Marco Guerra per La Verità
Il nuovo nemico giurato dell' attivismo Lgbt è Silvana De Mari, la scrittrice italiana per ragazzi più venduta al mondo. La sessantatreenne autrice di numerosi best seller fantasy è infatti un medico specializzato in chirurgia generale e psicologia cognitiva, salita alle ribalta delle cronache per i suoi dettagliati avvertimenti riguardo ai rischi dell' attività omoerotica. Sulle pagine dei siti della comunità gay viene descritta come un ultra tradizionalista omofoba e alcune associazioni hanno chiesto la sua radiazione dall' Ordine dei medici.
Lei però, intervistata dalla Verità, non arretra, consiglia la castità agli omosessuali e ribadisce che l' unica sessualità è quella tra un uomo e una donna.
Ma chi gliel' ha fatto fare di lanciarsi in questa crociata?
«Un gay dovrebbe conoscere le conseguenze di una sistematica attività omoerotica. Mi limito a mettere a fuoco i riscontri medico clinici, della colonproctologia e di epidemiologia. Dati alla mano dell' Organizzazione mondiale della sanità, perché non dovrei dire che un omosessuale ha un rischio di contrarre l' Hiv 19 volte più elevato di un eterosessuale? Sono patologie segnalate anche sui siti gay, cose note a tutta la comunità medico -scientifica».
Perché cominciare a parlarne tutto d' un tratto?
«Sono indignata che attivisti Lgbt entrino nelle scuole, pagati con denaro pubblico, a dire il falso, ovvero che essere gay è una cosa bellissima. L' adolescenza è un periodo molto fragile e i giovani cercano disperatamente un' identità. Se proprio bisogna parlarne, vadano nelle scuole con le statistiche e dicano che la promiscuità sessuale è una catastrofe fisica e psicologica.Il preservativo è un mito, "perché la gran parte degli omosessuali non lo mette, e si rompe spesso perché l' ano non è stato concepito per la penetrazione. Nei titoli di coda del film Milk, che racconta la storia di un noto attivista gay americano, appare la lista dei personaggi: una buona parte sono morti di Aids».
Parla così perché è stata endoscopista?
«Qualsiasi endoscopista può confermare la maggiore morbilità proctologica di uomini e donne che subiscono in maniera sistematica la penetrazione anale».
Quali sono i disturbi più diffusi?
«Emorroidi, fistole, ascesso perianale, prolasso, incontinenza, cancro dell' ano.
Poi abbiamo una maggiore trasmissibilità di Aids, epatite B, sifilide, herpes, gonorrea, clamidia. Il cancro si nutre di infiammazione cronica e papilloma virus. La mucosa anale si infiamma perché non ha la stessa protezione della vagina che è fatta di tessuti ben diversi. Poi c' è la maggiore promiscuità di moltissimi omosessuali. Io non ho niente contro i gay, tanti sono stati miei pazienti. Ma è mio dovere dire la verità».
Il problema riguarda anche le donne che praticano sesso anale in modo sistematico?
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«Ovviamente».
Un gay come dovrebbe vivere la propria sessualità?
«Astenersi. L' essere umano è capace di una corteccia d' acciaio che si chiama astinenza volontaria. L' amore per un altro uomo può trasformarsi in un' amicizia virile, un sentimento alto».
Non tutti sono votati all' ascetismo, l' omosessualità è esistita in tutte le epoche.
«E sempre è stata condannata, perché in epoca pre antibiotica e prechirurgica i danni dell' omosessualità erano micidiali, ancor più nelle società prive di acqua corrente».
Ci sono anche coppie stabili di gay.
«Che restino nella sfera privata. In genere però l' ambiente gay è promiscuo e nella comunità Lgbt l' indice delle malattie sessualmente trasmissibili come sifilide e papilloma virus registra un picco».
il rapporto anale puo dare orgasmi epici
Quindi lei si rifiuta di dire che l' omosessualità è una cosa normale.
«Negli anni Settanta, l' Associazione psichiatri americani dichiarò che l' omo sessualità è una forma di sessualità come le altre. Bugia. Essa presenta un rischio maggiore di ammalarsi. Non si può mettere sullo stesso piano l' erotismo anale e quello vaginale.
Il mio dovere di medico è segnalare i rischi, per questo non sopporto chi dice ai ragazzini che è bello e sano».
