enrico mentana lilli gruber davide casaleggio

FRECCIATA DI MENTANA ALLA GRUBER E AL SUO ‘SPOTTONE’ (LILLI DIXIT) A CASALEGGIO: ‘'STA A CHI GUIDA I PROGRAMMI DI ACCETTARE O NO LE PRETESE DEI POLITICI. A ME È CAPITATO DI AVERE PIÙ VOLTE DEI FACCIA A FACCIA TRA M5S E PD, MA MAI DI AVERLI SENZA CONTRADDITTORIO'’. CAPITO LILLI?

 

1. MENTANA: ‘NON HO MAI ESPRESSO GIUDIZI SU CASALEGGIO JR’

Enrico Mentana sul suo profilo Facebook

 

MENTANA INTERVISTA BEPPE GRILLOMENTANA INTERVISTA BEPPE GRILLO

Per amor di verità: siccome ho letto commenti dei soliti piccoli mettimale (non mancano mai i giornalisti in questi casi) che diagnosticano una mia definitiva perdita di senno, vorrei che fosse chiaro che non ho mai espresso giudizi, positivi o negativi, su Casaleggio jr come possibile soggetto politico, e tantomeno mi sono sognato di paragonarlo a Prodi. A precisa domanda su come valutavo l'esordio televisivo di Casaleggio, se fosse o meno un primo test verso una possibile candidatura, mi sono limitato a rispondere che la modalità con cui per solito si fa partire una candidatura è proprio quello: una partecipazione a un talk senza avversari.

beppe grillo intervistato da mentana nella sua casa di bibbonabeppe grillo intervistato da mentana nella sua casa di bibbona

 

E ho citato il più illustre caso, quello appunto di Romano Prodi da Maurizio Costanzo all'inizio del percorso che l'avrebbe portato a battere Berlusconi nel 1996. Il paragone iniziava e si fermava lì. Ma per gli stolti bastava e avanzava: se avessi fatto notare che si mette l'orologio sopra il polsino, come faceva Gianni Agnelli, avrebbero scritto che lo considero un grande industriale. Del resto alcuni di loro, per il fatto di scrivere, si credono giornalisti

 

 

 

2. IL COMMENTO DI UN LETTORE: ‘LA COSA SCHIFOSA È INVITARE I GRILLINI SENZA CONTRADDITTORIO IN TV. E NON DITEMI CHE DE MASI O NUZZI SONO SUPER PARTES. PERCHÉ VOI GIORNALISTI NON PROTESTATE?’

Paolo D'Acunto sul profilo Facebook di Mentana

 

GRUBER CASALEGGIOGRUBER CASALEGGIO

La cosa più schifosa in assoluto, che ormai da anni si permette, è invitare Di Maio, Dibba, Casaleggio and Co. ,senza contraddittorio in tv. E non mi venga a dire che De Masi o NUZZI sono super partes. Non si vede uno scontro politico di avversari di partito da quando il movimento 5 stelle è sceso in campo.

 

Poi ci si lamenta del calo degli ascolti. Grazie, ma invece di sentire un ora di balle di un paranoico 5 stelle in tv facciamo altro. A parte che non si comprende perché voi giornalisti non protestate, ne guadagnereste in credibilità. Nemmeno Berlusconi andava in tv da solo. Sarebbe ora di mettere un punto a questo modo di agire.

 

 

3. MENTANA GLI DÀ RAGIONE: ‘C’È CHI ASCOLTA LE LORO PRETESE. IO NON LO FACCIO, A MENO DI ESSERNE OBBLIGATO NEI PERIODI DI PAR CONDICIO’

La risposta di Enrico Mentana

 

LILLI  GRUBER  DAVIDE CASALEGGIOLILLI GRUBER DAVIDE CASALEGGIO

Uffa, smettetela di litigare. Paolo D'Acunto dice una cosa vera: che i 5 stelle cercano in tv delle posizioni privilegiate per gli interventi dei loro esponenti di punta. Lo fanno anche gli altri, e anche questo è fuori discussione. Si chiama potere contrattuale: sta a chi guida i programmi di accettare o no le pretese. A me è capitato di avere più volte dei faccia a faccia tra m5s e pd, ma mai di averli senza contraddittorio, se non per gli interventi in par condicio delle campagne elettorali

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…