- L’INTERVISTA INTEGRALE A ELISA ISOARDI (CHE NESSUNO, TRA QUELLI CHE HA COMMENTATO, HA LETTO)
Alberto Dandolo per ‘Oggi’
Ha scelto di cedere il passo e la scena all'uomo che ama. Ha preferito quel rispetto che si nutre di silenzi, quel basso profilo che e' lo strumento, a volte, piu' efficace per tutelare chi si vuole davvero bene.
Elisa Isoardi, la donna piu' ricercata e corteggiata del momento, comprime e maschera la gioia che le scoppia negli occhi e nelle vene dopo l'enorme, inaspettato successo elettorale del suo Matteo Salvini. Si difende e si protegge grazie a una serie di "no comment". Tanti "no" che ripete come un mantra a chiunque le faccia domande.
"Non chiamatemi First Lady, io sono solo Elisa. Sempre la stessa. Una persona normale, una lavoratrice, una donna come tante. Una ragazza fidanzata con un ragazzo che stima e che e' la sua vita" .
D: Elisa, ma la felicita' le si legge in faccia!
R: " Ovvio che sono felice. Ma non e' certo il mio attimo di gloria! Non ho nulla dire. Sono orgogliosa dei risultati e dei successi di una persona che fa parte di me. E' il suo momento. Ho il dovere di non confondere I piani. Per rispetto. Per amore. Una donna, per quanto in vista, deve sempre dare luce al suo uomo. E la luce, il sostegno, la vicinanza spesso si danno arretrando. Stando nell'ombra."
Elisa pero' e' raggiante ed emana, suo malgrado, una energia abbagliante. Lei, che con tenacia e pazienza ha fatto breccia nel cuore di uno degli uomini piu' potenti, amati e influenti del Paese.
I due oggi appaiono piu' intimi e complici che mai. Hanno, con intelligenza e saggezza, superato una crisi di coppia dagli eclatanti risvolti mediatici. Questa estate il loro amore sembrava infatti essere al capolinea. Il loro legame appariva compromesso per sempre. Ma solo chi si vuole davvero bene supera fraintendimenti o colpi di testa. Ed Ely e Matteo hanno scelto la verita' del loro sentimento, hanno dato priorita' al loro cuore, al loro rapporto esclusivo. E la loro complicita' ha vinto. Tanto che in queste ore si sta esprimendo in piccoli , eloquenti gesti. In sintonie silenziose e responsabili.
un selfie con barbara palombelli
A chi in questi giorni urla ad Elisa : " Ora in Rai puoi avere tutti I programmi che vuoi!", la Isoardi da vera signora risponde: " Voglio solo quello che merito. Nulla di piu'. Nulla di meno."
Eppure Elisa sa bene che il suo programma " Buono a sapersi" (Rai 1) e' in costante ed inarrestabile crescita di ascolti. I dati auditel la consacrano indiscutibilmente tra le regine del day time nazionale. Ma lei non sgomita. Non chiede. Attende che la meritocrazia faccia il suo naturale corso.
E a chi le ricorda che ha un uomo potente alla spalle, lei con sagacia rimbrotta: " Non e' detto che il potere aiuti. A volte le donne di uomini influenti sono meno privilegiate di quel che si pensi. Devono dimostrare piu' di altri. Devono scrollarsi di dosso l' etichetta del privilegio. Ma, alla fine, chi fa bene e con amore il proprio lavoro verra' sempre premiato. La qualita' vince sempre."'
E le nozze tra Elisa e Matteo?
Pare che possano attendere. Il loro rapporto e' solido e il loro amore non ha bisogno di contratti o impegni formali. L'unico impegno che Matteo ora ha davvero e' con I milioni di italiani che lo hanno votato dandogli piena,incondizionata fiducia.
- SIMONA VENTURA: "ELISA ISOARDI HA SOLO ESTERNATO IL SUO PENSIERO, MA LE DONNE SONO GRANDI NEMICHE. CHE SCONFITTA"
https://www.huffingtonpost.it/
"Le mie più grandi nemiche in questi anni sono state delle DONNE. Ma ho anche ricevuto da altre DONNE grande solidarietà e assist meravigliosi. Elisa ha esternato il suo pensiero senza ipocrisia. Il problema è che non ci uniremo MAI. Che sconfitta!".
Con un messaggio sul suo account Twitter, Simona Ventura prende le difese di Elisa Isoardi. La conduttrice di recente ha rilasciato un'intervista a Oggi, nella quale si è detta pronta a fare un passo indietro, per dar spazio alla carriera del compagno, Matteo Salvini.
"Una donna, per quanto in vista, deve sempre dare luce al suo uomo. E la luce, il sostegno, la vicinanza spesso si danno arretrando. Stando nell'ombra", ha dichiarato Isoardi al settimanale. Una frase che le è costata un attacco social da parte di numerosi utenti. Su Twitter l'hashtag #Isoardi da qualche giorno è in cima ai trend topic, tra commenti di profili, soprattutto femminili, che accusano la compagna del leader della Lega di aver promosso un'immagine della donna "ferma agli anni '50".