Spesso la condizione gay non si sceglie.
«Mettiamo anche che sia congenita, anche se non mi risulta sia stato ancora scoperto il gene dell' omosessualità: resta il fatto che, per la salute, è meglio non praticare il sesso anale».
Non le sembra di vedere troppi fantasmi?
«Una cosa sono le persone con tendenza omosessuale, un' altra il movimento Lgbt: il grimaldello per scardinare i principi della civiltà occidentale e dell' antropologia».
Alcune associazioni gay hanno chiesto la sua radiazione dall' Ordine dei medici.
«Se mi radiano andrò in pensione serenamente e continuerò a scrivere libri.
Come diceva George Orwell, nell' ora dell' inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario».
Perché ha iniziato a scrivere libri fantasy nel 2000?
«Il fantasy mi permettere di parlare dei temi più atroci restando su un piano di leggerezza. È l' unico genere che permette di spiegare lo scontro frontale tra il bene e il male, tra la cultura di vita e la cultura di morte».
Mi dica almeno tre grandi temi che non possono mancare in una saga fantasy.
per fare sesso anale bisogna essere rilassati
«La lealtà, il coraggio e la cavalleria. Per la cavalleria un uomo non può usare la sua forza fisica contro una donna, un soldato non può toccare un disarmato o un bambino del nemico. Lei guardi differenza tra il poema epico precristiano e quello postcristiano: nei poemi romani e greci i valori sono due, la lealtà e il coraggio. Succede quindi che la guerra di Troia finisce con uno sterminio di massa, lei si immagina una cosa del genere nel ciclo di Re Artù?».
Come reagisce se la paragonano a Joanne Rowling, l' autrice di Harry Potter?
«Molto bene. Spero di avere le sue vendite. A me Harry Potter piace moltissimo, nascosta dietro una storia esoterica c' è una storia cristiana»
Lei dice?
«C' è uno scontro tra una cultura di vita e una di morte, Harry si batte per la vita, lui sceglie il bene benché abbia avuto un' infanzia schifosa e in lui ci sia una parte dell' anima del malvagio. In Harry l' amore è più forte degli incantesimi ed egli muore per salvare tutti. Senza il cristianesimo questa storia non può esistere».
Anche Tolkien, il padre nobile di tutti i fantasy, era un tradizionalista che criticava la decadenza del mondo moderno...
«Tolkien era cattolicissimo e diceva il rosario in latino tutte le mattine. Clive Lewis, l' autore delle Cronache di Narnia, ebbe un ritorno al cristianesimo anglicano.
Per fare un buon fantasy bisogna credere. Quello della Rowling è un cristianesimo involontario».
I suoi libri sono stati tradotti in circa 20 lingue e hanno ricevuto importanti premi.
«Mi arrivano molte lettere dagli Stati Uniti; persone mi ringraziano per avergli dato coraggio, altri per averli aiutati ad affrontare un lutto. Perché nei miei libri molti personaggi muoiono. Io sono un medico, so che la gente muore, quindi devo scrivere qualcosa che va bene anche al bimbo che ha perso la mamma o al bimbo che sta morendo egli stesso in ospedale».
Si è arricchita con le sue vendite?
«L' ultimo elfo, il mio beststeller, ha venduto 100.000 copie in Italia, 150.000 in Germania, 100.000 in Francia e 100.000 negli Usa. Sono lo scrittore italiano per ragazzi più tradotto all' estero».
Il mercato dell' editoria è particolarmente sensibile alle pressioni delle lobby.
Non teme ripercussioni per le sue dichiarazioni sul mondo omosessuale?
«Pazienza. Se annientano la mia scrittura fa niente, mi ripubblicheranno. Non c' è niente che possano fare per farmi paura».
Uno scrittore scrive per l' e " ternità...
«Esatto, i dementi hanno creato il loro nemico perfetto. Mi stanno facendo da cassa di risonanza: era quello che mi serviva».
Era in cerca di pubblicità?
«Adesso non scherziamo. Io li conosco bene questi attivisti Lgbt. Possono farmi un boicottaggio totale nelle scuole, che sono il serbatoio dei miei lettori; possono fare pressione sui miei editori. Ma non importa, se necessario pubblicherò gratis su Internet. Glielo ripeto: non mi fermeranno».