EDITORIA DA BUTTARE VIA - INVECE DI FINANZIARE LE TESTATE ONLINE CHE MACINANO LETTORI E PAGINE VISTE, LO STATO SGANCIA OLTRE 30 MILIONI AI QUOTIDIANI DI CARTA - NEL 2014 “AVVENIRE” HA INCASSATO 3,8 MILIONI DI EURO, “ITALIA OGGI” 2,9 E “IL MANIFESTO” 1,9

Gabriella Colarusso http://www.lettera43.it/economia/media/editoria-tutti-i-contributi-ai-giornali-per-il-2014_43675228477.htm

prima pagina avvenireprima pagina avvenire

 

Nell'attesa che venga approvata la riforma dell'editoria con un nuovo regime di finanziamento diretto a quotidiani e periodici, il governo ha reso noti gli ultimi contributi elargiti al settore per l'anno 2014, come prevede la legge sulla trasparenza (leggi il documento).

IL MANIFESTO PRIMA PAGINA - PD PAURA DI VOTAREIL MANIFESTO PRIMA PAGINA - PD PAURA DI VOTARE

 

OLTRE 30 MILIONI. Il sostegno all'editoria è stato ridotto notevolmente negli ultimi anni, ma si tratta comunque di una cifra cospicua: 30 milioni e 700 mila euro divisi per 46 testate, a cui vanno ad aggiungersi i contributi erogati alle imprese editrici di periodici che sono di proprietà di cooperative, fondazioni o enti morali, quelli destinati all'informazione radiofonica (che contemplano un'unica voce, Radio Radicale, a cui sono stati dati 4 milioni per il 2014); i contributi all'editoria periodica non vedenti e quelli riservati alle associazioni di consumatori.

 

IN TESTA C'È AVVENIRE. Per quanto riguarda i contributi diretti alle imprese editoriali, a ricevere il finanziamento più sostanzioso, per le attività svolte nel 2014, è stato Avvenire, il quotidiano della conferenza episcopale italiana (Cei): ha incassato 3 milioni 803 mila 622 euro, seguito da Italia Oggi con 2 milioni 998 mila 503 euro e da il manifesto con 1 milione 982 mila 005 euro.

EUROPA QUOTIDIANO jpegEUROPA QUOTIDIANO jpeg

 

ALTRI SETTE SOPRA IL MILIONE. Finanziamenti superiori al milione di euro sono andati anche a Il Cittadino, Conquiste del Lavoro, Corriere (testata della cooperativa editoriale giornali associati, da non confondere con il Corriere della Sera), Cronaca Qui, Cronache Di, Dolomiten e Primorski Dnevnik.

 

600 MILA EURO PER DLM EUROPA. Più di 600 mila euro invece sono stati assegnati all'editoriale Dlm Europa, società editrice di Europa, quotidiano ex Margherita, poi Partito democratico, ora in liquidazione e i cui giornalisti sono stati in piccola parte assorbiti ne l'Unità; 410 mila euro al Foglio e 490 mila euro al Secolo d'Italia. A ottobre 2015 il Movimento 5 stelle aveva presentato una proposta di abolizione tout court dei finanziamenti pubblici all'editoria che è stata respinta dal parlamento. E del resto nella maggior parte dei Paesi europei ci sono forme di sostegno all'editoria e di tutela del pluralismo dell'informazione.

 

PROBLEMA DI GESTIONE. Il problema semmai sono i criteri con cui vengono assegnati i finanziamenti, alla luce della poco lusinghevole gestione dei danari pubblici fatta dal dipartimento per l'editoria negli scorsi anni, e i controlli.

 

ITALIA OGGI ITALIA OGGI

BOZZA IN DISCUSSIONE. In discussione in parlamento c'è ora la bozza di riforma del settore presentata dal Partito democratico e dal sottosegretario all'editoria Luca Lotti, che prevede un unico fondo «per il pluralismo e l'innovazione» della durata di cinque anni (2015-2020), comprensivo sia delle risorse statali per il sostegno al settore sia di quelle del fondo straordinario inserito nella legge di stabilità 2014.

 

OGNI ANNO CON DECRETO. La ripartizione dei soldi, secondo la bozza dem, avverrebbe ogni anno con decreto del premier o del sottosegretario responsabile.

Resterebbero in vigore i contributi per le cooperative giornalistiche e gli enti no profit, sparirebbero invece quelli per i giornali di partito e gli organi di movimenti politici e sindacali.

 

CONTANO LE COPIE VENDUTE. Non ci sarebbe più distinzione tra testata locale e nazionale: i finanziamenti verrebbero distribuiti in base al numero di copie vendute (un dato sempre molto difficile da verificare con certezza considerato che l'iscrizione all'unico ente che certifica la diffusione di quotidiani e periodici, l'Ads, è volontaria e molte testate non vi aderiscono, fornendo in proprio numeri sulle vendite), ma la proposta prevede per tutte le testate il passaggio a una edizione digitale, anche in presenza della versione cartacea.

 

PADOAN RENZIPADOAN RENZI

MAXI DELEGA AL GOVERNO. Il tutto dovrebbe essere regolato all'interno di un disegno di legge delega al governo, che comprende non solo la ridefinizione dei contributi diretti, ma una riforma del sistema di distribuzione e le ristrutturazioni aziendali.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…