Tra i vari messaggi è comparso però anche quello di Simona Ventura, che al contrario ha preso le sue difese, attribuendo le critiche a un'incapacità femminile di far squadra. Dello stesso avviso anche Barbara Palombelli, moglie del politico Francesco Rutelli, che, secondo quanto riportato da alcuni siti, avrebbe dichiarato: "Elisa Isoardi è una donna carina, capace e molto in gamba. Per favore, donne e uomini, non massacratela... Ogni volta che un uomo conquista una posizione di potere, la sua compagna viene fatta a pezzi. Ne so qualcosa".
salvini in canoa a milano marittima
Veronica Gentili
@gentilivero
Elisa #Isoardi ha fatto un viaggio sulla ruspa del tempo che l'ha riportata dall'epoca post ideologica a quella pre femminista. Deve solo fare attenzione, a non viaggiare più indietro del 1945, anno del suffragio femminile, altrimenti il suo uomo non potrà più nemmeno votarlo
- "STO UN PASSO INDIETRO AI RIFLETTORI PERCHÈ FRA ME E MATTEO È SOLO UNA SEMPLICE QUESTIONE D'AMORE"
Monica Setta per http://notizie.tiscali.it/
Se qualcuno si prendesse la briga di andare a guardare quello che in gergo si chiama lo "storico" scoprirebbe che Elisa Isoardi lavora in Rai da oltre 15 anni ben prima che nella sua vita entrasse con tutto il suo amore il leader leghista Matteo Salvini. Andando a scovare con infinita pazienza, emergerebbero addirittura le tracce di svariati "complotti" orditi contro la giovane e avvenente conduttrice piemontese che appena due stagioni fa -dunque in piena liason con Salvini - stava per essere fatta fuori dal video solo per far spazio ad altre "raccomandate" di serie A.
matteo salvini elisa isoardi 6
QUELLA VOLTA
Quella volta, Elisa - posto, come direbbe Margareth Mazzantini che nessuno si salva da solo - riuscì a scamparla per il rotto della cuffia solo perchè aveva dalla sua una cosa fondamentale: il rapporto fra i suoi (altissimi) ascolti ed i compensi (assolutamente nella norma, se non leggermente sotto). Ieri come oggi, la Isoardi ha adottato l'identico antidoto contro le invidie, i conflitti, le malignità. "Sto un passo indietro" confida lei "tengo la testa bassa e bado al sodo. Non è sottomissione ai fatti o alle persone, semmai è l'esatto contrario: prendo la vita di petto ma lo faccio in modo pragmatico senza narcisismi inutili. Sarà che sono una ragazza nata in campagna che non dà conto alle apparenze ma alla sostanza".
Inevitabile tuttavia che la sua prima uscita pubblica con l'autorevole magazine Oggi in cui Elisa sostiene appunto che, amando Salvini starà un passo indietro al futuro premier, scatenasse il putiferio. Intanto la "primizia" se la è aggiudicata l'ottimo Alberto Dandolo che ha dato "buca" a quanti (tanti) seguivano lady Salvini per avere un commento, poi la frase di Elisa è venuta buona ai nemici politici. Sul web si sono incavolate le femministe, hanno alzato le barricate le piddine, sono scese in campo Irene Tinagli o Asia Argento tutte doverosamente indignate da quell'allure da eterno femminino subalterno al maschio esibito, a dir loro, dalla genuina promessa sposa del leader della Lega.
Eppure, nel suo paese natio nessuno si è sconvolto perchè quel suo dire "starò un passo indietro" significa paradigmaticamente "non voglio abusare delle luci altrui" perchè so bastare a me stessa e camminare sulle mie gambe. Sottomessa, la Isoardi non lo è stata mai, spiegano le amiche d'infanzia. Difende il suo lavoro e gliene frega poco o niente di fare la first lady che passa da un ricevimento all'altro. A Elisa, ve lo posso giurare anche io che la conosco da quando aveva venti anni, importa solo l'amore.
Innamorati
"Io e Matteo siamo innamorati, non potrei chiedere di più" sospira. Non è un amore facile, intendiamoci: lui in giro per fare politica o a fare il papà dei due figli degli ex matrimoni, lei divisa fra lo studio e la tv. Lunghi week end fatti di telefonate infinite, di fiori, baci, messaggi. Mai un'ingerenza di lei, mai una di lui. Libertà e autonomia, il loro motto. L'amore è cresciuto cosi nell'indipendenza e nella semplicità. Amore come direbbe Lacan fatto di niente (e dunque di tutto).
A volte avanti lui, altre lei. Quattro passi indietro, come diceva la scrittrice Christiane Collange - amatissima nella Francia del riflusso degli anni 80 dalle donne, femministe e non - rispetto alla politica, ai riflettori, per difendere la sola intimità che consente ad un uomo pubblico e alla sua donna famosa, di restare una coppia. Questo voleva dire Elisa, mettetevi il cuore in pace voi che già tramate contro di lei per far vacillare lui: non ci riuscirete. Si amano troppo e troppo onestamente, vivaddio.
