capanna panebianco

FORMIDABILI QUEI DANNI - CAPANNA, UNO DEI LEADER DEL ’68, CONTRO IL “GUERRAFONDAIO” PANEBIANCO: “LIBERA CONTESTAZIONE IN LIBERA UNIVERSITÀ. I PROFESSORONI COME LUI NON AMANO IL CONFRONTO. VEDIAMO SE HA LE PALLE PER UN DIBATTITTO CON GLI STUDENTI” - POI SI VANTA PER AVER SEQUESTRATO UN PROF....

MARIO CAPANNAMARIO CAPANNA

Comunicato da “La Zanzara - Radio 24”

 

“L’esperienza del passato è utile. Libera contestazione in libera università, i professoroni come Panebianco non amano il confronto. Quello che hanno fatto gli studenti non è un delitto”.

 

Lo dice a La Zanzara su Radio 24 Mario Capanna, uno dei leader del ’68 e protagonista nei mesi scorsi di una polemica per il mantenimento dei suoi due vitalizi da parlamentare (per un totale di circa 5mila euro netti al mese, ndr). Ma è stata occupata l’aula e interrotte due lezioni, dicono i conduttori: “Un piccolo episodio, rispetto al fatto che l’Italia aveva ceduto la base di Sigonella per una eventuale azione contro la Libia.

ANGELO PANEBIANCOANGELO PANEBIANCO

 

Panebianco è un bellicista, ha scritto che le unificazioni politiche non si fanno col burro ma con i cannoni”. “Panebianco – dice Capanna - è libero di essere bellicista, ma gli studenti che lo contestano hanno il diritto di chiedergliene conto!”. “Secondo me – aggiunge – gli studenti dovevano  sfidarlo a un dibattito pubblico, così vediamo se Panebianco ha gli zebedei per affrontarli…”.

 

Capanna negli anni sessanta fu condannato a undici mesi per sequestro di persona di un professore. “Ne sono orgoglioso – dice Capanna – è un grande onore essere finito in galera.

 

CAPANNA PANEBIANCOCAPANNA PANEBIANCOmassimo giletti vs mario capanna  1massimo giletti vs mario capanna 1angelo panebianco contestato all universita di bologna  7angelo panebianco contestato all universita di bologna 7giletti capannagiletti capanna

Nel 1969 c’era un certo professor Trimarchi, che era l’unico docente che si rifiutava di non apporre il voto negativo sullo statino nel caso in cui lo studente era impreparato. Lui era l’unico che voleva farlo. Andammo in aula per chiederglielo. Lui rimase zitto, immobile per un’ora. Fummo denunciati e ovviamente arrestati. Quella del professore era una intimidazione contro il movimento studentesco”

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