger e decide di prendersi qualche libertà. Bang! Anita Pallenberg fa la bellissima moglie sempre a letto, Annie Girardot la cameriera pazza del cantante Dino.
Ci sono anche le mani di Maria Perego per una sequenza assolutamente particolare. Tutto è girato nella casa studio di Mario Schifano e nella cucina della casa di Ugo Tognazzi. Stracultissimo. Mi colpì la prima volta che lo vidi e mi colpì nello stesso modo quando lo rividi. La canzone del film la canta Lucio Dalla.
dolce… calda lisa CLAUDIA ROCCHI - dolce calda lisa dolce calda lisa
la signora gioca bene a scopa 4 la signora gioca bene a scopa? 2 la signora gioca bene a scopa 2