franca valeri

FRANCA VALERI FOREVER! - “FATICO A LAVORARE E MI DISPIACE. FORSE HANNO PAURA CHE MUOIA SUL PALCO...” - “L’ITALIA? LA VEDO MALE, È DIVENTATO UN PAESE SGRADEVOLE E ROMA NON DOVREBBE PIU’ ESSERE LA CAPITALE”

FRANCA VALERIFRANCA VALERI

Malcom Pagani per il “Fatto Quotidiano”

 

Fa caldo e in giro non c’è un cane. Quelli presenti e passati di Franca Valeri occupano in nutrita formazione le memorie dell’appartamento in cui tra locandine e quadri di un Garibaldi in giubba blu: “Me lo regalò Visconti. Luchino aveva immeritata fama di altero, ma con gli amici sapeva essere intelligente e generoso”, l’attrice medita un’altra rivoluzione che omaggi degnamente settant’anni di palco.

 

Vorrebbe recitare, viaggiare, riannodare i fili con il pubblico: “E invece fatico a lavorare e mi dispiace”. Iniziò nel ’46 e adesso con la stessa età della Repubblica sulla scheda professionale, è costretta al referendum da impresari dubbiosi.

 

FRANCA VALERI 2FRANCA VALERI 2

Protetta dall’ironia: “Forse hanno paura che muoia sul palco ed è tecnicamente possibile, anche se ricordo che può accadere a tutti. O forse temono che non arrivi in fondo alla recita, ma per ora ho sempre visto tirare il sipario”, Valeri lo riapre all’Argentina da stasera. Fino a domenica, interpretando Cambio di cavalli per la regia di Giuseppe Marini, la signora Norsa che divenne Valeri perché una sua amica letterata apprezzava i versi di Paul Valéry, dividerà la scena con l’amico Urbano Barberini e Alice Torriani in una commedia in cui la poesia lascia spazio al desiderio di ricchezza e ambizione e senso del possesso si danno la destra come vecchie conoscenze.

 

Ha mai conosciuto uomini divorati dal demone del denaro?

Donne, uomini. Di gente così ne è pieno il mondo.

 

FRANCA VALERIFRANCA VALERI

“Le persone che lavorano per me – disse – sono convinte che io sia miliardaria”. L’equivoco, un equivoco assoluto, prosegue. Ho due lire da parte che grazie a dio mi permettono di vivere benino, ma a me il denaro è sempre interessato poco. Gli amori della mia vita erano idealisti. Artisti. Gente che regalava idee dimenticandosi di rivendicarne la primogenitura o magari inseguiva la musica. A un musicista, dei soldi, cosa importa?

 

Gli idealisti sono scomparsi.

E anche il bottino. I soldi non li ha più nessuno. Tantomeno il ministero dei Beni culturali. È tornata di moda la parola bando. Si indicono bandi in continuazione. La gente li affronta sicura che affidarsi a quel tipo di strumento garantisca i soldi. Ma la puzza di imbroglio non se ne va. Il teatro è una forma di arte e di cultura, non può trasformarsi in burocrazia, in riunione condominiale, in riffa.

 

La struttura teatrale soffre nel suo complesso?

FRANCA VALERI 1FRANCA VALERI 1

È assediata da incapacità diffuse. Ci sono persone ottime come Antonio Calbi o Urbano Barberini ed esistono i cialtroni. Sa cosa mi lascia incredula? La mancanza di invenzione. A teatro non si inventa più nulla perché anche il teatro, come molto altro dalle parti della cultura e del pensiero, è morto. A scrivere commedie magari brutte, ma nuove siamo rimasti forse in cinque. Gli altri continuano a manovrare in malo modo i classici. Perché non scrivono qualcosa di nuovo? Perché ripropongono in continuazione Shakespeare? Lasciatelo in pace, Amleto . È un capolavoro. La tv non la vedo.

 

Lo spettacolo dell’Argentina, Cambio di cavalli, lo ha scritto lei.

