LA FORZA DELL’INTESTINO: GRASSO VS IL PARA-GURISMO DI FRECCERO - ALTRO CHE LA ‘’TV DI PANCIA’’ DELLA DE FILIPPI CHE TRASFORMA I COATTI IN STAR, BISOGNA SFORZARSI DI USARE LA TESTA (“PURTROPPO MOLTI PENSANO CHE LA TV DI TESTA COINCIDA CON UN’INTERVISTA DI FLORIS AD AUGIAS”)
Aldo Grasso per “il Corriere della Sera”
Esisteva la comicità di pancia (giocata sui registri bassi della corporalità, dai buffoni di corte alle maschere della commedia dell’arte), ora esiste anche il talk di pancia.
Sostiene Freccero: «La De Filippi descrive in maniera sublime la “pancia” del Paese, l’audience profonda di un proletariato che è espresso esclusivamente dai suoi sentimenti… I suoi programmi replicano e amplificano la pancia del Paese, facendo di quello che è lo strato più fragile, meno acculturato, un modello positivo da seguire. Il coatto diventa una star». E per rafforzare la tesi ci butta dentro anche Michele Santoro: «Un cassintegrato che va da Santoro a parlare della sua condizione lavorativa sta scrivendo una pagina di sociologia».
Psicologia sociale per Maria e sociologia per Michele, gli ombelichi del mondo! Di pancia e dell’intestino hanno già scritto in tanti: Boccaccio, Rabelais, ma anche Dante e Céline. Ma per scriverne bisogna aver testa, altrimenti ci sarà sempre qualcuno che avrà più pancia di te (e Santoro sta già pagando il conto ad altri talk che vivono sul malpancismo).
Nella tv di pancia si finisce inevitabilmente col calar le braghe. Purtroppo molti pensano che la tv di testa coincida con un’intervista di Floris ad Augias, con un intervento pensoso di Recalcati, con le ricostruzioni storiche di Bernardini. Eppure, mai come in questi tempi, bisognerebbe ancora fare lo sforzo di usare la testa, di non abbandonarsi al marketing intestinale. O dobbiamo lasciare la tv italiana in mano ai ventriloqui?