Alexandre Compte per Les inRocks
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Da Marilyn Monroe a Mathieu Valbuena passando per Paris Hilton o Pamela Anderson, i video amatoriali che riprendono l’intimità delle celebrità hanno distrutto reputazioni e carriere o amplificato la notorietà e addirittura creato leggende. Vedere una star che fa l’amore è il sogno di molti, basti pensare che dal 1948 si parla dell’unica copia del film bollente di Marilyn che sarebbe custodita presso l’”Hollywood Erotic Museum”.
Per essere rispettabile, un sextape deve risultare artigianale, perciò i primi risalgono agli anni ’70 e al periodo di commercializzazione delle telecamere. Il pioniere è un video francese con un paio di attori americani sulla scena: la miss Ohio Jayne Kennedy e il compagno Leon Isaac. Il filmino hard sarebbe stato rubato da un ladro, duplicato e passato di mano in mano, ma secondo altre fonti proprio il marito della Kennedy lo avrebbe diffuso per vendetta perché lei voleva divorziare. Fu forse il primo caso di revenge porn.
kim kardashian ray j sex tape 05 580x435 dal film sextape
Nel 1988 un ventenne Rob Lowe diede scandalo perché beccarono un video amatoriale dove lui era a letto con due ragazze, una sedicenne. L’attore non era al corrente dell’età della sua amante e venne condannato a scontare un periodo al servizio della comunità.
Con la nascita di internet i casi di sextape si sono centuplicati: una volta postati, i video diventano virali, esposti alla vista di tutti. Per questo motivo nel 1994 la pattinatrice Tonya Harding e il marito decisero di vendere ufficialmente il filmino hard a Penthouse per 200.000 dollari, senza contare le royalties.
In seguito ci furono i bollenti spiriti di Pamela Anderson: riprese la luna di miele con il marito Tommy Lee, il video fu rubato e messo sul web e, a quel punto, perché lasciare i benefici agli altri? Ecco che la strategia cambia e cambia pure il suo obiettivo. Il sextape può accrescere la fama, servire da pubblicità, riscattare dal declino o lanciare nello showbiz.
Le star allora cominciano a fare il doppio gioco: oltraggiate in pubblico e pronte a fare causa, felici in privato mentre chiudono contratti con la distribuzione. E’ una forma di gloria post-moderna di cui Paris Hilton è regina. Nel 2005 Fred Durst, cantante dei Limp Bizkit, si fece rubare dal tecnico del computer un video contenente sodomia e fellatio con una groupie.
Capitò anche a Kid Rock, ripreso in un’orgia a sei con l’amico cantante di una band cristiana. Una serata non proprio all’insegna dei precetti cattolici. E poi, ovviamente, c’è Kim Kardashian, che nel 2007 lasciò correre il suo video intimo in cambio di 5 milioni di dollari. Lei e la Hilton hanno trasformato il sextape in un oggetto di moda. E’ un must. Il leak si ruba e si lascia rubare, è ormai il modo per esistere mediaticamente.
IL SEX TAPE DI MARILYN NON VA ALL ASTA
pamela anderson in luna di miele