Ha debuttato a Spoleto grazie alla benevolenza del mio amico Giorgio Ferrara. È una commedia meritevole. Ha un fondale semplice, soltanto tre attori in scena. Giugno non è in generale un buon mese per il teatro, ma spero che in autunno si possa proseguire. Fermarsi sarebbe un dispiacere.

 

franca valeri intervistafranca valeri intervista

Sulla soglia dei 95 anni non proseguire avrebbe un significato particolare?

Illusioni non me ne faccio più. L’Italia la vedo male. È diventato un paese sgradevole. Al

Nord stanno un po’ meglio e Milano è meno disastrata di Roma, ma se penso a cosa erano ovunque gli anni 50 in Italia e non solo in teatro o al cinema, mi dispero. Per chi è giovane nel 2015, è difficile immaginare quanto sia stato bello abitare le nostre città. Che eleganza nei modi si respirasse. Che signori esistessero.

 

Colpe?

La politica ci ha messo del suo. Da tempo sostengo che Roma non dovrebbe più essere la Capitale d’Italia. Bene o male, questi noiosi son qui tra noi.

Lei si è mai annoiata?

Urbano Barberini Franca Valeri Urbano Barberini Franca Valeri

Mai. Ho fatto sempre quel che mi piaceva. Ho coltivato le amicizie. Mi sono divertita. Eravamo giovani. L’avanzamento dell’età, se hai la fortuna di vivere a lungo, comporta purtroppo un problema insormontabile.

 

Quale?

Che gli altri muoiono e tu rimani solo. Sulla vecchiaia sto scrivendo un libro per Einaudi. Non è un dramma la vecchiaia, ma cambia le prospettive. Il punto di vista delle giornate. Sono stata sempre abituata ad avere impegni precisi e adesso quegli impegni si sono diradati.

FRANCA VALERIFRANCA VALERI

 

Come trascorre il suo tempo?

Sono pigra. Leggo molto. Ozio a lungo nel letto con Roro, il mio cane. Se mi devo alzare presto per uscire, mi lamento salvo poi scoprirmi contentissima. E parlo molto con mia figlia. L’ho adottata qualche anno fa. È spiritosa come i miei amici di un tempo. Mi dà gioia. Mi rende felice.

 

Quindi esce ancora.

Esco se devo fare una cosa. Mi sono operata all’anca e non ho una grande mobilità, ma non sono rincretinita. So che verso quelli della classe 1920 c’è una certa diffidenza e capisco anche che è vero.

 

Cosa è vero?

Franca Valeri la signorina snob diventa dottoressa honoris causa Franca Valeri la signorina snob diventa dottoressa honoris causa

Che i vecchi rincitrulliscono e che in alcuni casi il processo comincia anche molto presto. Però non è il mio caso. Bisogna applicarsi. Leggere. Studiare. Non perdere la presenza intellettuale. Smarrirla è terribile. Poi certo il tempo non è infinito e come è ovvio mi capita di pensarlo.

 

Avrebbe mai immaginato di arrivare fin qui?

Se penso a quando parlavamo del Duemila mi vien da ridere. Era un’entità mistica. Un posto mitico, il 2000. Poi è arrivato e disgraziatamente si è presentato nel peggiore dei modi. Non sono anni belli. Effettivamente non lo sono per niente.

 

Resta la comicità come consolazione.

Non c’è modo di sapere dove si posi, la felicità. Io ormai la trovo soprattutto nei libri perché persino Manzoni conosce l’ironia. La risata poi è misteriosa. Anche perché in fondo poche cose fanno ridere davvero.

Franca Valeri Franca Valeri

Ogni tanto ambirebbe a essere lasciata in pace anche lei come auspica per Shakespeare?

Non è ambizione. È una speranza. Ma la verità è che sono una a cui piace vivere. Molti sognano di scomparire e tanti grandi cervelloni hanno rifiutato la vita. Io no. Sarà un difetto?