- HAI DETTO UNA SCEMENZA ABISSALE, CARA ISOARDI
Giulia Castellini per www.rollingstone.it
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Non è una cosa che faccio spesso, cedere alla curiosità e al richiamo dei commenti social per poi restare incollata allo schermo, ipnotizzata da un Maelestrom di morbosità, audience e ignoranza, ma ammetto che domenica sera ho fatto parte di quei 1.855.000 italiani, medi e non, che hanno consacrato la Leosini e la sua nuova stagione di Storie Maledette con un boom di share del 7.5%.
Ad un certo punto del baraccone mediatico, la Francona nazionale ha incalzato la “povera” Sabrina Misseri sul presunto movente, scatenato dall’ossessione amorosa di quest’ultima per il bello senz’anima di un paese più vicino all’abisso che al mare, rimproverandola di non aver saputo mantenersi dignitosa davanti ad un amore scarsamente corrisposto sul bilancino dei sentimenti e di avere spedito più di 4500 sms a senso unico nel corso di pochi mesi di frequentazione.
E mentre era in corso una ramanzina femminista, perdendo il focus sulla vera vittima della faccenda, ovvero una ragazzina che per gli screzi amorosi di qualcun altro non è mai arrivata a conoscere il sapore agrodolce del primo bacio, la Misseri se ne esce con un exploit tragicomico di una giustificazione inattaccabile: «La mia non era un’ossessione, non ero gelosa di mia cugina, io i messaggi li mandavo perché avevo la promo messaggi gratis». Ho riso, sentendomi subito dopo colpevole, perché non c’è niente da ridere in una trasmissione più simile al Flying Circus dei Monty Phyton che alla verità, e che si chiama Storie Maledette. Di maledetto c’è sicuro l’ignoranza e poi tre storie di donne.
Una che non c’è più prima ancora di diventarlo, una donna. Una che si è macchiata a vita di un atto orribile autoassolvendosi dietro l’alibi di un piano telefonico inattacabile, e una terza che, pur dominando tutti i palcoscenici d’Italia, da Sanremo alla prima serata di Rai3, domenica sera mi ha fatta un po’ arrabbiare.
franca leosini storie maledetti sabrina misseri
Perché ha fatto uscire un ritratto di donna un po’ bipolare e fuorviante, debole da un lato del tavolo, e rapace dall’altro. Sono andata a letto molto tardi e molto arrabbiata, pensando che la TV, i media, i social e in generale l’informazione tutta devono avere un ruolo nello sdoganare un’immagine di donna decente, e che se hai la responsabilità e la possibilità di fare passare un messaggio, questo messaggio deve essere dritto, non piacione, né retorico, né autocelebrativo.
Grazie al cielo l’audience si dimentica in fretta e non ho più pensato a questa storiaccia fino a oggi, quando mi sono tornata ad indignare più o meno per lo stesso motivo, ovvero per una donna che sembra godere nell’umiliare se stessa, e lo dichiara come se questa cosa non avesse peso su chi ascolta, donne o uomini con cervello, e su un secolo di lotte per quisquilie quali la parità dei diritti, il #MeToo, la maternità, gli scioperi dei mezzi l’otto marzo e l’epidurale su richiesta.
Solo che stavolta la persona in questione non è vittima del suo spaccato sociale, della sua famiglia e della sua educazione, non è una ragazza cresciuta in un contesto senza speranza, non è vittima, ma carnefice di se stessa: questa donna si chiama Elisa Isoardi ed ha avuto molti doni dalla vita, intelligenza, bellezza, visibilità.
franca leosini storie maledetti sabrina misseri
Eppure oggi, con una frase che è diventata trend topic di Twitter in un attimo, rimbalzando tra lo sdegno e l’ironia, dichiara con leggerezza: «Una donna, per quanto in vista, deve sempre dare luce al suo uomo. E la luce, il sostegno, la vicinanza spesso si danno arretrando. Stando nell’ombra».
Queste non sono cose che si dicono, cara Elisa, queste sono le vere ‘Storie Maledette’ della nostra società, tanto più che, essendo il tuo uomo Salvini, il tuo compito sarebbe portare un po’ di luce anche a lui e a chi gli sta dietro, i suoi elettori eh, non tu. Sei la donna di un leader, sei una conduttrice televisiva di una rete TV nazionale, quella che fa parte del servizio pubblico tanto quanto la sanità e le scuole, e un minimo di responsabilità ce l’hai, soprattutto se la tua frase suona non come una confessione privata ad un’amica ma un consiglio da seguire caldamente, quasi perentorio. Quasi come un punto di un – ehm… – programma politico.
È quel “deve sempre dare” che mi infastidisce, alla pari dei messaggi illimitati della Misseri mi dà l’idea di qualcosa che regredisce, che non aiuta a dare l’esempio giusto, moderno, dovuto e che mi fa rivalutare, da donna, le IG stories della Ferragni, preoccupata come è giusto che sia della sua gravidanza agli sgoccioli, e in trepidante attesa del suo Leone, della mamma in visita e della pasta al forno dall’Italia con un volo in businness class. Oggi, alla Isoardi e alla Leosini, preferisco la sua immagine di donna, con Fedez sempre sorridente al suo fianco: non un passo indietro, né uno avanti.