 FRANCA VALERI FRANCA VALERIfranca valerifranca valeriFranca Valeri e Pino Strabioli Franca Valeri e Pino Strabioli Franca Valeri e Erminia Manfredi Franca Valeri e Erminia Manfredi Urbano Barberini Franca Valeri Urbano Barberini Franca Valeri

 

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen donald trump xi jinping cina unione europea stati uniti

FLASH! - COME REAGIRE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE DI TRUMP? PIU’ CHE UNA WEB-TAX SULLE BIG TECH, PER METTERE IN GINOCCHIO IL DAZISTA DELLA CASA BIANCA, FACENDO RITORNARE DI COLPO LE ROTELLE AL LORO POSTO, SAREBBE SUFFICIENTE LA VENDITA DEL 10% DEI TITOLI DEL TESORO AMERICANO IN POSSESSO DI CINA E UNIONE EUROPEA (AL 2024 PECHINO NE DETENEVA 768 MILIARDI, MENTRE I 27 PAESI UE NE HANNO IN PANCIA OLTRE DUEMILA MILIARDI) – DI TALE MOSSA MORTALE, CONFERMATA A DAGOSPIA DA FONTI AUTOREVOLI, NE STANNO DISCUTENDO NELLA MASSIMA RISERVATEZZA GLI EMISSARI DEL DRAGONE DI XI JINPING E GLI SHERPA DEI CAPOCCIONI DI BRUXELLES (COME DICONO A QUARTICCIOLO: ‘’EXTREME EVILS, EXTREME REMEDIES…’’)

donald trump matteo salvini giuseppe conte vladimir putin

DAGOREPORT – ALLEGRIA! RICICCIA L’ALLEANZA DEGLI OPPOSTI POPULISMI: SALVINI E CONTE - SABATO SCORSO, I GEMELLI DIVERSI SI SONO RITROVATI IN PIAZZA A SBANDIERARE LE COMUNI POSIZIONI TRUMPUTINIANE CHE DESTABILIZZANO SIA LA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE L’OPPOSIZIONE - IL LORO RUOLO DI GUASTATORI NEI RISPETTIVI SCHIERAMENTI FA GODERE TRUMP, CHE HA PRESO DUE PICCIONI CON LA SUA FAVA: CONDIZIONA IL GOVERNO MELONI E SPACCA IL PD DI ELLY SCHLEIN – SFANCULATO BEPPE GRILLO, ANNIENTATO LO ZOCCOLO DURO PENTASTELLATO, AL POSTO DELL'ELEVATO", COME "IDEOLOGO", CONTE HA MARCO TRAVAGLIO - IL RUOLO DI CASALINO NEL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE ANTI-RIARMO DI SABATO... - VIDEO 

giorgia meloni donald trump economia recessione dazi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI VOLERÀ FINALMENTE NEGLI STATI UNITI PER IL TANTO AGOGNATO FACCIA A FACCIA CON TRUMP: MA COSA ANDRÀ A FARE? SOPRATTUTTO: QUALE RISULTATO OTTERRÀ? -L’UNICO SPAZIO CHE OGGI HA A DISPOSIZIONE LA THATCHER DELLA GARBATELLA È IL PERIMETRO STABILITO DA KAISER URSULA CON MACRON E MERZ, CHE SI RIASSUME IN TRE PUNTI: DIALOGO, REAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI - L'EVENTUALITA' CHE, DOPO OCCHIONI E MOINE MELONIANE, IL TRUMPONE RINCULI DAL 20% A ZERO DAZI E' DA ESCLUDERE: IL TYCOON BANCAROTTIERE PERDEREBBE LA FACCIA - MA L'UNDERDOG NON PUO' TRATTARE NEMMENO UN DIMEZZAMENTO DELLE TARIFFE RECIPROCHE AL 10% PERCHE' LA NEGOZIAZIONE DEVE PASSARE PER BRUXELLES – LA DUCETTA PUÒ SOLO PROVARE A ESERCITARE UNA MORAL SUASION SUL SUO AMICO TRUMP E FARSI SCATTARE QUALCHE FOTO PER FAR ROSICARE DI INVIDIA MATTEO SALVINI - VIDEO

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…